The Love Hypothesis – Quando le Probabilità ti Stravolgono la Vita

Tesi: se un libro possiede una fake-dating trope, sarà al 90% ottimo. 1-0 per The Love Hypothesis

Olive è una dottoranda in biologia e si sa, quando c’è di mezzo la scienza non c’è mai tanto spazio per i sentimenti. Soprattutto se è un lutto estremamente doloroso a mantenerti concentrata per raggiungere l’obiettivo. Questo però non significa che Olive non ci abbia provato: con Jeremy, ad esempio, è addirittura riuscita ad uscirci un paio di volte, ma forse sapeva fin dall’inizio che non poteva costruire nulla di concreto con quest’ultimo.


Ed ecco che ora si trova in una situazione paradossale: Anh, la sua migliore amica, è follemente presa da questo ragazzo e Olive ha oramai terminato i tentativi per convincerla che no, non c’è più alcun tipo di sentimento che li lega (come se dopo una manciata di appuntamenti fosse possibile provare qualcosa). Non resta che un’unica cosa da fare ovvero rischiare il tutto e per tutto con una finta relazione.. con il primo che passa.

Ma cosa accade quando il “primo che passa” è Adam Carlsen ovvero il professore più ammirato e allo stesso tempo temuto dell’Istituto? E perché mai sembra accettare la proposta di Olive così, quasi senza pensarci?

The Love Hypothesis – Copertina italiana, edito Sperling&Kupfer

Tesi: faccio parte di quel 90% a cui è piaciuto – @metaforica

Che dire se non “ho adorato the Love Hypothesis”? Ma partiamo per gradi. La trama era estremamente interessante, l’idea di una finta relazione all’interno del mondo scientifico che, spesso, viene descritto come austero e maniacale, aveva effettivamente attirato la mia attenzione già molto prima rispetto a quando l’ho letto. Avevo però costantemente una vocina nella testa che non mi dava pace: la paura che i personaggi avessero la personalità di un mattone sul piede era perennemente dietro l’angolo, ma non aveva senso giudicare senza leggere.

Stranamente una protagonista fatta come si deve. Si tratta di una ragazza che sa quello che vuole e che, nonostante la riservatezza e i dubbi sul mondo, è riuscita a raggiungere l’obiettivo di una vita ovvero fare ricerca sul cancro al pancreas. All’interno di questo libro vengono descritti un sacco di dubbi che assillano costantemente la mente di Olive, ma quello che mi piace di lei è che non perde tempo a lamentarsi e basta: seppur con una certa goffaggine a volte, agisce. Poi il sarcasmo. Come già accennato in una precedente recensione amo quando si usano la comicità e l’ironia per affrontare i problemi.

Veniamo poi ad Adam. Il grumpy-boy per eccellenza. All’apparenza cinico e duro (tanto che molti studenti hanno paura di averlo come relatore), si tratta in realtà di un uomo che ama follemente il suo lavoro. Il mondo sa essere duro a volte e lui vuole solo che il mondo scientifico ne esca arricchito di nuovi volti anziché ulteriormente riempito di ciarlatani. E’ un professore e se può risultare cattivo perché non elogia o protegge i propri studenti allora bene, così sia.

Per non parlare poi dei temi trattati. Tra sessismo, razzismo nel mondo accademico e sexual harassment credo che Ali Hazelwood sia riuscita a trattare il tutto con la giusta profondità, senza però snaturare una storia che, alla fine, condivide di più con le romcom che con il genere drammatico. Spesso molti libri che raggiungono la fama sui vari social peccano proprio di questo: vengono descritti come rivoluzionari quando il livello di superficialità è alle stelle.

Unico tasto dolente? Il grosso errore di traduzione fatto dalla CE. Olive è infatti (e ringraziamo i santi) un bellissimo esempio di una delle tante sfumature dell’asessualità, orientamento sessuale che purtroppo viene ancora spesso dimenticato sia dalla società che dalla comunità LGBTQAI+ stessa. Ne consegue quindi che leggere il termine “asessuata” invece di “asessuale” sia estremamente nocivo. Apprezzo però la volontà della CE di correggere le prossime versioni del libro, sperando di fermare la disinformazione che aleggia su tale orientamento.

Che cos’altro posso aggiungere? Forse che ho già segnato in tbr altri titoli della stessa autrice?

The Love Hypothesis – Olive Smith e Adam Carlsen

Tesi: basta davvero poco per rovinare un libro interessante – @bornreader

The love Hypothesis è un romanzo che ha le premesse di una commedia romantica anche piuttosto assurda: Olive è uscita per un paio di volte con un collega di laboratorio, Jeremy, che non le è mai davvero interessato, e che ora ha una cotta per la sua migliore amica Anh, con la quale lei ritiene che starebbe benissimo. Anh, ovviamente, non vuole saperne nulla di uscire con Jeremy, in quante ex della sua migliore amica.

Olive, allora, si inventa di avere un appuntamento, per convincere Anh che sia passata sopra la storia con Jeremy. Peccato che Olive nutra un davvero scarso interesse per gli appuntamenti, pertanto invece di trovarsene veramente uno si reca in laboratorio nel cuore della notte per procedere nel suo esperimento, se non fosse che lì si imbatte in Anh.

Cosa fare in una situazione simile? Chiaramente avventarsi sul primo sconosciuto che passa, il dottor Adam Carlsen, e baciarlo.

Come potete leggere voi stessi le premesse del romanzo non sono certo realistiche, ma il grandissimo pregio di The Love Hypotesis è quello di non prendersi troppo sul serio dal punto di vista della credibilità del romance. La storia è ben costruita e sinceramente si è fatta divorare in soltanto un paio di giorni. Il personaggio maschile è davvero positivo, tranne per un piccolissimo scatto di rabbia finale, ma penso che vada perdonato per il contesto.

Olive è un po’ una Mary Sue della situazione, completamente preda delle sue paranoie non si rende conto di essere bellissima e talentuosa, ma è anche simpatica e auto ironica, quindi ci si passa sopra.

Quello a cui non passo sopra è la traduzione errata della sessualità di Olive, che viene definita asessuata invece di asessuale, termine che per altro non viene spiegato né approfondito all’interno del romanzo. So che la casa editrice si è impegnata a correggere le prossime edizioni, sono ancora allibita, ma mi fa piacere.

Mi spiace invece che l’autrice non abbia voluto dare maggiore spazio a questa tematica perché invece quella dell’abuso di potere e della violenza sulle donne è trattata, a mio avviso, piuttosto bene, sia nei disagi che chiaramente causa alla protagonista, sia nella sua reazione – un piccolo spoiler, ma mi ha seriamente commossa il fatto che, per una volta, in un romance, chi cerca di portare la violenza venga effettivamente punito.

Che dire, sono contenta di questa lettura, nonostante l’aspetto per me piuttosto sgradevole, e spero sinceramente di poter leggere altro dell’autrice in futuro.

The Love Hypothesis

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