Benvenutə in un nuova recensione con intervista, oggi parliamo di Linx di Luca Giribone.
- Titolo: Linx
- Autore: Luca Giribone
- Editore: Europa Edizioni
- Serie: autoconclusivo
- Data pubblicazione: ottobre 2020
- Genere: distopico
- Pagine: 182
- Formato: cartaceo e digitale
- Prezzo: 13.90€
- Link di acquisto: Qui
“Loro non sono come noi.
Loro, siamo noi.
Loro vogliono essere noi.”
Dopo il grande successo di New York 1941. Forse e TRYTE Luca Giribone ritorna con un romanzo distopico e visionario, dal ritmo incalzante, condensato in ventiquattro, intensissime ore.
Nel corso di un’epoca decadente, segnata da profonde fratture, una nuova forma di droga, invisibile e subdola, si diffonde fra le caste in cui è divisa la popolazione. Chi ne conosce gli effetti direbbe che la causa sono Loro.
Un uomo che ha perso tutto e che ha fatto una scelta dalla quale non potrà più tornare indietro, scoprirà di essere la chiave di volta di una rete di inganni che coinvolgono la tragica morte della donna della sua vita, la vera natura delle persone in cui più credeva e l’incontrollabile deriva di un inquietante segreto che sta emergendo dai margini della società malata.
Al centro di tutto questo gli Altri, Loro, che sembrano essere riusciti a diventare parte integrante della popolazione, ignara della loro esistenza e inconsapevole del pericolo che sta correndo.
LINX è un romanzo multiforme che ci offre un quadro perturbante e ipnotico di un possibile futuro, un thriller fantascientifico senza respiro, una storia d’amore struggente che non si arrende di fronte alla morte.
“Luca Giribone: quando un autore emergente diventa un caso editoriale”
La Repubblica
Luca Giribone nasce a Torino nel 1975. Sin da giovanissimo collabora per alcuni anni con La Stampa di Savona, entrando a far parte della redazione dell’inserto giovanile “Il Menabò”. Gli studi e gli interessi per il mondo della comunicazione di massa lo portano a Milano, dove lavora inizialmente in agenzia di pubblicità come copywriter e successivamente in diverse aziende in qualità di marketing manager e key account manager, senza mai abbandonare la passione per la lettura e la scrittura. Nel 2016 ha pubblicato il suo primo romanzo, New York 1941. Forse (Europa Edizioni) e nel 2018 Tryte, sempre per Europa Edizioni.
Recensione Linx
“In principio c’è solamente il buio.
L’ombra è mia amica. Fra le sue braccia riesco a essere fragile senza la necessità di restare all’erta. Non occorre guardarmi le spalle, devo solamente scrutare la parte più profonda di me e lasciar uscire la rabbia e la disperazione ignorando la paura delle conseguenze.Niente maschere, al buio.
Durante il giorno, perdermi in un ricordo può costarmi la vita.
Di notte, fra momenti di veglia e lunghi sogni agitati, il dolore non deve preoccuparsi di sparare per primo.È il sonno a dettare le regole della mia angoscia, poco prima che la sveglia suoni, ogni mattina che Dio manda in terra.
Quel Dio con cui ho smesso di parlare tre anni fa per non cedere alla tentazione di prendermela con lui per l’incubo a occhi aperti che è diventata la mia esistenza.”
Linx racconta una storia ambientata nei quartieri meridionali di Nova Mediolanum, quel che rimane di una Milano ormai decadente in un futuro dove la tecnologia ormai è predominante e dal contempo decisamente pericolosa.
Facciamo subito la conoscenza del protagonista Linx, un uomo che ne ha passate tante, il quale, abbandonato il lavoro da semplice impiegato d’ufficio per diventare un fuorilegge, cacciatore ed un sopravvissuto in un mondo in decadenza dominato da anarchia e marcate differenze sociali.
Linx ci racconta in prima persona una giornata come tante, fatte di incontri inattesi e spiacevoli, scene d’azione che ricordano molto il mondo alla Blade Runner, una storia d’amore struggente, colpi di scena e soprattutto una Milano nell’anno tremilacinquecento, Loro e tanto altro che scoprirete solo attraverso la lettura.
Linx è un romanzo distopico dalle sfumature da thriller fantascientifiche, una storia che potrebbe un giorno avvicinarsi in un futuro possibile. E’ interessante come la penna scorrevole e piacevole di Luca Giribone riesca a coinvolgere sin dalle primissime pagine il lettore, rendendolo parte della storia che ci viene raccontata.
Soffermandosi principalmente sulle descrizioni ben curate e dettagliate delle ambientazioni, dei personaggi e non dispiace la storia raccontata dal punto di vista del protagonista Linx, alternata in pochi capitoli anche da un comprimario molto importante e fondamentale del personaggio principale.
Intervista a Luca Giribone, autore di Linx
Benvenuto Luca Giribone su Nerd’s Bay, presentati brevemente ai nostri lettori.
Ciao a tutti e grazie per questa bellissima occasione di incontro. Sono un autore di romanzi che ha iniziato il suo percorso editoriale da poco meno di quattro anni, con altrettante pubblicazioni, ma che ha portato avanti una bellissima storia d’amore con la lettura e la scrittura per tutta la vita, fin da bambino.
Dalla pubblicazione del primo libro, tanti riscontri, tante opportunità di dialogo su blog, giornali, social, moltissimi eventi in libreria, fiere, e, pur considerando l’anno difficilissimo che stiamo attraversando, quasi settemila lettori.
Ritengo di avere qualcosa da dire e di aver saputo promuovere con tenacia e caparbietà le mie storie, ma credo anche di essere molto, molto fortunato a poter dichiarare questi piccoli e al contempo così grandi risultati, per i quali sono grato a tutti i lettori che mi hanno dato fiducia, alla casa editrice, ai giornalisti e blogger che hanno voluto valutare i miei scritti e naturalmente alle librerie che mi hanno sostenuto e sempre mi sostengono.
Quando è nata in te la passione per la scrittura?
Intorno agli otto anni, con i primi esperimenti sulla macchina da scrivere (ebbene sì, non sono più un ragazzino…). A dieci facevo esercizio “scopiazzando” Asimov e Tolkien, trasferendo i loro capolavori in storie tutte mie, ovviamente illeggibili ma piene di passione.
Quali sono gli ingredienti che servono in una storia?
Quelli che faccio miei (ogni autore sceglie gli ingredienti che ritiene migliori per la propria ricetta) non possono non includere l’amore per il paradosso, per il ribaltamento delle aspettative, la rottura degli schemi e un giocoso inganno nei confronti del lettore, al puro scopo di divertirci e riflettere insieme, autore e lettore.
Il tutto inserito all’interno di generi letterari ben definiti, di cui esploro i confini per cercare, come un bambino curioso, di rompere il giocattolo e vedere cosa contiene.
Hai mai pensato di proporre un genere insolito dal tuo?
Amo molto la sperimentazione, anche se credo nella coerenza. Il mio punto fermo è costituito dall’infrazione degli schemi narrativi classici, per il resto mi faccio ispirare da generi molto differenti, stando attento a mantenere alta la guardia dell’umiltà: non si può scrivere bene tutto, anzi non si può e non si deve mai essere certi di saper scrivere bene. Avere fiducia nei propri mezzi è importante, ancor di più lo è mettersi costantemente in discussione, confrontarsi, fare tesoro delle critiche costruttive, leggere e studiare tanto e sempre.
Ora parliamo del tuo ultimo romanzo. Come nasce l’idea di Linx?
È nata da un semplice esercizio letterario, un tributo agli immensi pilastri della fantascienza: Dick, Asimov, Bradbury. Poi ha preso forma, chiedendomi di diventare qualcosa di nuovo e originale, e di crescere fino a potersi definire romanzo. L’ho riletto e mi è piaciuto, ho quindi deciso di dare ragione alla sua richiesta.
Su cosa ricade la scelta di scrivere un action thriller fantascientifico? Sei un amante del genere?
Amo profondamente questo genere, anche, ma non solo, per la sua capacità di accogliere contaminazioni straordinarie: distopiche, filosofiche, sociologiche, fantastiche, cyberpunk, a tratti perfino horror.
Come nascono i personaggi principali di questa storia?
Sono come pedine di una scacchiera, ognuna completa una parte della storia, ognuna ha il suo ruolo, ma alla fine tutte, senza eccezione, si troveranno agli antipodi, le pedine avranno cambiato colore, ognuno dei personaggi si rivelerà radicalmente diverso da come ci si era presentato, come un grande inganno che termina in un colpo di scena assoluto.
E, non da ultimo, il primo dei protagonisti non ha un nome, ma viene solo evocato, cercato in mezzo alla gente, è invisibile, ma condiziona gli eventi. Lo chiamiamo “gli altri”, “loro”, diciamo che sono una sorta di nuova droga, ma prima di capire realmente chi siano dovremo trascorrere una giornata con il primo attore della storia, Linx, per l’appunto, che affronta le ventiquattr’ore più sconvolgenti della sua vita.
Definisci in tre aggettivi Linx:
distopico, caleidoscopico, sorprendente.
Quali sono i tuoi prossimi progetti per il futuro, se puoi rivelarci qualcosa!
Con piacere: entro fine anno inizierò l’editing approfondito di un gotico “moderno”, una storia che toccherà le corde più profonde dell’animo umano unendo gli estremi: eleganza, erotismo, ironia e puro, assoluto terrore.
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