Interviste – Dario Leccacorvi

Per la rubrica “interviste” di oggi abbiamo l’autore dei tre libri gioco che ho recensito tempo fa qui sul sito, Dario Leccacorvi con Fra tenebra e abisso.

Dario Leccacorvi e Aristea, una forza della natura nel fandom dei GDR.

Potrete trovare i tre articoli seguendo i tre link seguenti:
Il marchio
La megera
Emraia

Senza ulteriori indugi, guardiamo le risposte di Dario Leccacorvi!

Interviste, Dario Leccacorvi risponde


1 – Come è nata la sua passione per i GDR? Qual è il suo preferito?


Qui si va alla preistoria… Avevo 12 anni quando un mio compagno di scuola –Matteo – si presentò con una scatola rossa; era la prima edizione di Dungeons & Dragons. Fatico a descrivere l’emozione che provai, un misto tra lo stupore di fronte a un territorio pieno di meraviglie da esplorare, e –paradossalmente – la sensazione di essere tornato a casa, di aver trovatofinalmente qualcosa che mi apparteneva (o a cui appartenevo) da sempre. Attualmente non ho un GDR preferito; posso dirti che – tra gli altri – amo molto D&D 5 edizione, che è un miracolo di equilibrio, e Kult, che è unicoper atmosfere e tematiche.


2 – Come è nato “Fra Tenebra e Abisso”? Quali sono i programmi futuri perla serie?


La cosa è maturata in due step. Primo step. Anni fa mi ritrovai per un paiodi mesi ad avere più tempo libero del solito. Pigramente mi venne in mente di cercare su internet tracce di una mia vecchia passione, quella per i librogame, e trovai così Librogame’s Land, un portale dedicato interamente ai librogame, che consiglio a tutti gli appassionati.

Rilessi qualche classico del genere, lessi un po’ di opere nuove, e mi venne così il pallino di scriverne uno io. Così, in 3 o 4 settimane di fuoco scrissi il Marchio. E lo misi nel cassetto. Secondo step. Qualche tempo dopo parlai della cosa a un mio caro amico, Andrea Maria Antigone Barbera, e lui,coinvolgendo suo fratello Diego, si mise in testa di farne un’app per smartphone.

Da cosa nasce cosa, e quell’innocua palla di neve è diventata una valanga che mi ha cambiato la vita. Ora sto scrivendo il quarto e ultimo episodio della serie, ma con esso si chiuderà un ciclo solo per aprirsene un altro: sto infatti lavorando a RAYN, un gioco di ruolo che condivide con FTeA ambientazioni e tematiche.


3 – Qual è la creatura che più la disgusta tra quelle di sua creazione? Perché?


Nessuna mi disgusta, perché tutte hanno un loro scopo e una loro funzione;sarebbe poco rispettoso dire che mi fanno ribrezzo (e sono sicuro che si vendicherebbero, se lo facessi!). Posso però dirti quella che mi fa più paura, ed è l’Assassino onirico, in Emraia.


4 – A livello mitologico, tra le storie del nostro mondo, quali sono le creature e/o gli Dei che più preferisce e su cui potrebbe pensare in futuro di rappresentare un GDR? Quali miti, soprattutto?


Non ho una mitologia preferita e non faccio a gara nel prendere le distanze dal fantasy classico di ispirazione celtico/germanico, come sento fare atanti, ultimamente. Adoro il materiale bretone e i miti gallesi, per dire.

Ciò detto, dall’Africa all’India all’Asia centrale ci sono infiniti mondi mitologici poco battuti e pronti per essere saccheggiati da autori in cerca di ispirazione. Penso sia ora di farlo!

5 – Le piacciono i videogames? Se sì, qual è il genere che più preferisce all’infuori di vari GDR/RPG? Se non le piacciono, perché?


Non ho nulla contro i videogame, anzi. La mia dimensione ideale è quelladegli RPG vecchio stile e isometrici, come Baldur’s Gate, ma anche Divine Divinity o i primi Fallout, per intenderci. Lo so, sono vecchio. ( Le avventure grafiche concettualmente mi piacciono molto, ma a volte penso di non essere abbastanza sveglio, perché mi blocco spesso, sviluppando frustrazione.

Mi trovo molto più a mio agio con i giochi strategici alla Europa Universalis o Hearts of Iron, ma sono autentici mostri mangiatempo!


6 – Se potesse scegliere un album musicale da consigliare a chi gioca alla saga di “Fra Tenebra e Abisso” quale sarebbe e perché?


The Word As Power di Lustmord. Cupo, denso, enigmatico, proprio come gli episodi di Fra Tenebra e Abisso e in particolare l’ultimo, Emraia, di cui ha fortemente ispirato la scrittura.


7 – Come è nata l’idea per “Aristea”?


Le app di Fra Tenebra e Abisso stavano andando alquanto bene e vedevo intorno a me da una parte una nuova generazione italiana di abili scrittori di librogame, dall’altra un rinato interesse per il genere.

Aggiungi che lavoro in editoria da circa vent’anni, come editor e traduttore, e che ho sempre sognato di aprire una casa editrice. Il passo a quel punto è statobreve: ho unito le due cose, ed ecco Aristea, casa editrice specializzata in librogame.


8 – Programmi futuri, all’infuori di “Fra Tenebra e Abisso”?


Sì, tanti. Al più importante di tutti ho già accennato, ed è strettamente connesso a FTeA: RAYN, il gioco di ruolo esoteric fantasy che sfrutta lastessa ambientazione dei miei librogame.

Insieme a un team di eccezione (Fabio Porfidia, Andrea Tupac Mollica, Valentino Sergi, Alessandro Pedarra,Valentina Ceciliato…) ci stiamo lavorando secco da parecchio tempo, in vista della campagna Kickstarter con cui lo lanceremo, credo a fine autunno.

9 – Potesse scegliere un solo tipo di dadi da gioco stilizzati da usare per tutte e dico tutte le sue sedute di gioco per il resto della sua vita, come sarebbero e perché?


Il dado da 6, senza dubbio; un classico intramontabile, che tutti hanno, tutti conoscono, e con cui si può fare quasi tutto. Detto questo, il dado da 4 ha un posticino particolare nel mio cuore, perché è il più antico e sacro.


10 – Quali sono il suo tipo di lettura preferite? Un libro che consiglierebbe a tutti?


Leggo regolarmente romanzi e saggi, più raramente poesie e fumetti. Come puoi immaginare, tra i romanzi prediligo quelli di genere fantastico; nonche disprezzi i grandi classici, ma alla fine mi piace di più muovermi interre misteriose e inesplorate.

Tra i saggi amo soprattutto la storia e la filosofia antiche, l’etnologia e la storia delle religioni. Non esiste unlibro che si può consigliare a tutti, secondo me; per dire, il mio autore preferito è Borges, ma non lo consiglierei a tutti. Piranesi di Susanna Clarke è invece un romanzo che negli ultimi tempi mi ha molto appassionato e che raccomando se non altro a tutti i lettori che amano il fantastico.

Ringraziamenti


I tre libri di Dario Leccacorvi

L’intervista a Dario Leccacorvi termina qui! Lo ringraziamo insieme alla sua Aristea per le ore di soddisfacente svago ci ha regalato con i suoi tre librigame. Speriamo di poter collaborare con loro nuovamente!

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