Retronerding – Sacred: La leggenda dell’arma sacra

Retronerding – Sacred: La leggenda dell’arma sacra, un titolo da giocare


Oggi, con questo articolo, voglio portarvi indietro nel tempo. Indietro a quando ero ancora un piccolo ragazzino che, per la prima volta, si interfacciava ai gdr e al Fantasy. Passai, come detto in altri articoli, molto tempo su Pokémon e anime così come sul leggere i Topolino. Quel che non sapete, però, è che quando avevo all’incirca 9 anni, giù di li, mi fu regalato da un amico di famiglia il gioco di cui andremo a parlare oggi.

Sono parecchio affezionato a questa saga, nonostante il declino inesorabile post primo titolo, che mi ha svezzato definitivamente verso il mondo dei giochi di ruolo. Sacred: la leggenda dell’arma sacra era conosciutissimo per quel tempo, ormai 17 anni fa, e tra tanti ragazzini che conoscevo se ne parlava molto e anche tanto bene. Rigiocandolo, ancora oggi, posso dire che non fosse la meraviglia fanciullesca a farmi dire che fosse un titolone.

Retronerding – Sacred: La leggenda dell’arma sacra, di cosa si tratta?


Sacred: La leggenda dell’arma sacra è un videogioco di tipo action RPG sviluppato dalla Ascaron e pubblicato per Windows nel 2004 da Koch Media (distribuito in Italia da FX Interactive). Nel 2012 uscì anche per Linux. È il primo capitolo di una serie, che nel 2008 è stata proseguita con Sacred 2.

Il gioco è ambientato nella terra fantasy di Ancaria, popolata, oltre che da umani, da diverse popolazioni e creature fantastiche. Re di Ancaria è il vecchio Aarnum X, il cui potere è insidiato da numerosi nemici, fra cui nobili ambiziosi, bande di predoni e mercenari dilaganti e una pericolosa setta di maghi oscuri, la confraternita di Sakkara, mentre sui confini premono Elfi oscuri e Orchi. Ma una minaccia ben peggiore si prepara nell’ombra.

Oltre i confini del regno, nella sua fortezza di Shaddar-Nur, il negromante Shaddar, capo della confraternita di Sakkara bandito dalla Casta dei Maghi del castello di Mystdale, pianifica di evocare in un oscuro rituale il più terribile dei demoni, per utilizzarne i poteri per i propri fini. I demoni imperversavano per Ancaria secoli addietro, finché i Serafini non li cacciarono negli inferi al termine della Guerra degli dei. Comunque, a causa della sbadataggine di uno degli schiavi goblin di Shaddar, l’esperimento del negromante non va come previsto: il demone di Sakkara gli si rivolta contro e poi si scatena incontrollato su Ancaria. In breve la terra verrà invasa da orde di non-morti, richiamati dalla tomba dalla magia demoniaca.

La partita ha inizio con l’eroe scelto dal giocatore che si ridesta da un incubo, in cui ha avuto una visione del demone di Sakkara. Superata la prima sfida, che varia a seconda dell’eroe scelto dal giocatore, al protagonista viene imposto di recarsi a Bellevue, a farsi reclutare nell’esercito ancariano guidato dal principe Valor, figlio del re Aarnum, che contrasta l’avanzata degli Orchi dal deserto.

Da qui in poi la campagna è quasi uguale per tutti gli eroi (ad es. alla sola Vampiressa è dato di affrontare la Regina Vampira nelle fogne di Braverock): il protagonista attraversa Ancaria affrontando nemici di vario genere e compie le sfide imposte per andare avanti nella trama del gioco; in più gli verranno proposte un gran numero di missioni facoltative, che, se svolte con successo, fanno fruttare oro, punti-esperienza e altre ricompense. Scopo del gioco è salvare Ancaria dai numerosi nemici e sventare la minaccia del demone di Sakkara, che solo con un’arma sacra leggendaria potrà essere bandito dal mondo.

Se si sceglie come personaggio uno tra l’Elfo Oscuro e l’Elfo Silvano è possibile assistere, verso metà della missione principale, al tragico epilogo della storia d’amore che lega i due personaggi sin dalla loro prima missione. Il primo infatti avrebbe dovuto eliminare l’elfa ma, innamoratosene, decise di risparmiarla, scatenando la furia dei suoi simili. Nelle caverne di Zhurag-Nar è possibile assistere alla morte del personaggio non giocante per mano dei suoi simili.

Questo è quello che, filo per segno, dice Wikipedia a riguardo. Ho preferito portare alla vostra visione l’intera trama di base perché, a mio avviso, non riuscirei minimamente a definire questo prodotto per come vorrei. Troppa emozione nel ripensarci, ecco.

Retronerding – Sacred: La leggenda dell’arma sacra, le classi


All’inizio del gioco, i giocatori possono scegliere di iniziare con uno dei sei diversi tipi di personaggio: Gladiatore, Elfo Oscuro, Elfo dei boschi, Vampiressa, Mago da battaglia e Serafino. La Diavola e il Nano erano personaggi aggiuntivi implementati nell’espansione Sacred Underworld e inclusi in Sacred Gold.

Retronerding – Sacred: La leggenda dell’arma sacra, mie considerazioni


Nonostante una tenuta grafica non delle migliori, con svariati bug e lag improvviso in larghi tratti del gioco, per l’anno di riferimento (2004) questo gioco si ritrova ad essere una vera e propria gemma degli rpg. Seppur pecchi in tanta roba, eccelle in tanta altra.
I nostri personaggi saranno personalizzabili per skill e armature, quest’ultime avranno diversi colori e forme quando indossate, cosa che per quell’anno non era poi così tanto scontata. Inoltre, la varietà di classi e l’immersività della trama rendono Sacred un must play se si ama questo genere.

Retronerding – Sacred: La leggenda dell’arma sacra, il mio voto


Quattro stelle su cinque per un gioco che, a mio avviso, invecchia sempre meglio. Nonostante la saga sia andata, lentamente, a morire il primo gioco resta validissimo e il secondo è comunque gradevole. Consigliato il giocarlo, potrete acquistare da Steam la versione Gold da qui.


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