
Bram Stoker incontra Ottessa Moshfegh in un debutto
premiato dai librai indipendenti come IndieNextPick 2022
Un romanzo che è metafora della condizione dell’outsider,
un romanzo sull’accettazione di se stessi.
«Quello che Stoker ha fatto per i vampiri nel XIX secolo, Kohda lo fa nella nostra era.»
– TLS
«Abbiamo visto tanti tipi di vampiri nella letteratura,
ma mai nessuno come quella di Claire Kohda.»
– New York Times
«Il romanzo di vampiri più insolito, originale e
incredibilmente contemporaneo che sia uscito negli ultimi anni»
– The Guardian
«Assolutamente geniale: tragico, divertente, eccentrico e così perfettamente adatto a questi nostri tempi particolarmente strani.
Claire Kohda prenda la metafora del vampiro e la fa sua in modo fresco e originale»
– Ruth Ozeki
Ha ventitré anni da molto tempo e ha sempre voluto provare sashimi, ramen, onigiri con umeboshi… tutto quello che suo padre amava mangiare. E poi ancora gelati, torte e gli ortaggi che vengono coltivati dagli altri artisti come lei, nel complesso di loft in cui dovrebbe solo lavorare, ma in cui segretamente vive.
Eppure, Lydia non può mangiare nessuna di queste cose. Il suo corpo non funziona come quello degli altri. L’unica cosa che riesce a digerire è il sangue… Purtroppo procurarsi sangue fresco di maiale a Londra – dove si è trasferita da quando si è separata dalla madre, vampira anche lei – sembra più difficile di quello che credeva.
Adesso ha intorno molti più umani del solito: i colleghi della galleria d’arte dove lavora, lo strano uomo che la segue quando scende la notte, e poi Ben, un ragazzo dall’aspetto fanciullesco e con un sorriso un po’ goffo ma adorabile. Lydia sa che tutte queste persone sono le sue prede naturali, ma non sa convincersi a nutrirsi di loro, e così passa le nottate a fare binge watching di Buffy The Vampire Slayer e video di ragazze che mangiano su YouTube, e a riflettere sul suo vero posto nel mondo.
Perché Lydia ha dei doni che tutti desiderano: gioventù eterna, invulnerabilità, immortalità, e tuttavia si sente infelice, sola e soprattutto ha molta, molta fame. Deve trovare un senso alla sua esistenza. Ma in ogni caso, prima di tutto, deve mangiare…
Claire Kohda ha scritto un debutto strabiliante, subito diventato un romanzo di culto per la critica e i librai indipendenti. La storia di una ragazza che è una vampira ma anche una ragazza come tante, un’outsider in lotta per l’affermazione di sé, l’accettazione del suo desiderio, del suo corpo e del suo rapporto conflittuale con il cibo.
In libreria per HarperCollins il 5 settembre, pp 336, €18.50
Tradotto da Bianca Rita Cataldi
CLAIRE KOHDA è una scrittrice e musicista inglese. Si occupa di recensioni letterarie per diverse testate, tra cui The Guardian, TLS, The Observer e The Spectator, ed è specializzata in libri da e sull’Asia orientale. Come violinista, ha suonato con musicisti ed ensemble di alto profilo tra cui The National, Sigur Rós, Jessie Ware, RY X, Pete Tong, The London Contemporary Orchestra e The English Chamber Orchestra e in varie colonne sonore di film. Cronache della mia fame, il suo primo romanzo, è stato selezionato come Indie Next Pick 2022 e come libro del mese dal gruppo di lettura di Florence Welch, dei Florence + The Machine. L’autrice sta attualmente lavorando alla sceneggiatura di questo romanzo per la TV.