TURNIP BOY COMMITS TAX EVASION – Recensione

Quando una Rapa non vuole pagare le tasse

Turnip Boy Commits Tax Evasion” è un gioco con visuale dall’alto, fortemente pixelloso, molto colorato, con personaggi frutteschi  e ambientazioni dal design piuttosto semplice ma sicuramente funzionale.

Il protagonista è una rapa di nome Turnip Boy, in italiano “Rapetto” (ebbene si, il gioco è interamente tradotto e il lavoro di adattamento è decisamente ben curato). Dopo aver evaso le tasse, per non perdere la propria casa, il nostro povero ortaggio si vede costretto a eseguire alcune commissioni per conto del sindaco Cipolla.

Cercando di svolgere i compiti assegnati dal primo cittadino, si incappa in numerosi NPC, tutti simpatici e alquanto sulle righe, che forniscono una serie di quest più o meno importanti per andare avanti col gioco, e che creano un ottimo background per quelli che sono il mondo e la storia.

Turnip Boy, ricercato per evasione fiscale!

A livello di gameplay si parla di una sorta di Zelda, di quelli vecchi come a “Link to the Past“, per cui si deve ottenere una spada e una serie di altri strumenti utili a sbloccare strade e passaggi, combattere nemici e affrontare alcuni boss, generalmente poco pericolosi. Qualche quest secondaria porta a un po’ di backtracking, ma in generale, per quanto ci siano varie vie da seguire, il titolo risulta lineare.

La trama e la narrazione sono sicuramente un punto di forza del gioco: un incredibile crescendo di colpi di scena impensabili, tra intrighi internazionali, guerre nucleari, fantasmi, coltivazione di piante, esperimenti genetici, cospirazioni, canne da pesca, criminalità organizzata, furti, annaffiatoi, occultamenti e riesumazioni di cadaveri… o forse è soltanto una storiella su una rapa che non vuole pagare le tasse. Il tutto incorniciato da una serie continua di battutine, ironia e citazioni varie che rendono il titolo molto spassoso.

Nota positiva per la colonna sonora: le musiche simil-16bit sono sempre allegre e orecchiabili e ben si adattano al mood scanzonato del gioco, anche se ce n’è qualcuna che alla lunga diventa ripetitiva.

Dalla durata esigua di un paio d’ore, “Turnip Boy Commits Tax Evasion” risulta essere molto divertente e irriverente, nonostante meccaniche di gameplay tutto sommato semplici, e una grafica che alla lunga fa male agli occhi, se non siete fan della pixel art.

Decisamente un titolo consigliato se si cerca qualcosa di rilassante e che faccia fare quattro risate, per stare senza pensieri.

Attualmente disponibile per piattaforme PC, Linux, Mac OS e Nintendo SWITCH

(Recensione della versione STEAM a cura di Vinbor)


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