Capelli lunghi – le opinioni di un nerd
Da che mondo è mondo, sfortunatamente aggiungerei, non esiste posto o persona a cui non siano affibbiati dei luoghi comuni. Fa parte dell’indole umana dare una descrizione, accurata o meno che sia, approsimativa di qualcosa o qualcuno solo per renderne più facile l’identificazione. Che sia positivo o negativo, un luogo comune sa esser abbastanza fastidioso e crear non pochi malcontenti nel momento in cui si ritrova ad esser una constatazione seria.
Dai luoghi comuni, purtroppo, nascono omofobia e razzismo così come molteplici discriminazioni tra le varie popolazioni che popolano il globo terracqueo. Forse giusto i pinguini non discriminano, ma solo perché i pinguini sono brave persone… non come quei dannati dei cavalli, che persone terribili i cavalli.
Si scherza, ovviamente. Se qualche cavallo sta leggendo questo articolo, vi prego, non è ancora il momento di schiavizzarci tutti e renderci gladiatori nel colosseo della grande città di Equinia! Ehm… uhm, stavamo dicendo?
Ultimamente, circa un anno e mezzo, complice anche il mio aver iniziato a far crescere i miei capelli ho notato un incremento delle frasi discriminatorie nei miei confronti. Già, perché non bastano i vari “ma sei magro, ma mangi?” o i “dovresti parlare un po’ di più, quelli silenziosi mi stanno sul ca**o”, ora si ci aggiungono i maestosi “Ma sei una femmina? Sti capelli lunghi?”.
Innegabile come, alla lunga, la mia voglia di avere una capigliatura differente da quelli che erano i miei standard di vita sia diventato, pian piano, un esperimento sociale vero e proprio. Mi dispiace inoltre dire che, purtroppo, la ristrettezza mentale si noti anche in contesti come questo.
Decisi di farmi crescere i capelli a seguito di un episodio abbastanza traumatico, che dire mi abbia segnato è anche poco, oltre che per provare qualcosa di nuovo e che potesse farmi sentire a mio agio.
Cosa che, tra l’altro, togliendo disagi notturni estivi riesce bene ai capelli lunghi. Mi trovo estremamente a mio agio con la mia capigliatura e non è questa la cosa importante? Sentirsi bene con se stessi è decisamente il primo passo per star bene con gli altri, si dice, il problema arriva quando gli altri iniziano a diventare pressanti e pesanti. Sapete, solo perché una persona ha un determinato look non significa sia parte automaticamente di una determinata categoria, perché purtroppo non ci resta che capire che siamo tutti categorizzati, e che debba necessariamente esser perculata fino a che non perde la pazienza.
Perché poi se alla settima volta che dite “Ahaha hai i capelli lunghi ma sei omosessuale o donna?” quella persona inizia ad ignorarvi o, addirittura, a mandarvi a quel paese non è che non ve lo meritate. Inutile anche che il tutto venga mascherato con un “ma sto scherzando”, perché dubito che superare le due/tre volte di questa pantomima con quella persona palesemente a disagio possa considerarsi scherzo, ad un certo punto diventa una piccola persecuzione e non è gradevole.
Forse sto un po’ generalizzando, mi attengo a ciò che succede nel mio piccolo, però di persone che ritengono le mie risposte tossiche non considerando che la prima tossicità arrivi dal loro infrangere la mia comfort zone ce ne sono troppe.
Indipendentemente dall’aspetto fisico, cosa che non dovrebbe pesare a quel qualcuno, una persona va accettata. Vi potranno essere altre attenuanti a non farvi accettare quell’individuo, più che lecito, ma il fattore estetico non è prettamente significativo in un dialogo e determinati argomenti, perché ora si apre un’altra conversazione con i miei cari lettori, vanno trattati con delicatezza.
Palese che io stia parlando di argomenti quali anoressia e obesità. È riconosciuto che, purtroppo, entrambe siano malattie e che vadano trattate con delicatezza sopratutto per l’impatto psicologico che possono portare alla mente ospitata da quel corpo a cui state andando ad interfacciarvi. Si, okay, quella persona dovrebbe dimagrire/ingrassare per motivi di salute evidenti, se vi sono e non sia semplice costituzione, ma vi è sempre un modo gentile e delicato per riferirsi a qualcuno. Basta conoscere un minimo, ascoltare magari, e sapere come dialogare con quella persona.
È estremamente divertente che tutto ciò sia nato da un discorso sui capelli, cosa su cui ora torneremo, perché fa capire quanto sia vasto il sistema di interazioni umane e quanto impegno ci voglia per non innervosirsi. Quindi si: se stai leggendo e sei incline al non ascoltare nulla o al non voler migliorare il rapporto con gli altri, e non te ne accorgi, hai una bella fetta del mio volerti ignorare.
I capelli lunghi hanno una gloriosa e immensa storia dietro di loro. Forse, più lunga di quanto quelle ciocche possano esser.
Purtroppo in tanti non lo sanno, ma i capelli corti sono diventati un “must” molto più tardi rispetto ai capelli lunghi, che un tempo (perfino nel Giappone Feudale) venivano considerati come la chioma dei guerrieri. Perfino Sansone trovava la sua forza nei suoi dannatissimi CAPELLI. Quindi, perché rompermi le balle solo perché scelgo di portarli così? Non ha senso, così come non ne ha romperle ad una ragazza che sceglie di portarli corti.
A parte il fatto che molti nerd si ritrovino ad avere i capelli lunghi, questo è un altro discorso, ciò non significa che siano delle donne. Imparate, per cortesia, a capire quando siete inopportuni perché se non ci arrivate, beh, vi posso dire con certezza che vi ritrovate ad esser voi patetici. Non quei nerd che sfottete cercando di scalare dei ranghi sociali, come se fosse un banano e voi da brave scimmie cercaste di salirvi. Perché, alla fin fine, i capelli si possono tagliare e acconciare ma voi resterete comunque la chiave di volta ad uno dei misteri che attanaglia l’umanità da decadi: l’anello mancante tra uomo e scimmia.
E voi cosa ne pensate? Fateci sapere nella sezione commenti!
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