Top 10 migliori opening dell’ultimo decennio

Top 10
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La prima cosa che viene in mente pensando ad una qualsiasi serie animata Giapponese, almeno parlando per me, spesso è la sigla iniziale. O, come spesso in gergo nerd è solito fare, chiamata Opening.
Non vi è un buon anime senza una buona traccia musicale a farvi da compagna o, come in questo caso, da introduzione.

E oggi, voglio portarvi ad ascoltare quelle che sono le migliori 10 Opening dell’ultimo decennio.
Attenzione: in questa Top 10 andrò ad inserire unicamente opere uscite dal 2011 in poi e, sopratutto, mi baserò su miei gusti personali. Sentitevi, dunque, liberi di commentare il post come più volete e farci sapere le vostre opinioni!

Top 10 migliori opening dell’ultimo decennio

10 – Mukanjyo dei  Survive Said the Prophet, tratta da Vinland Saga (2019). -Top 10

Anime che, personalmente, ho adorato e di cui aspetto la seconda stagione.
Vinland Saga tratta le vicende diThorfinn, un bambino di sei anni che vive nell’Islanda del 1002 D.C. con suo padre Thors, la madre Helga e la sorella Ylva, dilettandosi ad ascoltare storie sulla leggendaria terra di Vinland (oggi conosciuto come il Canada) per bocca del commerciante e navigatore Leif Erikson.


Questa Opening va in continuo crescendo arrivando, poi, a letteralmente esplodere sul ritornello. In un misto tra Giapponese ed Inglese, trovo che questa Opening si meriti pienamente un posto nella mia personalissima Top 10. Il testo, a mio avviso, ha un che di profondo e struggente. Consigliatissimo l’ascolto, anche tramite cover. Quella di Shayne Orok la trovo strepitosa, a livello interpretativo.

9 – Bye bye yesterday dei 3-nen E-gumi Utatan, tratta da Assassination Classroom (2015). – Top 10

Come non inserire uno dei miei anime preferiti?
Assassination Classroom, a mio avviso, è uno di quegli anime che almeno una volta nella vita devi, perlomeno provare, guardare. Trovo sia uno degli anime a sfondo comedy più innovativi e freschi dell’ultimo decennio, se non anche del terzo millennio.
La storia ruota tutta intorno agli studenti della classe 3 E, un gruppo di ragazzi a rischio bocciatura a cui viene assegnato un professore alquanto… speciale, che proporrà loro un accordo:

se entro la fine dell’anno scolastico riusciranno ad ucciderlo, otterranno la taglia che pende sulla sua testa per aver distrutto la Luna. Esatto, un mostro tentacolare che si pone l’obiettivo di insegnare a degli studenti delle medie. E non venitemi a dire che come incipit per un anime non ha senso. è una cavolo di commedia!

E poi, come si fa a dire di no a quel faccione giallo e a quel sorrisone perennemente stampato?
Torniamo a noi: questa Opening porta a visione tutta la tristezza e la drammaticità dell’ultimo arco narrativo, facendo da copertina perfetta ad un finale degno dell’opera. A distanza di anni, mi piace riguardarmi alcune scene e godermi gli spezzoni Comedy di Koro-sensei e dei suoi tentacoloni.

8 – Kaen dei QUEEN BEE, tratta dal remake di Dororo (2019). – Top 10

Ecco un altro anime tra i miei preferiti.
Per voce del cantante, ritmo musicale e animazioni, questa Opening si trova ad essere tra quelle che più ascolto. Seppur io preferisca altre Opening ad essa, mi ritrovo a dire che quel “GIVE ME FIRE” nel ritornello è una delle poche cose che riesce a farmi cantare a squarciagola sotto la doccia. E figuriamoci se io possa tentare una qualsiasi performance canora, con i disagi che mi ha creato la pubertà sotto il punto di vista vocale.

Comunque sia, neppure l’anime scherza a livello di bellezza. Remake che ho, personalmente, apprezzato un casino. Sarò sincero: pur di guardarlo ho voluto fare un paragone con la prima versione di questo anime e, difficilmente cercando anche, con il manga. Sarà che sono un appassionato di serie a sfondo storico, sarà che se mi piazzi dei diavolo di demoni nel Giappone Feudale io ti lancio pure le mutande, ma questa serie è tra le più belle che io abbia mai visto. Consigliatissima.

7 – Polaris dei Blue Encount, tratta da My Hero Academia (2016). Più precisamente, dalla quarta stagione. -Top 10

In un turbinio di emozioni, scene di battaglia miste e con nello sfondo la Yuei questa opening si trova ad essere una perla, a mio avviso, per quanto riguarda il musicale tra le OST. Sembra quasi esser ricamata alla perfezione intorno all’arco narrativo di riferimento e, difatti, non gli si può dir nulla dato che gli studi di produzione dell’omonima serie si trovano ad essere niente poco di meno che Bones.

E se non li conoscete, beh, informatevi attraverso il link qui presente. Tra i loro anime prodotti, tanta bella robetta. Full Metal Alchemist Brotherhood tra i tanti, mica pizza e fichi.
Questo anime, beh, penso non vi sia il bisogno impellente di descriverne la trama dato che è definito come uno degli Shonen cardine di questo periodo storico.

6 – Red Swan di Yoshiki e Hyde, tratta dalla terza stagione di Attack on Titan (2018) – Top 10

Bene, siamo arrivati forse ad una delle opening più sottovalutate dell’ultimo decennio. Al tempo dell’uscita della terza stagione di Attack on Titan, Red Swan fece scalpore perché ritenuta troppo “morbida” per gli standard delle altre opening e dei temi trattati dall’omonima serie.

Trovo che, invece, essa rappresenti al meglio il senso di libertà che l’autore vuole trasmettere a chi guarda questo preciso arco narrativo. Non sarà una guerriglia totale come le altre opening di Attack on Titan, ma regge bene il confronto con le altre.

5 – Dying Wish di Tasuku Hatanaka, dalla prima stagione di Moriarty the Patriot (2020) – Top 10

Qui si entra tra le opening che più preferisco.
Serie rivelazione della scorsa stagione Autunnale. Questa opening rappresenta a pieno la follia e la sregolatezza del protagonista: William James Moriarty. Probabilmente questo nome non vi suonerà nuovo e, infatti, questo anime tratta delle vicende dell’antagonista per antonomasia dei romanzi di Sir Arthur Conan Doyle.

L’arcinemesi di Sherlock Holmes, viene rappresentata come un consulente del crimine che in una Gran Bretagna del Diciannovesimo secolo, tra disparità di classi sociali e nel pieno della Seconda Rivoluzione Industriale, si ritrova a costruire mattone dopo mattone il suo tentativo di Rivoluzione.
Possiamo considerare, in questa opera, Moriarty come un perfetto anti-hero.

4 – Signal di T.K., tratta da 91 Days (2016). – Top 10

Qui si entra negli anni ’20 del Ventesimo secolo. Tra cognomi Italo-Americani improponibili, tra cui quello del protagonista che viene storpiato via pronuncia Giapponese (Nulla in contrario, ma mi fa ridere), 91 Days si svolge nel pieno del Proibizionismo negli Stati Uniti. Cosa aspettarsi da questa serie? Non troppo, dato che è una proposizione continua dei tentativi di vendetta del personaggio principale: Angelo Ragusa, rimasto orfano a seguito della morte dei propri genitori a causa della Mafia.

Però, nonostante l’anime non sia ne carne e ne pesce, si può dire che la opening sia una vera gemma nascosta. La voce di Toru Kitajima, prendetemi per folle, rappresenta benissimo ogni contesto drammatico. Potessi, lo vorrei sentire in qualsiasi opera drammatica.

3 – Unravel di T.K., dalla prima stagione di Tokyo Ghoul (2014). – Top 10

Dovessi esprimere tutto l’irritazione che provo nel pensare a Tokyo Ghoul, probabilmente non basterebbero neppure 3 articoli. Eppure, Toru Kitajima resta una delle poche note lievi in questa opera pattumiera. Perché, si, ritengo l’anime di Tokyo Ghoul una delle cose più brutte che io abbia mai visto e parlo da lettore del manga.
Generalmente parlerei a cuore aperto di cosa penso rispetto a questa serie ma credo sia d’uopo farlo in sede separata.

Butterei fuori troppa bile, fidatevi.
Parlando della opening, ripeto che sia una delle poche cose salvabili di tutto l’anime. Per quanto siano belle anche le altre sigle iniziali di Tokyo Ghoul, eccetto la seconda, trovo che questa qui si meriti perlomeno il terzo posto in questa mia personalissima classifica.

2 – Shinzou wo sasageyo dei Linked Horizon, dalla seconda stagione di Attack on Titan (2017) – Top 10

Si, l’ho rifatto, ho aggiunto nuovamente qualcosa che era stato riproposto. Chiamatemi noioso o come vi pare, ma saremo tutti d’accordo nel dire che questa opening abbia fatto e faccia urlare ogni singola persona che la ascolta e vi si appassiona al grido di “SASAGEYO”.

Perché, lo sappiamo tutti, chiunque segua o abbia seguito Attack on Titan urlerebbe volentieri di offrire il proprio cuore mettendosi in quella splendida e maestosa, seppur semplice, posa.

1 – My War dei Shinsei Kamattechan, tratta dalla quarta stagione di Attack on Titan (2020). – Top 10

Si, lo so, probabilmente molti di voi mi prenderanno per matto. Ma, secondo me, questa opening è per coerenza con la storia dell’anime, animazioni, testo e musicalità la migliore per distacco del decennio. Personalmente, provo più enfasi nell’urlare “MONSTER MONSTER” piuttosto che un “Sasageyo”.

Per quanto quest’ultimo mi gasi parecchio, da lettore del manga mi devo dire abbastanza contento per come abbiano gestito, per quanto criticata, la quarta stagione di Attack on Titan nel complesso.


Per terminare questo articolo e rimanere in tema con la prima posizione, vi annuncio che a seguito dell’uscita Jap del capitolo 139 di Attack On Titan e, dunque, la fine di una storia a cui ormai sono affezionato da anni è probabile che nei prossimi giorni esca una recensione sul capitolo e sul manga stesso.

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