Tokyo Revengers – Prodotto sopravvalutato?

Tokyo Revengers, ad oltre due settimane dalla fine dell’anime snoccioliamo le opinioni a freddo sull’omonimo prodotto


Ogni qualvolta vi è un prodotto nuovo e che sembra figo la community nerd si infervora: o è trash o è un capolavoro. Le mezze misure in questo ambito sono quasi sempre rare e gli estremismi non si sprecano per nulla. E’ il caso di Tokyo Revengers, manga in corso dal 2017 che è arrivato alla ribalta solo quest’anno grazie all’uscita dell’anime. Prima di quest’ultimo io lo conoscevo solo per sentita dire, lo ammetto, quindi ho deciso di provare a visionarlo e guardare qualche capitolo del manga per provare a capire meglio quali fossero le mie opinioni a riguardo.

Tokyo Revengers
Locandina Tokyo Revengers

Takemichi Hanagaki è un ventiseienne che vive un trauma per la morte di Hinata Tachibana, che oltre a essere una sua grande amica era anche stata il suo primo vero amore. Non intraprende nella sua vita nessun’altra relazione amorosa, finendo ad alloggiare in uno stabile estremamente malmesso e a svolgere un lavoro che non sopporta.

Dopo essere stato spinto contro un treno in corsa, scopre che invece del suo decesso si è verificato un incredibile viaggio indietro nel tempo, capace di riportarlo a prima della morte di Hinata. Lo scopo dell’esistenza di Takemichi diventa così proteggere Hinata, pur sapendo che ciò risulterà particolarmente difficile: la ragazza era stata infatti uccisa in seguito ad una rappresaglia da alcuni giovani criminali, e l’unico modo per impedire il fatto è diventare più “potente” di loro.

Sinossi Tokyo Revengers

Il prodotto di Ken Wakui viene prodotto per la prima volta nel 2017 e pubblicato nello stesso anno sul Weekly Shonen Magazine, ricevendo da subito grossi consensi. Il fatto è che come ogni anime stagionale si arriva a vedere perennemente roba nuova come potenziali capolavori o c’è addirittura chi da una sola stagione urla al masterpiece da subito. Fa ridere, estremamente ridere.
Ammetto io stesso che Tokyo Revengers sia carino e un buon prodotto, ma che purtroppo sia estremamente sopravvalutato rispetto a quello che offre.

Tokyo Revengers è basato su una storia vera? Ritrae avvenimenti della vita di tutti i giorni, per certi aspetti, quindi da una parte si. Eppure il problema più grosso è uno: è irreale. Dei ragazzini delle medie, neppure a dire delle superiori, che come nulla si mettono a fare i teppisti e riescono addirittura a far del male a gente che è nel pieno del loro sviluppo e dunque con potenziale prestanza fisica maggiore. L’unico che sembra mantenere la realtà dei fatti è Takemichi, il protagonista, dato che le prende malamente di continuo e da tutti.

Okay, magari uno potrebbe dire che il contesto è fantascientifico e con viaggi nel tempo, ma non avrebbe comunque senso. Quest’ultima variabile appare anche in Steins; Gate e in altri contesti, eppure il viaggio nel tempo non offre alcun potenziamento effettivo o aumento di potere. Anche perché a questo punto il protagonista dovrebbe essere un mastino colmo di muscoli, capace di sparare raggi laser e volare. Invece come detto su le prende malissimo e anche dalla sua ragazza del tempo.

Sarebbe anche bello mettermi li e premiare il tutto, cosa che non farò perché non è ancora terminato, eppure mi duole ammettere che anche il paragone con il manga e la sua fedeltà da parte dell’anime rimane impietoso. È un prodotto carino, nulla di più. Le tavole del manga mi sono anche piaciute, ma arrivare a dire che è un capolavoro è una gigantesca cazzata, essendo in corso d’opera.

I capolavori assoluti sono altri, sono opere cardine che vanno a definire epoche intere e a tracciare nuovi sentieri per le generazioni seguenti di prodotti nipponici. Possono piacere e non piacere anche questi, ma è indubbiamente vero che oggettivo e soggettivo non siano una cosa reale e che capolavoro sia imputabile solo a poca roba.
A questo punto sennò potremmo definire Tokyo Ghoul, The Promised Neverland e l’anime di Berserk, quando sono incompleti tutti e tre e dire pattume è anche poco.

In sintesi: vi consiglio di leggere o guardare Tokyo Revengers? Si, perché è un’opera carina nonostante qualche sgambetto tra anime e manga, oltre qualche scivolone logico e di trama. Buona lettura, nulla di più.

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