Teen Titans: Raven – Recensione

Teen Titans: Raven è un fumetto che racconta la genesi di uno dei personaggi più amati del mondo DC, realizzato con tavole splendide e raccontato tramite una storia che ci fa sentire più vicini ai supereroi.

Mentre leggevo Teen Titans: Raven pensavo a quando mi lamentavo di non saper recensire le graphic novel mi trovo nuovamente qui, con l’arduo compito di recensire il primo volume dedicato ai più giovani membri del mondo DC scritto da Kami Garcia, già autrice di “La sedicesima luna”, tra gli altri e Gabriele Picolo, che vi consiglio ampiamente di seguire su Instagram. Il disegnatore è infatti diventato celebre proprio per i suoi disegni dei Teen Titans intenti a compire attività quotidiane, come qualsiasi altro adolescente.

Questo primo volume prende le mosse proprio dall’idea di Picolo di scrivere dei Teen Titans: Raven, in questo caso, non ancora alle prese con le loro grandi nemesi (anche se qui compaiono Trigon, per ovvie ragioni parentali, e Slade), ma intenti in fatti di vita quotidiana, prima che i Teen Titans di Robin, Dick Greyson, vengano fondati.

In Teen Titans: Raven vediamo la nostra eroina alle prese con un lutto familiare. Rachel, per gli amici Raven, ha perso la madre adottiva in un incidente d’auto e si ritrova a dover vivere con la sorella di lei e la figlia. Purtroppo, nell’incidente, Raven perde la memoria e inizia anche a sentire delle voci, che non sa se attribuire a problematiche dovute all’incidente o se causa di un problema preesistente, di cui lei, però, non ha alcuna memoria.

La storia di Teen Titans: Raven, è piuttosto semplice, si tratta della genesi di un’eroina, che ha subito un trauma come spesso accade nell’universo DC. All’interno del graphic novel vediamo la giovane affrontare problematiche di tutti i giorni, come il rapporto con la nuova sorella adottiva o le bullette presenti a scuola.

Lo stile è quello semplice e lineare di un fumetto, e l’unica pecca che ho trovato all’interno della storia è stata quella attribuibile al fatto che avrei preferito venisse affrontato di più il trauma subito dalla ragazzina, anche se mi rendo che in così poche pagine sarebbe stato difficile. Anche la relazione che lei instaura con il nuovo amico, Tommy, che forse potrebbe essere qualcosa di più, non è molto approfondita, ma il finale lascia spazio a un approfondimento futuro.

I disegni, secondo me, sono splendidi. Nella versione italiana di Teen Titans: Raven, che non so se sia sia identica all’originale come scelta di colorazione, tutto è grigio, eccetto i viola, che sono appunto colorati, in quanto è il colore della protagonista. A mio avviso Picolo è un disegnatore splendido, che ha fatto un bel lavoro con l’iconografia di un personaggio già conosciuto, dandogli il suo tocco personale senza stravolgerlo.

Personalmente non vedo l’ora di andare avanti e sapere come questi due autori hanno trattato i personaggi successivi. Già uscito in Italia si trova il secondo volume Teen Titans: Beast Boy, mentre il terzo: Beast Boy Loves Raven, per adesso è uscito soltanto negli stati uniti. Di prossima pubblicazione, invece, Teen Titans: Robin, dove sembra che verranno trattati entrambi i Robin, sia Dick Greyson sia Jason Todd.

Personalmente, penso che il numero che aspetto con più ansia sia: Robin Loves Starfire, chissà se vedremo mai questo pezzo venire alla luce, io ci spero con tutto il cuore e al diavolo tutti quelli che shippano Robin con Barb, sorry guys, it’s not my side.

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