Le Trame Lineari Sono Anche le più Profonde
“My whole life is other people deciding what’s acceptable. When I put on a dress, I get to decide what’s silly.”
– The Prince And The Dressmaker
Quanto possono influire le aspettative degli altri sulla vita di una persona? Soprattutto quando a giudicarti è un intero regno? Sebastian ne è probabilmente la prova vivente. Sembra apparentemente un ragazzo come tanti altri (e, a dirla tutta, lo è completamente), ma nasconde all’interno del proprio armadio un segreto che potrebbe causare il disprezzo e le prese in giro degli strati più alti della società parigina: al calar del sole ama indossare meravigliosi vestiti dalle linee sinuose e diventare Lady Crystallia, l’icona di moda più famosa dell’ultimo periodo. Solo per puro e genuino interesse.
Dimenticarsi dei doveri da principe (perchè sì, lui è di sangue reale), dei tentativi del re e della regina di trovargli una moglie e di dover essere perfetto in ogni singolo istante della sua vita è l’unica cosa che gli impedisce di impazzire e di soccombere ad un mondo fatto di apparenza e ninnoli. E tutto ciò è possibile solo grazie a Frances, una brillante sarta che sogna da tutta una vita di esporre le proprie creazioni in ogni angolo del paese.
Ecco quindi due migliori amici un po’ fuori dal comune che hanno tanto da insegnare e imparare allo stesso tempo. Eppure ne vale la pena? Vivere la vita nel terrore che qualcuno scopra un segreto che tutto è fuorché un crimine? Frances non la pensa così e quindi il legame che ha, in un primo momento, intessuto con Sebastian sembra presto sul punto di sfaldarsi. Come una manica che non è stata cucita a dovere.
Ma come già ho accennato più volte l’apparenza inganna.
Non Scaricate le Aspettative sui Figli
Questa brevissima graphic novel (di appena 276 pagine) mostra con poche e semplici mosse (e con una scrittura estremamente dolce e leggera) cosa significa avere sulle spalle le aspettative del mondo intero. Quando la giovane Frances, infatti, scopre il segreto di Sebastian scopre anche un mondo fatto d’ipocrisia, di false lusinghe e di totale apparenza in cui non sembra esserci spazio per i sentimenti. Scopre che, molto spesso, la paura di non essere accettat* paralizza come il veleno di un serpente e che molt* preferiscono avere quei 5 minuti di libertà piuttosto che sfidare apertamente il mondo intero.
Perché il giudizio fa paura. Soprattutto quando viene dai genitori. Credo sia normale avere delle aspettative sui propri figli: che crescano forti e sani, che abbiano una carriera appagante e una vita serena, ma quando tutto ciò inizia ad imprimere ferite nel cuore di qualcuno, ecco, lì si che bisogna cambiare. La ragione è molto semplice: siamo tutt* diversi.
Ci sono figl* di medici che detestano l’idea di lavorare in ospedale, figl* di celebrità che scomparirebbero dalla faccia della terra piuttosto che essere immortalati h24 da persone che lucrano sulla privacy degli altri, figl* che amano in modo differente e figl* che fin da piccol* hanno un sogno speciale nel cassetto. Ciò che importa è che scelte differenti non portano necessariamente al fallimento e che l’amore si basa proprio sulla fiducia.
Il mondo ha gli artigli purtroppo. Non credo arriveremo mai a vivere in una società perfetta, dove si possono prendere decisioni senza il peso di uno sguardo maligno o di una battuta discriminatoria, ma mi piace pensare che il singolo possa fare tanto. In The Prince and the Dressmaker sono bastati uno sguardo e un sorriso per cambiare le sorti di una città come Parigi.
Ah e una sfilata di moda, ma quello è un altro discorso.
“When I first learned the truth, I thought Sebastian’s life would be ruined. But seeing you, I realized everything would be fine. Because someone still loved him.”
– da The Prince and the Dressmaker
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