
Hades è il videogioco perfetto per chi ama i roguelike d’azione o per chi al contrario vuole approcciarsi per la prima volta al genere senza rischiare di lanciare il joystick contro al muro. Bonus point se siete anche amant* della mitologia greca.
In viaggio verso la superficie
Hades: “Stupid boy. I told you nobody gets out of here, whether alive or dead. Though, how was your wanton ransacking of my domain?”
Zagreus: “Greetings, Father. My ransacking was a delight, thank you for asking. So, I’ll just be on my way again.”
Hades: “Be on your way, indeed. What do I care? You shall never reach the surface. Go, see for yourself.”
Il giocatore veste i panni di Zagreus, figlio del Sommo Ade che, dopo aver scoperto una dura verità sulla propria vita, decide di avventurarsi tra le fredde stanze del Tartaro per cercare di raggiungere il Monte Olimpo. Nel corso del suo viaggio verrà costantemente aiutato dalle altre divinità del Pantheon Greco attraverso doni e boost che permetteranno al giocatore di sconfiggere i numerosi boss infernali e di completare le sfide nascoste escogitate da Ade. Nessuno, infatti, può sfuggire dal Regno dei Morti.

Caratteristica fondamentale di questo videogioco è la casualità: ogni stanza è di fatto generata in modo casuale così come i nemici al suo interno e le ricompense una volta completate. Il giocatore avrà quindi un’esperienza unica ad ogni run poichè mai nulla si riproporrà in modo identico (e si, anche alcuni dei boss possono variare). Ma iniziamo dal principio.
Primo passo: il worldbuilding. Come già accennato, Zagreus dovrà compiere un viaggio ascendente verso le porte del regno di Ade e per farlo dovrà attraversare zone differenti. Il viaggio inizia infatti del Tartaro, caratterizzato da circa 14 stanze, regno delle Furie e delle anime più sofferenti.
Si passa poi ai Prati di Afodelo, luogo in cui il fuoco danneggia ogni cosa e in cui solo qualche anima ha la possibilità di passare l’eternità lontana dalle pene infernali. I Campi Elisi caratterizzano invece la terza parte del mondo: si tratta del luogo in cui vengono custodite le anime dei guerrieri più valorosi e di tutti coloro che hanno fatto del bene in vita.
Il finale
Si arriva infine al Tempio di Stige, ultimo baluardo prima della libertà in cui il numero di stanze varia costantemente. Dipenderà quindi dal giocatore se la sua permanenza lì sarà lunga o estremamente breve.

Secondo passo: i doni. Lungo il suo cammino Zagreus verrà aiutato da un numero molto alto di divinità (una decina) che presenteranno a quest’ultimo delle scelte: si potrà infatti decidere tra tre differenti opzioni per modificare le proprie statistiche e abilità.
Ogni divinità ha ovviamente caratteristiche uniche: scegliete Atena se volete incrementare la vostra difesa o al contrario Artemide se preferite rendere la probabilità di critico più alta. Oppure fate come me: scegliete Dioniso così da uccidere i nemici con il potere della sbronza. Oltre ai potenti Olimpici ci saranno anche alcune anime che vi chiederanno di prendere delle decisioni: Sisifo nel Tartaro, Euridice dei Prati di Asfodelo e Patroclo nei Capi Elisi.

Terzo passo: le armi. Hades è un’esperienza unica in ogni singolo aspetto. Il giocatore può quindi anche scegliere l’arma da impiegare, personalizzando ancora di più la propria run. Lancia, arco, spada, magli o scudo: ogni arma richiederà uno stile differente di gioco e quindi strategie nuove per sconfiggere i boss.
Quarto passo: le ricompense. Prima di entrare in una stanza il giocatore ha la possibilità di vedere quale ricompensa riceverà se riuscirà a completarla. Le scelte sono molteplici: oboli da spendere nel negozio di Caronte, Chiavi Ctonie per sbloccare abilità permanenti e armi, gemme per modificare il palazzo di Ade, Nettare per aumentare l’amicizia con i vari personaggi e per sbloccare manufatti, Pomi del Potere per aumentare il livello delle abilità.

Quinto passo: la lore. Il viaggio di Zagreus per fuggire dall’Oltretomba non è l’unico tema presente. A mano a mano che si proseguirà nel gioco (e che si tenterà di arrivare alla fine) il giocatore potrà scoprire pezzi delle storie dei vari personaggi. Dovrà riconciliare vecchi dissapori, riunire amanti perduti, prendere decisioni di cuore. Non basterà quindi sconfiggere il boss finale, ma si dovrà ritentare il viaggio 10, 20, 50, 100 volte.

Considerazioni finali
Che dire di questo videogioco. Si tratta secondo me di uno dei titoli più belli usciti negli ultimi anni. La SuperGiants è riuscita a creare una chicca che riesce a prendere anche chi non è solito esplorare questo specifico genere.
La grafica curata al dettaglio, la precisione storica, la musica e il sistema di combattimento semplice e immediato ti tengono incollat* per ore senza mai farti passare la voglia di giocare. Non potrai fare a meno di tentare e ritentare per poter sviscerare ogni singolo aspetto della storia.. e per trovare i boss segreti.
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