Storia di un nerd – Come mi sono avvicinato a questo mondo

Storia di un nerd – Red si racconta


Per l’articolo di oggi ho deciso di provare a far qualcosa di più atipico rispetto a cose portate in passato. Difatti, in questo 2 Giugno vorrei parlarvi, seppur in parte minima, della mia storia e di come sono diventato un “Nerd”, seppur io non apprezzi questo termine o l’utilizzo di etichette vere e proprie ma ci arriveremo più in avanti durante il corso dei paragrafi, e di come la baia stessa sia nata.
Mettetevi comodi, perché oggi ho finalmente deciso di parlare un po’ più di me.

Nakoshi di Homunculus – Storia di un nerd

Sono nato quasi Ventisei anni fa, sono un classe ’95, da una famiglia Calabrese. Difatti, sono nato a Cosenza e cresciuto in un piccolo paesino dell’omonima provincia. Vivo, per farvela breve, a metà tra campagna vera e propria e la città. Luogo abbastanza tranquillo, seppur non sia una vera e propria manna dal cielo per me che preferirei esser ancor più vicino al centro. Onestamente, però, non mi lamento di ciò.

Mayuri di Steins; Gate – Storia di un nerd

Sin da bambino mi è piaciuto scrivere e disegnare, cosa che mi porto avanti ancor oggi, ed ho avuto nel corso degli anni perenni apprezzamenti per questo mio estro creativo da parte di ogni mio professore o maestra.


Insomma, mi è sempre stato detto che avrei potuto benissimo fare un artistico, scrivere o, questa non la capirò mai, suonare il piano per il tipo di mani che mi ritrovo. Quest’ultima vi ammetto che mi ha sempre stranito in quanto io non ho mai effettivamente suonato uno strumento, pur avendo voluto, eccetto il classico flauto che ti facevano suonare alle medie.

I fratelli Elric di FMAB – Storia di un nerd

Il problema, perché si nota perennemente, in tutto ciò? Non mi è stato purtroppo concesso modo di esprimermi al meglio. Per quanto io volessi disegnare e scrivere, a causa del classico indottrinamento scolastico genitoriale mi sono ritrovato in un istituto che non sentivo mio. Voti sempre alti, salvo due anni dove mi sono lasciato andare al minimo indispensabile con stanchezza per via di favoreggiamenti a persone che credo abbiano corrotto chi di per sé gestiva la scuola, ma comunque mai soddisfatto. Avrei gradito immensamente esprimermi in un campo più adatto alle mie corde, anziché sprecarmi in mala maniera.

Gigante d’attacco vs Gigante corazzato direttamente da Attack on titan – Storia di un nerd

Tutto ciò, però, sin da piccolo mi ha portato a maturare un amore appassionato per tutto quello che è “nerd”. Termine, quest’ultimo, che trovo abbastanza disturbante sotto certi aspetti e che utilizzo unicamente per far capire alle persone di cosa si stia parlando.


Trovo l’etichettare delle persone, seppur spesso necessario, come una continua marchiatura del bestiame effettuato da una società fin troppo curiosa e crudele rispetto a ciò che non conosce. Difatti, seppur il nome della community sia Nerd’s Bay, avrei preferito trovarmi ad aver qualcosa che non dovesse specificare il target di persone a cui ci rivolgiamo ma, hey, è pura utopia per il mondo e la realtà in cui viviamo.

Da Erased, anime – Storia di un nerd

Continuando il discorso del “Sin da piccolo”, perché divago troppo e me ne rendo conto, questo mio esser bloccato verso il mio estro artistico ha fatto sfociare in me l’immaginazione fervida e una voglia continua di visionare quelle che mi sono sempre sembrate storie di altri mondi.


Una perenne curiosità che mi ha portato a far divenire il nerding una passione vera e propria. Cosa che, unita al mio non brillante rapporto con gli altri bambini/ragazzi e i miei genitori, con il tempo, mi ha portato a chiudermi in me stesso e cercare lo studio perenne di me stesso e di quel che mi incuriosisce. Un qualcosa che continuo a fare, nonostante la mia chiusura effettiva sia dannatamente quasi sparita in maniera del tutto miracolosa.

Dal remake di Dororo (2019) – Storia di un nerd

Ho sempre trovato i rapporti umani, seppur semplici, abbastanza fastidiosi per via delle persone con cui mi andavo ad interfacciare giornalmente. Persone che ho sempre ritenuto troppo caotiche e con udito poco sviluppato, dato che con il tempo venivo sempre più ascoltato meno e diventavo sempre più silenzioso.


D’altro canto, ciò mi ha consentito di poter ascoltare di più quello che mi circonda e arrivare a maturare i miei ideali in maniera che ritengo molto più pulita, con un senso di accettazione verso il prossimo di cui mi ritrovo orgoglioso.

Locandina Assassination Classroom – Storia di un nerd

Infatti, quel che mi ha fatto scegliere di fondare, insieme agli altri, Nerd’s Bay fu la voglia di interfacciarmi a nuove persone, continuamente, e creare una community dove potessi ascoltare attivamente sempre più opinioni e cose differenti provenienti dalle mie più grandi passioni.


Nerd’s bay, sin dalla sua nascita, ha come obiettivo prefissato di unire più persone possibili e di farle sentire accettate come in una grande famiglia. Libertà di parola a tutti, finché non si tarpa le ali a qualcun’altro in maniera netta, e il cercare di esser per nulla tossici verso chi non se lo merita. Una community che si prefissa come obiettivo il cambiare la realtà intorno a sé.

Locandina Echoes – Storia di un nerd

Già, la realtà intorno a sé. Ritengo, da ormai anni e anni, che il mondo non si possa cambiare. La società è in continuo sviluppo e mutamento ma, nonostante ciò, si può dire che i principi tossici siano comunque prioritari per la natura umana.


Non vi è modo di cambiare tutto, ma con l’aiuto di tutti quelli che ci stanno intorno si può creare una realtà ben più minuscola rispetto alla società dove sentirsi nella propria comfort zone. Questa è quella che Nerd’s Bay vuole essere. Un qualcosa che rappresenta, forse in maniera totale, quel che sono i miei ideali.

Non credo che questa pic vada spiegata – Storia di un nerd

Parità, libertà di parola che limiti i danni verso gli altri (per quanto sia possibile) e un voler arrivare a più persone possibili durante il suo cammino. Perché, si, uno degli obiettivi è il fare amicizia. Essendo io stesso stato limitato da altri e da me stesso ho questa continua voglia di scoprire gli altri, nonostante vi possano esser problemi in tutto ciò.


Perché si, le persone sono infime, ma continuando a conoscerne sempre più io ritengo si possa arrivare ad avere più conoscenze e amicizie pure rispetto al restarsene fermi a contemplare il mondo circostante, come facevo un tempo.

Locandina competitivo Pokémon – Storia di un nerd

È difficile fidarsi del prossimo, ma entro certi limiti bisogna farlo. Senza questa fiducia non si potrebbe andar avanti o conoscere persone con cui condividere la propria vita e le proprie passioni. Persone come quelle che, dopo anni e anni da solitario, mi ritrovo a chiamare amici.
Persone con cui posso parlare e so di per certo che posso esprimere la mia opinione pacificamente, seppur magari non sia condivisa. Persone a cui posso dire quel che mi passa per la testa, senza il più minimo scrupolo.

Hagurumon, il mio Digimon preferito – Storia di un nerd

Voglio terminare questo articolo con una piccola presentazione di me stesso, che potrebbe risultare come quella degli alcolisti anonimi ma sssh, così da chiudere il cerchio delle cose che mi sento da dire.
Il mio nick è da anni Red the tamer o RedTamer, unione dell’allenatore Pokémon Red e la terza season dei Digimon ossia Tamers, ma il mio vero nome è Giuseppe.


È un piacere ricever la vostra lettura. Sono appassionato di nerding, più di anime che altro, sin dalla mia infanzia. Apprezzo la lettura, perlopiù manga, da anni ormai e sono un amante sfegatato di contesti psicologici e seinen pur avendo iniziato con Pokémon e Digimon.


Sono un ex player competitivo Pokémon VGC e non (solo online fortunatamente 2009-2019). A grandi linee i miei anime preferiti sono Steins; Gate, Death Note, Assassination Classroom, Parasyte – The Maxim, Attack on Titan, Full Metal Alchemist Brotherhood e Dororo.

Dr Pepper, mia bibita preferita – Storia di un nerd

Per quanto riguarda i manga, amo follemente quel capolavoro di Homunculus e, di recente come avrete potuto dedurre da molti articoli, Attack on titan. Di quest’ultimo, difatti, conto per l’ultimo capitolo (il 139) una lettura da parte mia di almeno Trentaquattro volte al momento.
Sono un grande, forse gigantesco, amante dei giochi a sfondo gdr. Dunque RPG e JRPG, dato che purtroppo non mi sono mai cimentato in atmosfere alla Dungeons&Dragon seppur io conosca e prima o poi voglia provare.

Earthbound, mia saga videoludica preferita – Storia di un nerd

Se avete letto fin qui, voglio che sappiate che apprezzo che abbiate speso 2/3 minuti nell’ascoltare quel che ho da dire e che ho voluto dire con questo articolo. Nello scrivere mi sento libero, così come vorrei far sentire chi fa e farà parte di questa community.


Molte persone, miei amici, ultimamente per quel che dico ritengono che io caratterialmente assomigli all’ultimo Eren visto nella serie manga (non dirò altro per evitare causa spoiler) e devo dire che rileggendo la stesura del tutto e guardandomi a capelli sciolti forse non hanno torto per certi aspetti.


Perché si, ho i capelli lunghi e regolarmente finisco per ritrovarmeli in bocca durante la notte se non mi aggiusto bene nel letto. No, non sputo palle di pelo se mai qualcuno arriverà a pensarlo. Ho ciarlato troppo, chiudo dunque lo sproloquio qui! Grazie per esservi fermati a leggere!


Anche per oggi è tutto! Fateci sapere cosa ne pensate tra i commenti!
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