Sushi Day: Dead Sushi – Il film del… sushi cannibale

Sushi Day: Dead Sushi – Un film molto… pittoresco


18 Giugno 2021 – Riconosciuta come la giornata mondiale del Sushi, la data odierna è celebrativa per uno degli alimenti più conosciuti e apprezzati della Terra del Sol Levante.
Il sushi è, forse, l’alimento che è più in voga tra chi segue il mondo nerd e non. Può piacere, come no, ma la sua presenza in qualsiasi parte del mondo ne testimonia un successo ormai indissolubile.
Celebrato e amato globalmente, oggi voglio portarvi a valutare questo comfort food sotto un’altra ottica. Dunque, con Sushi Day: Dead Sushi, noi stiamo per celebrarlo? Dubito, ma andiamo avanti.

Chiunque ha avuto la voglia di mangiare del cibo proveniente da anime/manga, almeno una volta nella vita, no? Sfido a dire a rispondere negativamente a questa domanda, forza.
Per quanto le animazioni di determinati prodotti made in Japan siano fantastiche, dovete sapere che in terra Nipponica sono conosciuti anche per svariati film ritenuti abbastanza trash, per le live action terribili ma, sopratutto, per CGI utilizzate malissimo. Che nessuno risponda con “Attack on titan season 4” a quest’ultimo, non è momento di prendere in considerazione se siano giuste o sbagliate, vi mangio vivi dato che per quest’ultimo, difatti, voglio parlarvi di un film che si propone come horror e commedia allo stesso tempo e il suo nome è Dead Sushi.

Ma cos’è Dead Sushi? Beh, in questo speciale Sushi Day: Dead Sushi, parleremo cuore a cuore di questo film ma andiamo per gradi, partendo dalla trama.

Sushi Day: Dead Sushi – Trama


Questo film di Noboru Iguchi, uscito nel 2012, si impone di voler essere un Horror-Commedia. Non so neppure se volesse essere quello l’obiettivo dato che è tutto così surreale e trash.

Keiko lascia il lavoro del padre, noto cuoco di sushi e maestro di arti marziali, per intraprendere nuove esperienze e finisce a fare la cameriera in un hotel termale. Nel frattempo, il sushi, specialità della casa, si anima ed inizia ad aggredire gli ospiti dell’hotel. Keiko e pochi altri superstiti della carneficina dovranno trovare modo di arginare l’offensiva del cibo zombi, sempre più aggressivo.

Trailer:

Non credevo avrei mai rivisto questo trailer, santocielo. Come avrete potuto notare da questo singolo trailer, questo film è l’unione di più cose potenzialmente fighe per qualsiasi altro film ma fatte male. Sopratutto, tra le tante cose, vi è del Sushi Zombie. Non lo definisco figo, assolutamente, bensì una cafonata assurda. Come diavolo può passare in testa a qualcuno di far qualcosa del genere?

Sushi Day: Dead Sushi – Le mie opinioni


Essendomi sbilanciato già abbastanza nel commento post trailer penserete “Non può esserci altro da dire, no?” e invece qui vi è altro. Questo film è la più grossa accozzaglia di pattume che io abbia mai visto. Sia chiaro, non provo odio verso chi ha creato questo abominio ma, certamente, riuscire a trovare paragoni con pile di spazzatura più alte di quella creata dalla rappresentazione scenica e dalla tenuta cinematografica di questo film è stato difficile e, fidatevi, la cosa mi è riuscita solo cercando su Google “Discarica”. Nessun altro film che io abbia mai visto si avvicina a questo schifo, è impossibile farlo.

Rappresentazione reale di cosa Dead Sushi sia

Chiaramente, apprezzo il tentativo di chi ha creato ‘sta roba sul grande schermo di portare innovazione e tentare qualcosa di mai visto a livello cinematografico ma, onestamente, poteva anche evitarselo. Dead Sushi è così fatto male e con un palese budget low cost che, arrivato ad un certo punto della visione, avrei preferito ri-mangiare in quel posto di cui ho già parlato qui se ci fossi stato al tempo. No, okay, forse si esagera. Tra il sushi di giorni e quello in CGI opinabile e che arriva a divorarti con effetti splatter terribili non so cosa sia, onestamente, peggio.

Sushi Day: Dead Sushi – Il mio voto


Una stella su cinque, a mio avviso, è già troppo. Trovo questo lavoro un qualcosa di così abominevole da farmi venir voglia di non mangiare sushi per almeno tre mesi. Se lo scopo era terrorizzare o far ridere, beh, non siete riusciti a far nessuna delle due cose nel mio caso.


Anche per oggi è tutto.

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