
Lunistice | Fonte: Nerd's Bay
Non mi aspettavo un top di gamma, ma neppure uno schifo: con Lunistice ho trovato un gioco godibile, che mi ha fatto passare qualche ora di svago e divertimento
I giochi indie sono sempre un rischio, lo sappiamo benissimo. Tra chicche nascoste e roba totalmente opinabile è sempre un rischio enorme giocare con roba non blasonata. Un 50 e 50 non gradito da tutti, ma che comunque va rischiato. Se ad oggi abbiamo tanti di quei capolavori lo dobbiamo anche da questi rischi. Lunistice è uno di quelli, anche se oserei dire sia un rischio ben ponderato.

Diamo a Cesare quel che è di Cesare: nonostante sia stato un rischio, Lunistice è un bel rischio. Non sarà un capolavoro e avrà le sue pecche, ma A Grumpyfox e Deck 13 Spotlight sono riusciti a vederci bene. Rischiare portando un gioco simil platform con palesi ispirazioni dal periodo 32 bit del gaming è coraggioso. Coraggio che ho apprezzato, seppur non sia un gioco totalmente bello. I difetti ci sono, anche se vengono nascosti dal gameplay fluido.

Graficamente è un gioco che o apprezzi o non apprezzi: non c’è una via di mezzo, questo tipo di comparto artistico non è per tutti. Personalmente, da amante dei giochi retro, ho apprezzato enormemente la scelta artistica che però lascia a desiderare su alcuni aspetti dell’ambiente circostante. I nemici sembrano, purtroppo, spesso e volentieri troppo lenti nell’ingaggiarti cosa che rende il gioco troppo facile in alcuni tratti.

Nonostante ciò, devo essere tremendamente onesto: mi è piaciuto un sacco, specialmente perché è quel tipo di gioco che accendi quando hai bisogno di svagare e non vuoi fare nulla. Quest’ultima parte, però, può essere definita anche come croce e delizia del videogioco visto che porta alla luce uno dei problemi principali di Lunistice.

Lunistice ha una trama?
Purtroppo, quella di una storia effettiva è una mancanza bella grossa. Qualche accenno sembra esserci, ma è un gioco che nasce principalmente per sedute di gaming un po’ più tranquille, magari con la classica playlist lo-fi in sottofondo.

Anche se, a dirla tutta, le soundtrack di gioco sono comunque carine. Personalmente non sono abituato a giocare utilizzando le musiche presenti dentro i videogiochi che ascolto spesso, mi concentro di più con le mie playlist personali, ma devo dire che quelle di Lunistice sono gradevoli. Non tutte, ovvio, ma si fanno ascoltare volentieri.

In definitiva: Lunistice è un videogioco da prendere in considerazione? Decisamente sì. Il gioco è disponibile su Nintendo Switch, Steam e Gog ed è acquistabile a 4.29 euro, con uno sconto del 14 %. Cosa aspetti, dunque? Giocalo, non te ne pentirai!