Gaming – Perché i videogames sportivi sono così malvisti?
Da che esistono i videogames, esistono i giochi di simulazione sportiva. Allora, perché sulle varie community Nerd si continua con una sterile diatriba su cosa sia giusto e cosa non sia giusto giocare?
In questo articolo andrò a snocciolare il discorso cercando risposte a quel che è, a mio avviso, semplice cattiveria gratuita.
Come l’immagine presente qui sopra mostra, perfino il primo videogame mai creato è a tema sportivo. Nel 1972, infatti, fu pubblicato Pong che aveva come soggetto il tanto conosciuto e amato gioco del Ping Pong. Riesce abbastanza strano dunque, per me, pensare come attualmente chiunque giochi a qualcosa con dello sport di mezzo non stia giocando a qualcosa che vada la pena di esser comprato.
Come recita il logo qui sopra, giocare non è un crimine. Cos’è il gaming, se non un modo per svagare e staccare un po’ dalla vita stressante che noi tutti potremmo condurre?
Giochi come Fifa e Pes, senza dimenticare giochi a base NBA o WWE, vengono da sempre definiti come quel qualcosa da evitare, per i tanti, se ci si vuole divertire. Eppure suona già così strano di per se. Da quando il divertimento è un qualcosa di oggettivo e non soggettivo, quale dovrebbe essere?
Il gaming, in fondo, è nato e nasce come modo per rilassarsi e/o passare il tempo, non dovrebbe essere un’insulsa gara a chi lo ha più lungo.
Andando per esclusione nel riflettere durante la stesura di questo articolo ho pensato <<E se tutto ciò accadesse perché questo tipo di videogames è perlopiù preso in considerazione da “randomici” del gaming?>> e non sembrerebbe essere così stupida come pensata.
Guardiamo bene in tal direzione: in ogni community che si rispetti vi è sempre una parte di utenza che gioca senza conoscer nulla della serie a cui va ad interfacciarsi. Eppure, noi tutti abbiamo iniziato così. I casualoni vanno a rappresentare la forma basica di un videogiocatore: giocano poco, non ricercano una trama vera e propria, non sono veri e propri fan. Certo, esistono fan veri e propri delle serie sovracitate e anche persone che giocano a ciò pur avendo a che fare con giochi ben più complessi, anche questo è vero. Dove voglio arrivare? Beh, semplicemente a dire che indipendentemente da cosa si giochi o meno ognuno sia libero di far ciò che gli pare, finché non lede la libertà altrui.
Ognuno è libero di giocare a ciò che più lo aggrada, se gli va. Una critica, se ben esposta, ci sta ma se si inizia a far discriminazione su ciò che sia gaming o meno non si è migliori di coloro che disdegnano totalmente il giocare.
Gaming is not a crime, signori, il vero crimine è la noncuranza verso ciò che piace agli altri. Quindi, in definitiva, giocate e fregatevene! Se vi piace è bello. Ci potranno essere bug su bug, robe insensate e quel che volete, ma è il player a far bello il videogioco non il contrario.
Bene! Anche per oggi è tutto! Grazie per aver letto l’articolo.
Ricordate di farci sapere cosa ne pensate tra i commenti! Per noi è importante cosa ne pensiate anche voi!
Continuate a seguirci e ricordate che potete trovarci anche su Instagram come nerds_bay ! Potete trovarci anche sui nostri gruppi Facebook, Twitter, Discord, Whatsapp e Telegram! Trovate tutto tranquillamente in allegato al nostro Instagram o scrivendo “Nerd’s Bay” su qualsiasi social. Il nostro logo è riconoscibilissimo!