Mia sorella mi rompe le balle: una storia di autismo normale

Mia sorella mi rompe le balle è il racconto di due fratelli: Damiano e Margherita che ci portano nel loro mondo per farci capire quanto l’autismo sia normale.

Damiano è un ragazzo, ormai adulto, autistico più precisamente con una diagnosi di sindrome di Asperger. Margherita è sua sorella minore, una ragazza molto creativa e sensibile.

I due protagonisti sono anche i narratori della loro storia, si alternano nella narrazione e ci portano all’interno delle loro vite, fin dall’infanzia, per farci capire come si convive con una diagnosi di autismo sia da parte del diretto interessato sia da parte della famiglia.

Damiano

Damiano è nato nel 1981 e fino a 18 anni ha solo saputo di essere un ragazzino diverso dagli altri. Era affascinato da oggetti che la maggior parte dei suoi coetanei trovavano banali, come lavatrici, ventilatori oppure interruttori. A scuola veniva bullizzato per le sue stranezze. Nel libro descrive con una sincerità disarmante cosa ha dovuto sopportare nella vita: giudizi, violenze verbali e non.

Queste non si sono mai fermate nemmeno quando ha iniziato a relazionarsi con persone adulte che avrebbero dovuto capire il suo autismo, esempio lampante è il comportamento agghiacciante della sua responsabile al lavoro che Damiano ci descrive nelle ultime pagine del libro.

Damiano a 18 anni, riceve la diagnosi di autismo con sindrome di Asperger, questo però non lo ferma, vuole e riesce a conseguire la patente non da disabile ma da persona “normale”, entra in un piccolo gruppo di ragazzi autistici dove crea delle vere amicizie e inizia a lavorare. Con i suoi guadagni si paga delle lezioni di canto lirico, perché è questa la grande passione di Damiano: la musica.

Margherita

Margherita ha nove anni meno del fratello, durante l’infanzia è una bambina intelligentissima, creativa e paffutella. Anche se non è autistica ha i suoi demoni da combattere soffre di epilessia e di disturbi alimentari. Questo la porta a non piacersi, a emarginarsi dalla società.

Durante l’adolescenza segue una scuola a Milano di teatro, la sua grande passione, ma una volta terminata non riesce ad entrare nel mondo dello spettacolo.

Si trasferisce così a Parigi dove lavora prima come cameriera in un locale e poi si iscrive alla Sorbonne per studiare filosofia. Resta a Parigi fino al 2015, quando il terrorismo di natura islamica mette in scena svariati attentati che acuiscono in Margherita il suo senso di insicurezza. Decide così di andare in Erasmus a Dublino per terminare gli studi. Prima che questi volgano al termine le arriva una mail di Damiano:

Mi aiuterai indipendentemente da tutti quelli che mi dicono che per me le possibilità sono limitate?

Margherita colpita al cuore da questo messaggio aiuta da remoto il fratello a preparare un provino per Italia’s Got Talent. Anche se non supera le selezioni la gioia che Margherita legge negli occhi del fratello la convincono a non demordere e a prepararlo per le audizioni dell’anno successivo.

Il duo comico-lirico

Margherita torna in Italia e si trasferisce a Milano per lavorare, ma ogni fine settimana torna a Rimini, la loro città natale, per provare insieme a Damiano. Ha deciso infatti che questa volta salirà anche lei sul palco e la loro esibizione si trasformerà in un mix di canto e comicità.

Margherita modifica il testo di un canto lirico per Damiano e il tutto inizia con “Mia sorella mi rompe le balle” e ridendo e scherzando i due raccontano la loro vita e il rapporto della società con l’autismo.

Damiano è infatti visto come un peso, una persona non autosufficiente ma questo non è vero in quanto lui lavora, guida, ha passioni, ha amici. Insomma, rendono l’autismo qualcosa di normale, qualcosa di cui non avere paura, qualcosa da abbracciare perché Damiano non può far altro che dare il meglio di sé stesso, proprio come qualsiasi altra persona.

Il libro finisce con loro due davanti ai giudici del talent pronti ad abbattere gli stigmi dietro l’autismo.

L’autismo

Cosa ci insegna questo libro? Ad accettare la vita, a trovare il bello anche nelle situazioni peggiori a ricordarci come l’autismo sia sì un handicap che può limitare ma che una persona autistica può e deve essere trattata come una persona normale.

Margherita e Damiano, i Terconauti sul web

Margherita e Damiano hanno una loro pagina internet, un canale YouTube, una pagina Instagram e una Facebook dove caricano i loro sketch o semplicemente momenti della loro vita, questo aiuta tutti noi a capire l’autismo, a capire di cosa necessita una persona con questa sindrome e soprattutto ci pone di fronte a una bellissima realtà: inseguire i propri sogni nonostante tutto e tutti.

Bravi Margherita e Damiano, spero che la vostra storia sia di ispirazione per moltissime persone perché i ragazzi che soffrono di autismo hanno solo un gran bisogno di essere trattati come persone normali.

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