Intervista a Francesca Maffei

Intervista a Francesca Maffei, autrice dell’esordio “Celeste, la bella”

Protagonista dell’intervista di oggi è la scrittrice Francesca Maffei, che è stata gentilissima (e che per questo ringrazio con tutto il cuore) nell’accettare di rispondere alle mie curiosità riguardanti il suo esordio “Celeste, la bella”, ma anche la sua persona. Buona lettura!

Francesca Maffei

1. Com’è nato il tuo romanzo “Celeste, la bella”?

La vicenda narrata nel mio romanzo è ispirata a una storia vera accaduta molti anni fa a un componente della mia famiglia da parte materna. Ne sono venuta a conoscenza grazie alla ricerca genealogica intrapresa da un lontano parente. L’episodio era rimasto nella memoria della famiglia in maniera sfocata e omertosa, per questo motivo ho dovuto svolgere una lunga ricerca che mi ha portata a scoprire per gran parte la verità dei fatti e, laddove non sono riuscita ad arrivare, mi sono concessa di immaginare.

2. Quanto tempo ha richiesto la sua stesura?

La stesura del romanzo ha richiesto all’incirca due anni. Mi sono scontrata più volte con il famoso “blocco dello scrittore”, ho dedicato lunghi periodi alla ricerca più che alla scrittura, ho conosciuto la gioia di un capitolo ben riuscito e la preoccupazione per un’ispirazione che tardava ad arrivare. Mi sono fatta tante domande, cercando le risposte nei modi più impensati. Per riuscire a scrivere gli ultimi capitoli sono stata sveglia notti intere, obbligando me stessa a non allontanarmi dal pc prima di aver “prodotto” qualcosa di buono. Ed è così che ce l’ho fatta.

3. Cosa ha significato per te la sua pubblicazione?

Riuscire a pubblicare un romanzo è sempre stato uno dei miei sogni, da che ero bambina. Ho dedicato molto tempo della mia vita alla scrittura. Quando ancora l’utilizzo del pc era un privilegio per pochi, io riempivo quaderni e diari di parole. Sul finire del 2017 ho “incontrato” le vite di Celeste e Francesco (i protagonisti del mio romanzo) e in quel momento ho capito che la strada verso la realizzazione del mio sogno si era finalmente illuminata. Il resto lo ha fatto la mia casa editrice, la “Giovane Holden Edizioni” che non smetterò mai di ringraziare per l’opportunità e la fiducia.

4. Quanto c’è di te in questo romanzo?

Ho vissuto la vicenda narrata nel romanzo come fosse accaduta a me. Ho lasciato pezzi di cuore qua e là, in ogni capitolo scritto e in ogni luogo che ho visitato durante le mie ricerche. C’è qualcosa di me in ognuno dei protagonisti del libro. Sia in chi si è comportato bene, sia in chi di buono ha avuto ben poco. D’altronde siamo esseri umani, esseri imperfetti e io non ho voluto risparmiarmi o nascondere tratti ambigui e difetti che fanno parte di me come di tutti, anche se spesso diventa difficile ammetterlo.

5. C’è un personaggio a cui sei legata più di altri? Perché?

Dal primo momento in cui ho avuto tra le mani il ricordo di questa travagliata storia d’amore, ho capito che il mio compito sarebbe stato quello di dare nuova luce e giustizia alla figura della bella Celeste, che ha pagato uno scotto troppo grande per delle colpe troppo piccole, se non inesistenti. Per questo motivo sono molto legata al suo personaggio. Tuttavia, mi sono spesso identificata anche in Francesco, quasi a volerlo proteggere, probabilmente in quanto mio parente diretto e sollevandolo da alcune colpe imputabili, a mio parere, solo alla giovane età.

6. È stato difficile lasciar andare questa storia?

Una parte di me non lascerà mai andare questa storia. Ho lasciato andare le mille domande, tutte le ipotesi, la rabbia e soprattutto la delusione per alcuni comportamenti poco corretti e per la vigliaccheria di alcuni personaggi. Non riuscirò mai a lasciar andare quello che c’è stato di buono, profondo, onesto e sincero. Quell’amore puro che ha fatto innamorare anche me, che è stato la scintilla iniziale che mi ha poi permesso di scrivere il romanzo e che mi permette di essere qui a parlarne ancora e ancora, oltre cent’anni dopo.

7. Sappiamo che il tuo romanzo si ispira a una storia realmente accaduta, ma quanto c’è di vero e quanto di inventato?

Purtroppo, essendo passati molti anni, non sono riuscita a ricostruire fedelmente la realtà dei fatti. Nonostante le innumerevoli ricerche, l’aiuto dei famigliari e il supporto di molte altre persone, ho dovuto, per alcuni passaggi, romanzare a mia discrezione e immaginazione. Posso sicuramente dire che la vicenda è reale, nei punti cruciali ripercorre i fatti così come sono accaduti e dunque il romanzo per il 90% è fedele alla storia come si è svolta, nuda e cruda, nei suoi momenti belli e in quelli meno belli.

8. Quali emozioni vorresti che il tuo libro suscitasse nel lettore?

Mi piacerebbe che questo mio primo romanzo riuscisse a smuovere un po’ le coscienze perché, certamente in misura minore rispetto al passato, vicende come quella accaduta a Celeste e Francesco accadono ancora oggi, nonostante siano velate da un’omertà che centocinquanta anni fa non esisteva. Trovo sia doveroso portare alla luce dei meccanismi che, entrati nel ventunesimo secolo, dovrebbero essere superati e condannati. Oltre a questo, mi auguro che dal romanzo passi comunque un messaggio di amore e di speranza, una spinta verso il miglioramento.

9. Ti piacerebbe scrivere un altro libro?

Spero di riuscire a scrivere un nuovo romanzo. Com’è stato con “Celeste, la bella” avrò bisogno dei miei tempi, ma questa volta saprò cosa aspettarmi. Quindi nei momenti di crisi, nello sconforto, nella mancanza di ispirazione saprò che dietro l’angolo c’è l’inizio di un nuovo capitolo e di una nuova gioia. Spero inoltre di riuscire a colmare alcune lacune che immancabilmente esistono in un romanzo d’esordio. Non vedo l’ora di rimettermi in moto con nuove ricerche, la storia famigliare è ricca di altri episodi curiosi e sicuramente romanzabili.

10. È possibile che tu scriva una continua di “Celeste, la bella”?

Quando penso a un nuovo romanzo la prima cosa che mi viene in mente è sicuramente un seguito per “Celeste, la bella”. Il finale del libro è stato volutamente lasciato aperto, sia per stuzzicare l’immaginazione e la curiosità del lettore, sia per riservare a me la possibilità di scrivere un seguito, sempre ispirato alla realtà famigliare.

11. Ti piace leggere? Hai un libro o un autore del cuore? Se è sì, quale e perché?

Sono una buona lettrice. Non ottima, ma buona. In passato certamente avevo più tempo per dedicarmi alla lettura mentre ora, tra il lavoro e i vari impegni, quel tempo si è drasticamente assottigliato. Ho due libri nel cuore: “Cent’anni di solitudine” di Gabriel Garcia Marquez e “La casa degli spiriti” di Isabel Allende. Due romanzi che ho letto e riletto e che non escludo rileggerò ancora nella vita. Due storie che mi sono entrate nel cuore, l’una per la meravigliosa narrazione e per i personaggi fantasticamente contorti, l’altra per l’esoterismo bizzarro tutto al femminile!


Al seguente link https://www.nerdsbay.it/celeste-la-bella-francesca-maffei/ trovate la mia recensione sul romanzo di Francesca Maffei. Alla prossima!


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