Recensione – Detective Conan – Zero’s Tea Time: una tripla personalità

Oggi parleremo dello spin-off arrivato in Italia grazie a Edizione Star Comics: ovvero sia Detective Conan -Zero’s Tea Time, titolo tradotto dell’originale giapponese 名探偵コナン ゼロの日常, HepburnMeitantei Konan Zero No Nichijō.

La serie è disegnata da Takahiro Arai, con la supervisione del mangaka Gosho Aoyama, autore di Detective Conan. I capitoli dello spin-off vengono pubblicati sulla rivista Weekly Shounen Sunday, edita da Shogakukan. La sua particolarità è quella di essere pubblicata quando l’opera originale. Il primo volume si è concluso l’8 agosto 2018 e in totale la serie ammonta a quattro volumi, di cui tre su quattro sono stati pubblicati in Italia. Scopriamo insieme la recensione dei primi volume di questo spin-off.

Detective Conan – Zero’s Tea Time: una tripla personalità

Titolo: Detective Conan – Zero’s Tea Time
Autore: Takahiro Arai
Editore: Edizioni Star Comics
Link d’acquisto: Qui vol 1 – Qui vol 2

La trama di Detective Conan – Zero’s Tea Time

La storia vede come protagonista il personaggio di Rei Furuya, un uomo che ha ben tre facce: la prima è quella che lo vede come apprendista di un detective e un comune impiegato al Cafè Poirot, la seconda come un agente dell’organizzazione degli uomini in nero e la terza come un agente della sicurezza nazionale. Come farà questo giovane abile ragazzo a mantenere tutte le sue facce senza essere scoperto?

La recensione di Detective Conan – Zero’s Tea Time

Zero’s Tea Time è un volume diviso in dieci capitoli, che contiene dieci storie brevi, di cui ognuna racconta le vicende e la vita del detective da diversi punti. In breve, Rei nella vita di tutti giorni si chiama Toru, di giorno è un cameriere che lavora al caffè Poirot, nel frattempo prende lezioni di investigazione da Kogoro Mori.

Tra i personaggi che ci vengono mostrati abbiamo la tenera, dolce e frizzante Azusa – collega di lavoro di Toru al caffè Poirot –, il goffo Yuya agente di Pubblica Sicurezza della Questura di Tokyo. Troviamo anche Shuichi Akai, investigatore dell’FBI e infiltrato nella banda degli Uomini in Nero in codice di “Rye”; c’è un legame tra i due e che vengono ricapitolati in Zero’s Tea Time e che, al contempo, seguono le vicende di Detective Conan. Senza spoiler grossolani, del primo volume mi è piaciuto il rapporto tra Rei e il cucciolo di cane randagio che potremo rivedere nel secondo volume.

Zero’s Tea Time ha una narrazione scorrevole e piacevole, apparentemente non sembra un giallo. Complice anche le storie indipendenti che non fanno storcere il naso ad ogni capitolo. I disegni sono molto simili a quelli originale di Aoyama, questo porta al lettore ad aver un tratto familiare senza rendersi conto che i personaggi sono secondari. Facendo  il resoconto consiglio questo spin-off agli amanti della saga di Detective Conan e per chi vuole avvicinarsi a questo mondo.

Sapevi che ho realizzato un piatto tratto dal manga? Si tratta dei Spaghetti con funghi e friggitelli – Detective Conan. Zero’s Tea Time e puoi realizzarli tranquillamente a casa. Seguimi per scoprire altre ricette tratte dal manga.


Conoscete la saga di Detective Conan ? Avete letto questi primi volumi? Fatemelo sapere nei commenti. Continuate a seguirci e ricordate che potete trovarci anche su Instagram come nerds_bay e sul gruppo whatsapp o sui nostri social.

Copia cartacea fornita gentilmente da Edizioni Star Comics e che ringraziamo.