Sheltered 2 è un titolo che punta tutto sul gameplay. Il gioco si presenta come un gestionale hardcore post-apocalittico, lo stile ricorda molto “the war of mine” ma pecca di tutto il messaggio filosofico di quest’ultimo. Con una grafica piacevole ci immergiamo in un mondo dove ogni cosa lasciata al caso è un passo verso la morte.
Sheltered 2 è un titolo hardcore!?
Si inizia con pochissime risorse e perlopiù randomiche il che rende ogni partita differente. A contribuire alla varietà dell’earlygame è la possibilità di personalizzare i tre sopravvissuti con cui partiremo. Uno di questi sarà il leader, il più importante e adattabile, che sarà l’unico ad avere più benefici e vantaggi realmente impattanti sulla partita.
La carenza di risorse ci metterà difronte a dover scegliere con cura cosa creare e cosa trascurare, ma dovremo sempre fare attenzione alle necessità dei nostri sopravvissuti. Rischieremo, infatti, di vederli morire di fame, sete, malattie oppure avere dei debuff a causa di infezioni, fratture, nausea, depressione, etc…
Ci vorranno più partite per permetterci di prendere familiarità con il titolo, infatti la sconfitta è sempre pronta a bussare alla porta, in alcuni casi letteralmente.
Sheltered 2, analisi del gameplay.
Meccaniche fondamentali del gioco sono: le esplorazioni, grazie alle quali potremo ottenere risorse e incontrare mercanti o nemici che permetteranno ai nostri sopravvissuti di livellare e diventare più forti su diversi punti di vista e i raid, una meccanica importantissima e che può essere eseguita sia da noi che dai nemici. Normalmente è uno dei motivi più comuni per cui si perde.
Come avrete inteso non siamo soli in queste lande desertiche, altre fazioni costellano la mappa e ognuna di esse controlla una porzione di territorio. Entrandoci a contatto per la prima volta sbloccheremo la possibilità di contattarle via radio e svolgere lavori per ognuna di esse migliorando o peggiorando i nostri rapporti. È una meccanica fondamentale dato che in un mondo dove tutto ci è nemico ci verrà data la possibilità di portare qualche fazione dalla nostra parte oppure di prevedere chi di loro è pronto a buttare giù la porta per le nostre vite e le nostre risorse.
Il crafing sarà un’altra meccanica dominante e spesso punitiva data l’enorme mole di risorse richieste e spesso molto specifiche. Come aiuto, però, ci viene data la possibilità di riciclare oggetti inutili in materie prime fondamentali. Bisogna stare all’erta anche dalla possibile rottura dei vari oggetti e alla possibilità di esaurimento della corrente o dell’acqua.
Sheltered 2, un luogo da chiamare casa.
La nostra base è un bunker che ha delle temperature, un valore di umidità e una percentuale di sporcizia. Tutte queste cose vanno a influire sull’umore dei sopravvissuti e, in alcuni casi, anche sulla loro salute. Non vanno, quindi, sottovalutate sia la possibilità di creare una scopa che una fonte di calore.
È data, poi,la chance sia la possibilità di ampliare la base, che grazie a materiali diversi può essere più o meno efficiente, sia quella di ampliare le vostre fila. Ogni tanto, infatti, vengono a farci visita sia dei mercanti che gente in cerca di un riparo. Sarà poi a noi decidere se accettarli o allontanarli. Nel primo caso dovranno, nel tempo, guadagnare lealtà nei nostri confronti.
Apprezzabile è anche la possibilità di aumentare le statistiche dei nostri personaggi tramite l’esercizio fisico o la lettura. Queste saranno fondamentali dato che un livello maggiore ci concederà abilità migliori in campi diversi.
Sheltered 2, tra alti e bassi!
Una grande pecca del titolo è il comparto audio che è pressoché inesistente. Da premiare, invece, sono la professionalità e la rapidità degli sviluppatori. Il titolo, infatti, è uscito con un errore fatale che causava il freeze del gioco appena concluso il primo combattimento, che è stato prontamente risolto (sono bastate poche ore) con una patch d’emergenza.
Sheltered 2 lo considero un gioco ben fatto e che fa trasparire la passione di chi lo ha realizzato, ma non credo sia un titolo per tutti. Sicuramente vi consiglio di provarlo.
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