Ho potuto guardare questo film qualche sera fa e ora ne sono sicuro. Turning Red è carino, ma troppo sopravvalutato
Turning Red: bel film, ma un po’ troppo acclamato
Negli ultimi giorni, ma anche nell’ultima settimana, è esplosa la mania per Turning Red. Ultimo film Disney Pixar uscito, ma che sta facendo parlare di sé in quanto amatissimo dalla fanbase. Io ho potuto vederlo e mi sento di dire che sia leggermente sopravvalutato, ti spiego il perché.
Nonostante sia un film carino e con cui passare tranquillamente il tempo, per me resta un qualcosa di fin troppo comune per emozioni. Gli ultimi lavori usciti di Disney Pixar, come anche Luca, avevano quel qualcosa in più che li faceva spiccare il volo. Quel qualcosa che ti fa dire “Wow, questa è roba buona”.
Onestamente, questo film non mi ha fatto dire nulla di ciò. Anzi, ho passato tutta la durata di esso a chiedermi se fosse più saggio chiudere tutto e guardare un anime qualsiasi. Sia chiaro, non mi è dispiaciuto ma… lo ritengo abbastanza noioso per larghi tratti.
Non ho gradito particolarmente la trama di base, con la scelta di rendere la protagonista una fangirl impazzita per un gruppo musicale. Inedito per Pixar, sì, ma giuro che a me ha annoiato come non mai. Può piacere come non, a me è risultato stucchevole.
Un film fin troppo pretenzioso e poco semplice nelle emozioni. Sentimentalismi mancati, per me, visto che non sono riuscito ad emozionarmi una singola volta nel guardare Turning Red. Zero, tabula rasa, quasi come se avessi sprecato un’intera ora e mezza della mia vita. Avrei potuto guardare qualsiasi altra cosa, ma ho scelto di buttarmi sul cavallo più sbagliato.
La storia, in compenso, è originale proprio per via dell’avanzamento sul binario delle quattro fangirl presenti. Anche se, onestamente, ad una certa mi è venuto il mal di testa a sentirle urlare. Improponibile vedere quattro ragazzine urlanti per tutto questo tempo. Io pazienza ne ho, ma santocielo.
Perché Turning Red è sopravvalutato?
Sinossi: “La tredicenne Mei Lee combatte quotidianamente tra l’essere la figlia modello ed obbediente di sua madre, ed il caos della sua giovinezza. Come se non bastasse, ogni volta che si entusiasma troppo, si trasforma in grosso panda rosso”.
Una trama che risulta originale, lo ammetto io stesso, ma che mi ha lasciato fin troppe elevate aspettative.
Ritengo sia eccessivamente sopravvalutato perché si basa, praticamente, sull’immedesimarsi delle ragazzine nell’amare il proprio idolo. Okay, pienamente lecito possa piacere come non ma non è chiaramente definibile capolavoro. È un film, a mio avviso, discreto. Un film troppo idolatrato, perché l’ho visto troppo acclamato sui social e prettamente da persone con atteggiamenti che ho evidenziato poco fa, senza considerare che serva ben altro per chiamare un film capolavoro.
Onestamente, non mi sento di dire che questo film possa essere al pari di un grande classico dell’animazione Pixar, come fu Inside Out. È Semplicemente un film carino, ma nulla di più. Un film creato per un target specifico e che, personalmente, ho trovato per larghi tratti noioso. Buone le intenzioni, meno l’esecuzione.
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