SAMURAI SHODOWN – Recensione

Ebbene sì, con qualche anno di ritardo, Samurai Shodown è arrivato anche su Steam (dopo essere sbarcato su Epic Store lo scorso anno e due anni fa su console) e noi di Nerd’s Bay non possiamo che esserne entusiasti; era davvero ora che questo spettacolare e stilosissimo picchiaduro giungesse anche sulla piattaforma Valve, aprendosi di fatto alla più grande fetta di pubblico di videogiocatori PC.

Samurai Shodown è l’ultimo di una lunga serie di giochi rilasciati sin dal lontano 1993, per quanto vada detto che ci sia stato un gap lungo una decade prima che la saga facesse il suo ingresso nell’era moderna. Per questo ritorno in grande stile è stata scelta la formula del prequel, il quale funge allo stesso tempo da reboot così da evitare ai neofiti lunghe ricerche per comprenderne lore, basi di gioco etc.. In Samurai Shodown quindi, prenderemo il controllo di uno dei membri del cast presenti nel titolo alle prese con la propria missione personale, sia essa legata al dovere, all’onore o all’ambizione, con lo scopo ultimo di sconfiggere il malvagio Shizuka Gozen, spirito intenzionato a distruggere il Giappone stesso.

In termini di fighting game, Samurai Shodown è forse uno dei miei titoli preferiti dell’era moderna. L’utilizzo di armi e la grandissima varietà sia in termini di dimensioni fisiche che di agilità dei 16 personaggi base rendono l’esperienza estremamente intrigante, il tutto unito al fatto che il gioco si basi su un sistema di combattimento che richiede ottimi riflessi e tempismo oltre che perfetto posizionamento sul campo di battaglia piuttosto che una conoscenza di sole combo da concatenare tra loro. Tutto ciò va certamente a favore di chi gioca questo genere videoludico in modo “casual”, senza il desiderio di possedere una conoscenza enciclopedica di ogni singolo personaggio e meccanica, potendosi approcciare all’esperienza in maniera più tranquilla e basandosi maggiormente su altri fattori, riuscendo magari a vincere grazie alla propria astuzia e prontezza di riflessi piuttosto che alla memorizzazione ed esecuzione perfetta di combinazioni di tasti complesse.

A livello di meccaniche, il titolo risulterà largamente familiare a tutti coloro i quali giocarono la saga originale, o a chiunque abbia giocato picchiaduro simili in passato. Avrete a disposizione attacchi leggeri, medi e pesanti, ognuno dei quali dotato di un proprio range e velocità di esecuzione, da sfruttare per trovare aperture nelle difese avversarie, contrastando per esempio un attacco pesante con un più rapido attacco leggero, dando vita a sfide d’astuzia, ingegno e tattica estremamente soddisfacenti.

Ritorna anche la barra della furia, la quale si riempie venendo colpiti o effettuando parate dal perfetto tempismo. Una volta attivata può essere utilizzata come prezioso strumento da comeback, donandovi svariati boost a statistiche oltre che dandovi accesso a letali mosse finali; una volta utilizzata però, non sarà più accessibile per tutto il resto del match, dunque andrà sempre valutato in modo oculato una sua attivazione. Tutto ciò dona un soddisfacente effetto “rischio-ricompensa” all’esperienza, non sempre presente in altri titoli di genere, fattore che impone una costante attenzione da parte di entrambi i giocatori ed al contempo riesce a regalare grandi soddisfazioni se padroneggiata.

Le armi giocano un ruolo fondamentale in Samurai Shodown, integrandosi alla perfezione con il sistema di combattimento di quest’ultimo; sarà infatti possibile in qualunque momento venir disarmati dall’avversario rendendoci vulnerabili, oltre che giocare d’astuzia con il nostro avversario inducendolo a pensare di poter recuperare la propria arma sul campo di battaglia per sfruttarne la distrazione e colpirlo con tutte le nostre forze.

E’davvero difficile non divertirsi giocando a questo titolo, con il suo forte feel da “film di Kung-fu” super stilizzato dal cast over the top. SNK pare aver preso spunto da Capcom in termini di Art Style, donando alla produzione vibes che ricordano fortemente quelli di uno Street Fighter, e non lo diciamo con disprezzo, anzi! L’utilizzo dell’unreal engine 4 infatti riesce a trasporre su schermo una buona qualità complessiva, quantomeno per quel che riguarda i lottatori e forse un po’meno se andiamo ad osservare le arene, con alcune in grado di affascinare ed altre decisamente più fiacche e dimenticabili.

Il roster di combattenti è fantastico, con alcuni di essi dotati di peculiarità davvero originali come ad esempio Nakoruru ed il suo pet, un volatile che le permette di guadagnare posizioni di vantaggio sul campo di battaglia e molto altro. Ognuno di essi ha poi una sua personalità ben distinta ed una storia più o meno interessante a supportarne la lore. Cosa più ancor più importante però, ognuno ha il suo personale stile di combattimento, arma, velocità e stazza, il che rende difficile acclimatarsi al cast in poco tempo contando l’alto numero di combattenti base ed i tanti DLC usciti all’oggi, rendendo necessaria qualche ora di allenamento prima di poter veramente competere in modo accettabile.

Sfortunatamente, malgrado il grande numero di personaggi, Samurai Shodown pecca un po’in ambito contenuti. Non fatevi ingannare dai tanti menù che vedrete al primo avvio del gioco, dato che a conti fatti c’è davvero relativamente poco da fare. Troverete le solite modalità online divise tra ranked ed incontri causali, una modalità allenamento/tutorial ed infine una modalità “storia”, la quale non offre che poche cutscene e dialoghi d’intermezzo di relativamente scarso impatto ed interesse, ben lontana da opere più cinematiche e curate viste per esempio nei lavori di NetherRealm. Tutto ciò è davvero un peccato perché il setting, personaggi e lore hanno un potenziale veramente elevato in termini narrativi, qui non pienamente sfruttati.

A parte queste piccole pecche secondarie, chiunque cerchi un picchiaduro online valido, intrigante e diverso dal solito (o sia anche solo un nostalgico della saga), troverà in quest’opera tutto quel che possa desiderare; i contenuti offline al contrario risultano un filo carenti, ma comunque sufficienti ad offrire qualche ora di divertimento e magari propensi a venir approfonditi e potenziati in futuro!

Noi di Nerd’s Bay non possiamo che consigliarvi l’acquisto di questo prodotto presente oramai su tutte le principali piattaforme PC e Console!

(Copia digitale gratuita del gioco fornitaci dallo sviluppatore per fini di recensione)


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