Una Londra di fine anni Cinquanta e un ispettore tormentato nel giallo “Una scheggia di tristezza purissima” di Simona Matraxia


Una Londra di fine anni Cinquanta e un ispettore tormentato nel giallo “Una scheggia di tristezza purissima” di Simona Matraxia


Una Londra di fine anni Cinquanta e un ispettore tormentato nel giallo “Una scheggia di tristezza purissima” di Simona Matraxia

TORINO, MARZO 2022 – Londra, dicembre 1959. L’ispettore Thorne è al suo primo caso in una città in cui si è appena trasferito. Un corpo viene ritrovato tra le braccia di una statua con le fattezze di una violinista. Chi è stato a commettere un simile orrore? Riuscirà Thorne a risolvere il caso e a fare i conti con i suoi fantasmi interiori? 

Una scheggia di tristezza purissima è un giallo vivido, fumoso e al tempo stesso malinconico. 

L’uscita in tutte le librerie italiane è fissata per il 10 marzo 2022.

Il romanzo ha una cornice che fa pensare a un giallo “classico”: l’ambientazione londinese, un ispettore investigativo come protagonista e le atmosfere in bianco e nero. Ma in parallelo c’è la vicenda di un uomo che sarebbe potuta esistere indipendentemente dal giallo. «Il titolo è una citazione dal capitolo finale. Credo che renda bene lo spirito di molte delle storie che si intrecciano nel romanzo» svela l’autrice, Simona Matraxia.

«L’idea è nata in modo totalmente inaspettato, durante un concerto, guardando la postura impeccabile di una violinista. Da lì sono scaturite in rapida successione tre piccole idee. Il fatto che quella figura potesse essere una statua, che potesse essere una Pietà e che il corpo tra le sue braccia potesse non essere di marmo. Alla fine del concerto, durante il buffet, mentre gli altri mangiavano, io ero a riempire una pagina di quaderno con una bozza della trama.»

Il tuo romanzo nasconde un messaggio per il lettore? «Non ho pensato a un messaggio da trasmettere, volevo solo a raccontare una storia, rendere immagini e sensazioni; una storia adatta a chiunque, sfogliando le prime pagine, abbia voglia di proseguire.»

Una scheggia di tristezza purissima

Estratto dal testo

«Da quanto è qui in città, ispettore?»

«Non mi chiami ispettore.» Si sfilò stancamente il cappotto e lo lasciò sullo schienale della sedia. «Craig andrà benissimo.»

La Howe annuì. «Da quanto tempo è qui, Craig?»

«Un mese, più o meno.»

«Prima dove stava?»

«Bedford.»

«E come mai questo cambiamento? È un tipo mingherlino, lei, non il genere di persona a cui un posto come Bedford possa stare stretto.»

Thorne si trovò a sorridere di nuovo, rendendosi conto di stare dalla parte sbagliata dell’interrogatorio. Era piuttosto irritante, doveva ammetterlo.


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