Those who remain – Recensione

Those who remain – Recensione

“Il carattere di un uomo è il suo destino”, una frase che può essere applicata anche al titolo di Camel 101 uscito il 28 maggio 2020 che ha come editore Wired Productions e WhisperGames.

Those who remain

Those who remain, un titolo horror psicologico che ci trascinerà nella storia di Edward e della città di Dormont, dove tutti gli abitanti hanno i loro scheletri nell’armadio. Edward compreso. Il gioco comincia con il protagonista Edward che, in una notte di alcool e malinconia, riceve un messaggio dalla sua amante Diane, dove lo invita a passare una notte assieme all’ Oak Wood Motel; Edward preso dall’alcool si mette alla guida per rompere con Diane. All’arrivo al motel Edward trova la stanza di Diane vuota e riceve una telefonata dove gli viene detto di stare alla luce. Uscendo dal motel gli viene rubata l’auto, fatto che lo costringe a tornare a piedi a Dormont.

La meccanica dello stare alla luce ci è subito chiara perché incontriamo, nelle zone più oscure, delle ombre umane con gli occhi luminosi che ci uccideranno al solo avvicinarci. Qui iniziano a sorgere le prime domande: chi sono queste figure? Perchè sono li? Cosa c’entra Edward con loro?

Per aggiungere particolari e spessore alla trama, gli sviluppatori hanno aggiunto un’altra dimensione raggiungibile attraverso delle porte di luce che compaiono solo dopo aver eseguito alcune azioni (ad esempio trovare una chiave, letto un biglietto ecc ecc.) In questa dimensione potremo interagire con oggetti prestabiliti, trovare indizi e eseguire puzzle ambientali per proseguire nel “mondo reale”.

Those who remain

In questa dimensione Edward scoprirà molti degli aspetti che caratterizzano la storia e capirà cosa deve fare e perché si trova li. La meccanica della zona d’ombra dove veniamo uccisi solo entrandoci a contatto è una caratteristica che gli sviluppatori hanno utilizzato per creare puzzle ambientali ben riusciti ma, una volta capito il funzionamento, a volte verrà utilizzata per rendere l’esperienza stressante per il giocatore, come ad esempio il far saltare la luce improvvisamente, per creare un sussulto nel giocatore ma che nel 99% dei casi rende l’esperienza di gioco lo stress più puro e causando una morte gratuita al giocatore che dovrà ricominciare dall’ultimo checkpoint che, vista la scarsità di questi ultimi, potrebbe essere anche l’inizio del livello.

Ci viene spontaneo inoltre, visto che l’ambiente ci offre un bel numero di oggetti che danno copertura, accovacciarci per cercare di sfuggire al mostro che ci insegue o di affacciarci in una stanza buia per cercare di accendere una luce, meccaniche semplici che ci avrebbero permesso di vivere più a fondo l’ambiente di gioco e di esprimere più a fondo la paura che prova Edward nel vedere un mostro che lo cerca attivamente.

Meccaniche semplici ma purtroppo assenti e che quindi ci costringono a rimanere fermi se veniamo visti dalla creatura di turno o rendere inutile il nascondersi magari in una stanza già vista. Il senso di paura e tensione viene espresso grazie a un reparto sonoro ben fatto che fa il suo, ma non riesce a colmare le mancanze dovute a una grafica non superlativa ma nella media, un’illuminazione ambientale che a volte ostacola il giocatore creando glitch e qualche problema nel capire dove bisogna andare o come interagire con un elemento di gioco e oggetti difficili da maneggiare e che si compenetrano tra loro, che rendono impossibile l’avanzamento del gioco (spostare una sedia potrebbe risultare più difficile di quanto sembri).

Those who remain

In conclusione Those who remain è un titolo che fa della storia il suo punto di forza: interessante e scorrevole ma che pecca un po’ sotto il punto di esperienza utente con un game-play molto guidato e con poca immersività, un reparto sonoro abbastanza buono ma che viene penalizzato da una grafica che non stupisce e con qualche problema di illuminazione, qualche dimenticanza e errore grammaticale nella traduzione in italiano; insomma per riprendere ciò che è stato scritto a inizio recensione: Those who remain ha un carattere nella media che lo decreta un buon gioco ma nella media strappando un voto di 3 stelle su 5.

Recensione a cura di Friz_91 , puoi seguirlo su Twitch – Instagram!


Those Who Remain disponibile per PC, il prezzo del titolo si aggira ai 19,99€ su Steam.

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Copia digitale gratuita del gioco fornitaci dallo sviluppatore per fini di recensione