WARHAMMER: VERMINTIDE 2 – Recensione

Negli incessanti, violenti e furiosi di Warhammer: Vermintide 2, è davvero facile perdere di vista quanto lavoro sia stato svolto da Fatshark in questo sequel se comparato al precedente capitolo. Sembra strano, ma sono proprio le piccole cose che noterete per prime: nel titolo originale aprirsi la strada attraverso le orde di Skaven poteva risultare a tratti quasi insoddisfacente per via principalmente di una fisica degli impatti grossolana, perlopiù incapace di restituire un feedback convincente, crudo e “fisico”.

In Vermintide 2 al contrario, è presente un convincente senso di peso e forza d’impatto dietro ogni nostro colpo, facendoci percepire i differenti tipi di superficie colpita, siano esse carne, ossa od armature. In sintesi, uccidere le forze del male sia a corto che a lungo raggio, raramente è risultato più piacevole.

A chi si chiedesse cosa sia Warhammer: Vermintide 2, potremmo descriverlo come un titolo co-op oriented fortemente ispirato alla formula di “Left 4  Dead”, nel quale l’obbiettivo è farsi strada con la forza tra onde di mostri di varia natura estratti direttamente dai mondi creati da Games Workshop, sino a raggiungere l’uscita dei vari livelli di difficoltà crescente.

Seppur poco sia stato fatto per innovare il genere, è importante soffermarsi sui tanti punti di miglioramento del titolo nei confronti del predecessore, dato che è qui che è stato svolto il grosso del lavoro da parte del team di sviluppo:

Il precedente sistema di loot francamente mal pensato è stato totalmente rivisto e migliorato. Non è più possibile ora, per esempio, ritrovarsi con bottino impossibile da usare da parte della nostra classe preferita, verremo invece premiati con loot-chest specifiche per il personaggio da noi selezionato nella missione appena conclusa, le quali garantiranno sempre 3 oggetti ad ogni apertura.

Ancora meglio, ora la qualità del loot dipenderà dalle vostre performance in gioco e dalla difficoltà settata per il livello selezionato. Tutto ciò aiuta immensamente il ritmo di gioco ed in generale il senso di soddisfazione del giocatore, il quale finalmente può dire addio ad ore ed ore di grinding inutili passate a ricevere equipaggiamento superfluo.

Oltre a ciò, sarà persino possibile ricevere ulteriori chest completando determinati compiti specifici, come ad esempio uccidere un certo numero di nemici d’élite o persino craftando/collezionando un certo numero di oggetti. Come se non bastasse, un sistema di achievements fa la sua comparsa all’interno del titolo, il quale spingerà sicuramente i più smaliziati tra voi a testare nuove strategie o modi alternativi/rischiosi di affrontare le missioni, ricevendo in premio item unici o rari. In sintesi il gioco farà molto di più per venire incontro al giocatore ed alla sua soddisfazione personale, il che non può che essere vista come buona cosa.

Oltre ai semplici loot ed achievement, anche il sistema di upgrade e livellamento degli eroi ha subito un deciso miglioramento. Un po’come accade per la saga di Destiny, ogni equipaggiamento in Vermintide possiede un suo “power rating” che ne riflette le capacità, unite ad una pletora di buff ed effetti di stato che possono ulteriormente migliorarne le qualità.

Grande passo avanti è stato fatto anche dai compagni comandati dall’ I.A., laddove nell’originale risultavano quasi un malus, in questo capitolo paiono più aggressivi, pronti a curarci in caso di bisogno e proattivi nel completamento dei vari obbiettivi assegnatici di volta in volta, risultando spesso avventurieri più affidabili da avere al proprio fianco rispetto ad un giocatore medio.

Sempre restando in tema di I.A., in questo nuovo capitolo, oltre alle forze Skaven – sole presenti nel capitolo precedente – dovremo vedercela anche con quelle del Caos. Tutto ciò si traduce in tutta una pletora di nuovi nemici, spesso dotati di meccaniche uniche, armature resistenti ed in generale una forte varietà nelle situazioni di gioco proposte, molto più dinamiche ed intriganti.

Stesso dicasi per le location di gioco nelle quali andremo ad affrontare questi nuovi terribili nemici: gran lavoro è stato fatto su effetti di luce ed ombre, le quali sono andate ulteriormente a migliorare la già ottima presentazione del capitolo precedente, donando nuova linfa e maggior varietà complessiva al tutto.

Sorprendentemente anche la colonna sonora fa il suo dovere, con pezzi composti da jesper kyd, già visto all’opera nella saga di Hitman ed Assassin’ s Creed.

In ultimo, una delle aree nelle quali Vermintide 2 ha apportato i maggiori cambiamenti in positivo è sicuramente il sistema di classi, ed in modo particolare la loro progressione nel proseguo dell’avventura. Pur assistendo ad un ritorno dei 5 personaggi e classi viste nel precedente, Vermintide 2 li ha graziati di tutta una serie di nuove skill passive ed abilità uniche, in grado di diversificarle ulteriormente ed adattarle al proprio stile di gioco preferito.

In tutto questo spicca principalmente il sistema di “carriera”, il quale premia i giocatori che si impegneranno nel dedicare tempo ad un personaggio in particolare. Giocando costantemente con lo stesso eroe infatti, guadagnerete punti esperienza preziosi, i quali verranno utilizzati per livellare il suddetto personaggio, permettendogli di sbloccare nuove sub-classi, specializzazioni e skill.

Insomma, Warhammer Vermintide 2 è un sequel fortemente degno di nota, in grado di offre tutte le emozioni della classica formula “4 vs 1000” alla Left 4 Dead, innovando e migliorando in ogni ambito quanto fatto dal suo predecessore e regalando a tutti gli appassionati ore ed ore di gioco in compagnia. A tutto questo si aggiungono una pletora di DLC in grado di allargare ulteriormente il bacino di cose da fare e nemici da massacrare, ampliando a dismisura le ore di divertimento. Noi di Nerd’s Bay non possiamo che consigliarvi questo titolo se siete appassionati del genere, dell’universo di Warhammer o anche solo alla ricerca di un buon titolo da vivere in compagnia.

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