Top 5 più belle sigle della WWE di sempre

Top 5 più belle sigle della WWE di sempre


Era da tempo che volevo creare questo articolo ma, tra una cosa e l’altra, non ho minimamente fatto caso al mio impellente desiderio di inserire sul sito una mia personalissima e nuovissima top su qualcosa. Dovete sapere che, generalmente, ascolto dalle 2 alle 3 OST di Wrestler al giorno. Qualcosa che, per certi aspetti, risulta alquanto maniacale ma è davvero troppo più forte di me. Alcune sono davvero meravigliose, così tanto da ispirare l’articolo odierno. Articolo odierno in cui andrò a raggruppare, per posizione, quelle che secondo me sono le migliori sigle di entrata dei Wrestler della WWE, presenti o passati che siano, secondo i miei gusti personali.

WWE

Beh, in fondo un Wrestler che si rispetti ha con sé una splendida soundtrack oltre ad un parco mosse di tutto rispetto, no? Non sfonderebbe di certo con la sigla dei puffi e il colpire gli avversari con calcini piccolini. Per quest’ultima esiste Orange Cassidy, in AEW, ma sappiamo tutti che il buon vecchio Freshly Squeezed lo fa solo per memare. Comunque sia, bando alle ciance e iniziamo!

5 – Drew McIntyre – Raw (WWE)


Al quinto posto abbiamo Gallantry (Defining moment remix) una sigla perfetta, per un campione assai dominante in periodo di pandemia. Questa versione dell’omonima sigla di entrata dello Scozzese Psicopatico si ritrova ad essere meravigliosa ancor di più da quando hanno inserito nell’entrance la spada. Non che la precedente versione facesse schifo, sia chiaro.

Cosa puoi voler dire ad un omone che ti stampa un calcione in faccia urlando “CLAYMORE”? Nulla, anche perché la commozione cerebrale ti fermerebbe istantaneamente.

4 – Keith Lee – NXT (WWE)


Qui si passa a qualcosa di un po’ più vecchio. Si, lo so, ora Keith Lee si ritrova a Raw e ad esser dosato, obiettivamente, con le natiche di una scimmia ma torniamo indietro ai suoi tempi d’oro in WWE. Quando stava ad NXT e non era un diamine di jobber evanescente. Sul serio, perché lo stanno rovinando?
Comunque sia “Limitless” era perfetta per lui, un vero peccato che con l’addio di chi la cantava è arrivato ad avere roba scrausa e da VERO JOBBER.

Quando vinse NXT Championship mantenendo anche l’NXT NA Championship vidi in lui furore, miticità e un futuro roseo in WWE. Invece ora non posso minimamente urlare “BASK IN HIS GLOOOORY”. Dannato McMahon.

3 – Randy Orton – Raw (WWE)


Come, come, come non inserire Randy Orton e la sua “Voices” cantata dai Rev Theory? Andiamo, su, che seriamente l’Apex Predator, il Legend Killer, the Viper o come cavolo volete chiamarlo ha una OST con le controballe. La perfetta rappresentazione di un personaggio che sembra al limite tra psicopatico, opportunista e egoistico/egocentrico. Voices è MERAVIGLIOSA.

E voi avete le voci nella testa? Mi auguro di no, perché se le avete beh… speriamo vi riprendiate presto, amic*! Non vorrei ritrovarvi sotto casa mia ad affilare coltelli o, peggio, farmi una RKO all’improvviso sull’asfalto!

2 – Edge – Smackdown (WWE)


Questa è decisamente una delle migliori OST di sempre. Metalingus degli Alterbridge la conoscono di sicuro TUTTI, o poco ci manca, per via dell’essere la sigla di entrata dell’omonimo ex campione WWE.
La Rated R Superstar si ritrova ad avere una delle entrate più carismatiche e catalizzanti di questo secolo, che da una carica assurda anche solo ad ascoltarla.

Quando è tornato alla Rumble del 2020 ho tirato giù tutto, lo ammetto. Una delle entrate più spettacolari di Edge da quando è in attività.

1 – CM Punk – Raw (WWE)


Non me ne vogliate, ma dietro questa posizione ci sono molteplici ragioni emotive che avrete potuto notare, e che sono evidenziate, in altri articoli. The Cult of Personality era PERFETTA per Punk e PERFETTA per l’esecuzione concettuale nel contesto in cui riversava Phil stesso. Su, dai, puoi dire di no a quell’interferenza e al partire della musica? Io no di certo, non riuscirei mai e difatti ascolto ancora ad alto volume quella canzone sperando di risentirla prossimente in una qualsiasi arena. E si, sto parlando con voi AEW e Chicago.

LOOOK IN MY EEEEYES, WHAT DO YOU SEE? Non Punk e questo mi fa piangere. Sad Red, vado a farmi un panino cercando di affogarvi i miei dispiaceri.
Intanto, si, l’articolo è finito… andate in pace a vivere le vostre vite prive di dolori e lacrime! Sigh! Con questa velata ironia vi saluto.
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