RAGIONE E SENTIMENTO

Oggi vi parlo di un classico della letteratura inglese, ‘Ragione e sentimento’ di Jane Austen

Ragione e sentimento
RAGIONE E SENTIMENTO
– Jane Austen –

Titolo: Ragione e sentimento

Autrice: Jane Austen

Trama:

“Ragione e sentimento” è imperniato sulle vicende sentimentali di due sorelle profondamente diverse tra loro: Elinor, la maggiore, segue i dettami della ragione; Marianne si abbandona agli impulsi del cuore. Il destino delle due protagoniste si gioca tutto in vista di ciò che era considerato l’evento principale della vita femminile: il matrimonio.

La capacità di osservazione e l’arguto umorismo della Austen disegnano un ritratto acuto e penetrante di un mondo convenzionale e pettegolo, attento alle realtà più minute della vita quotidiana, refrattario a qualsiasi accenno di cambiamento. Nonostante l’aperta condanna del romanticismo, ritenuto un eccesso da evitare, proprio il personaggio della romantica e scriteriata Marianne, una delle figure più originali della Austen, conferisce a questo romanzo un fascino e una vivacità irresistibili, che lo rendono ancora oggi un’opera di straordinario successo.

RECENSIONE del romanzo ‘Ragione e sentimento’

RAGIONE E SENTIMENTO
– Jane Austen –

Questo libro mi è piaciuto, nonostante io avessi aspettative molto alte, perché ‘Orgoglio e pregiudizio’ della stessa autrice è il mio libro preferito.

Al’inizio l’ho trovato un po’ lento, però superati i primi capitoli la trama si infittisce e si viene coinvolti nella storia.

Ho apprezzato molto le descrizioni che caratterizzano la penna di Jane Austen, perché permettono di conoscere tutti i personaggi approfonditamente, avere la sensazione di trovarsi in un determinato luogo ed vivere gli eventi narrati.

È un libro che tiene sulle spine, grazie a personaggi misteriosi e situazioni particolari, intrighi e segreti, piccoli colpi di scena.


“Aspiro, come chiunque altro, a essere felice; e come chiunque altro voglio esserlo a modo mio.”


Non posso fare a meno di parlarvi dei personaggi che popolano questa storia!

Il colonnello Brandon mi ha incuriosito fin da subito, è il personaggio che mi è rimasto più nel cuore insieme ad Edward. Rimane coerente con se stesso nel corso della storia, mentre tutti gli altri personaggi subiscono un cambiamento. È riservato, generoso, cortese, riflessivo e sensibile.

Edward mi piace allo stesso modo, è un personaggio affascinante e a tratti misterioso, mi ha incuriosito fin da subito, ma non è costante e coerente come il colonnello Brandon. Si disvela alla fine, con un colpo di scena molto piacevole!

Willoughby, invece, fin dall’inizio non mi convinceva, e non ho provato pena per lui alla fine.

Le sorelle Steel sono antipatiche e false, Lucy addirittura subdola, scortese e fuori luogo.

Altri personaggi che ho trovato sgradevoli sono: la signora Jennings e Sir John, invadenti e a tratti eccessivi; Mrs Ferrars, insensibile e spregevole; Fanny, priva di buon senso, egoista e manipolatrice.

All’inizio non sapevo decidermi su chi preferissi tra Elinor e Marianne, nella prima metà della storia ero più propensa verso Marianne, ma alla fine sono entrata maggiormente in sintonia con Elinor…hanno due caratteri opposti e io mi trovo nel mezzo, ma sono più incline verso Elinor! 

Entrambe rappresentano delle esagerazioni: sono proprio due esemplificazioni dell’eccesso di sentimentalismo e di razionalità.

Elinor combatte i sentimenti, cerca di essere sempre ragionevole e razionale, adeguarsi a ciò che è richiesto in determinate situazioni. È molto riservata,  estremamente cortese e assennata, non concede la sua fiducia facilmente.

Marianne è impulsiva e sognatrice, si lascia guidare dall’istinto e sopraffare dai sentimenti. Però compie un vero e proprio percorso di crescita, maturando e trasformando il proprio carattere.

“Marianne detestava le finzioni, quando nella spontaneità non c’era nulla di male, e nascondere dei sentimenti che in sé non avevano nulla di riprovevole le pareva non solamente un’inutile sforzo, ma anche una poco onorevole sottomissione della ragione a idee convenzionali e sbagliate.”

Il rapporto tra le due sorelle è descritto davvero bene, è veritiero e dolce.

La madre delle sorelle Dashwood mi è piaciuta più della madre delle signorine Bennet in ‘Orgoglio e pregiudizio’, ma c’è da dire che ci vuole poco! È gioviale e piacente, molto gentile e premurosa con le sue figlie, anche se forse un po’ troppo accondiscendente con Marianne..

Ho trovato molto bella e toccante l’ultima occasione in cui si confidano le due sorelle, Elinor e Marianne…in cui quest’ultima esprime i suoi sentimenti e rimorsi, il suo senso di colpa e la sua gratitudine per la sorella.

Vi consiglio di leggere questo libro, anche se ho preferito Orgoglio e pregiudizio, è un gran bel romanzo, che vale la pena leggere almeno una volta nella vita!

Voi avete letto questo classico? Preferite questo romanzo o Orgoglio e pregiudizio, di Jane Austen? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto o su Instagram (qui), Facebook, Discord e Twitter  (nerds_bay)!