Winter Ember è un gioco stealth molto ispirato rilasciato il 18 aprile 2022 esclusivamente per Personal
Winter Ember è un gioco stealth molto ispirato rilasciato il 18 aprile 2022 esclusivamente per PC. Come ho detto, il titolo è molto ispirato, ma come invece evidenzia il titolo, decisamente non è riuscito. Ho cercato di essere breve (con scarsi risultati) per non farvi perdere troppo tempo a leggere di un titolo che probabilmente non vorrete giocare.
Partiamo dalla fonte principale di ispirazione per Winter Ember: Thief.
Quando dico “Thief” non mi riferisco al reboot uscito nel 2014, ma alla saga originale durata dal 1998 al 2004. Thief si proponeva come un gioco stealth dai toni seri e cupi, peculiarità che andavano a braccetto con l’elevata difficoltà del gioco.
La meccanica originale per cui tutti i giocatori dell’epoca ricordano sicuramente il gioco è la possibilità di usare frecce d’acqua (bagnate) o di fuoco (incendiate) per interagire con i vari elementi: per esempio, le frecce d’acqua potrebbero servirci a spegnere le lampade a olio presenti nelle zone meno sicure, rendendoci così più difficili da individuare e agevolandoci l’eliminazione di un nemico.
Winter Ember ripropone la formula delle frecce elementali e funzionali, proponendoci sì frecce di fuoco e frecce d’acqua ma anche frecce elettriche, frecce acide, frecce dall’impatto pesante (in grado di rompere assi di legno che barricano alcune finestre) e frecce con corda annessa per far arrampicare Arthur in posti sopraelevati altrimenti irraggiungibili.
Se questa caratteristica di Winter Ember sulla carta è molto bella, in gioco lo è notevolmente meno, infatti le frecce avrebbero potuto aiutarci nelle eliminazioni silenziose dei nemici ma purtroppo non ci vengono incontro in questo senso, poiché qualsiasi tipologia di freccia useremo contro un nemico, sarà meno dannosa di quanto potremmo mai immaginare: basti pensare che tre frecce normali faranno sanguinare un nemico, che potrebbe scivolare sul sangue da lui perso ma non gli faranno danni particolari, forse gli leveranno un 10%.
Badate bene: tre è anche il numero massimo di frecce che potremmo avere in ognuno dei tre slot (per un massimo di 9) e l’occasione di poterne creare è assai rara. Facciamo un intermezzo per parlare dell’unico punto veramente bello di questo gioco, anche questo però minato da problemi: le scene disegnate in stile anime che narrano la storia di Winter Ember.
Le scene e le musiche sono bellissime ma purtroppo ce ne sono una manciata in tutto il gioco, forse 6 e la metà di esse dura meno di un minuto, o almeno così mi è sembrato. La trama di Winter Ember è molto bella, qualcosa di già visto ma che sa emozionare lo spettatore. Vedere gameplay di Winter Ember sarebbe la soluzione più consigliata infatti, poiché il gioco è frustrante per anche altri motivi che vedremo tra poco e quindi è un titolo decisamente più bello da vedere che da fruire.
E ancora…
Ecco che torniamo a parlare proprio di gameplay, più nello specifico di combattimento corpo a corpo. I duelli con le spade sono molto difficili e frustranti, per rifarmi a quanto detto nel paragrafo precedente. Winter Ember non perdona e un minuscolo errore di tempistiche o un impuntarsi dei nemici, potrebbe portarci alla disperazione.
Il metodo migliore per sconfiggere le nostre nemesi sarà quello di contrattaccare grazie ad un parry che sbilancerà i nemici, il problema è che non si riesce a capire se bisogni effettivamente effettuarlo con una tempistica precisa o, come invece credo che sia, certe volte il parry viene considerato parata normale a causa di righe di codice non lette dal .exe… perché nonostante Winter Ember, graficamente, non sia per niente sorprendente, è ottimizzato malissimo e anche le schede video più potenti faranno fatica in alcune sezioni a eseguirlo e più che il gioco, saranno le ventole del computer a girare.
Altro gran problema dei combattimenti è quando veniamo colpiti: di solito basta un colpo anche leggero per far sanguinare Arthur, cosa che non gli toglierà vita ma che lo renderà individuabile dalle guardie e lo metterà nei guai perché potrebbe scivolare sul suo stesso sangue. Per ripristinare la vita servono pozioni o cibo ma per fermare il sanguinamento serviranno bende, che finché non si sbloccherà una certa abilità, non cureranno minimamente Arthur.
I punti abilità… oh, i punti abilità! Non è sbagliato il modo in cui essi si ottengono in Winter Ember ma è decisamente meno appagante e, come ripeterò per tutta la recensione, molto frustrante. In un gioco standard i punti abilità si ottengono svolgendo incarichi o salendo di livello, ma in Winter Ember essi sono nascosti invece in delle casse per la maggior parte di essi… e sono anche molto difficili da trovare, non so nemmeno se sia possibile potenziare tutte le abilità al massimo, nota non negativa ma doverosa da specificare. Per potenziare le abilità dovremmo trovarci per forza in un punto di salvataggio, che funzionerà anche come punto di respawn dopo la morte.
Salvate spesso, tornando anche indietro durante le missioni, se non volete perdere tutti i progressi fatti a causa di qualche nemico troppo incacchiato.Le mappe di gioco sono un altro punto su cui ci sono note dolci e amare: ci si potrà spostare in diverse mappe aperte con anche punti di viaggio rapido tramite carrozze e si tornerà a volte indietro alla città iniziale, specie per vendere e acquistare oggetti dal mercante. Molto belle le mappe e ben pensate ma rimangono dispersive per colpa delle varie missioni e obiettivi che non saranno sempre molto chiari, o quantomeno non spiegheranno verso che zona o direzione andare, tranne in rari casi.
Qualche pecca di troppo, ma…
Altra nota che può far storcere il naso è la gestione degli stordimenti silenziosi che si alternano agli assassinii furtivi: partiamo spiegando i secondi, essi generano un leggero rumore che possono sentire solo i nemici molto vicini, per cui converrà ricorrere alla prima opzione in caso di due guardie a breve distanza l’una dall’altra, inoltre insospettiranno i nemici che giungeranno sul posto, vedendo la chiazza di sangue rilasciata dalla ferita provocata al nemico.
Parlando degli stordimenti, essi non servono per ottenere un finale migliore, inoltre un nemico stordito non potrà essere ucciso furtivamente finché non riprenderà i sensi, l’unico modo per ucciderlo prima che riprenda i sensi è quello di iniziare a fare attacchi semplici con la spada, cosa piuttosto controproducente. Come avrete capito, a meno che non ci siano altri nemici nelle vicinanze, uccidere è sempre la soluzione migliore.
Le tipologie principali di nemici sono 3: i nemici base, ovvero le guardie con la spada; i nemici con due accette che arrecano molto danno e infine delle sorte di uomini mostri molto veloci che sputano palle di liquido velenoso che disturberà la vista, cosa simile ma senza danni la faranno le guardie con delle sorte di granate accecanti. Infine ci sono dei boss, anche essi molto ostici e devo dire che una delle battaglie boss è carina, ma giusto una perché si sfrutteranno le interazioni ambientali, ovvero sarà utile far esplodere qualche cassa infiammabile.
Mi sono dilungato molto, per cui chiudo parlando dell’unica meccanica di gioco che forse, anche se frustrante in alcuni casi, resta ben fatta: lo sblocco delle serrature. Tramite dei grimaldelli infatti dovremo sbloccare delle serrature con 3 sistemi di chiusura a molla. Tenendo premuta la barra spaziatrice faremo scendere il grimaldello e dovremo essere pronti lì, scattanti, a rilasciarla quando la molla tremerà, per non rompere il grimaldello e passare a sbloccare la molla successiva.
Winter Ember, Winter Ember, Winter Ember… alla fine, cosa sei? Un progetto così ambizioso, delle premesse così belle, delle meccaniche con delle potenzialità così imponenti… e ti riduci a una mera delusione. Spero veramente che qualcuno prenderà spunto da te per creare il prodotto che non sei stato in grado di essere.
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