Sono giochi così pessimi? Scopri cosa ne pensiamo di Pokémon Spada e Scudo!
Pokémon Spada e Scudo – Si poteva far molto meglio
La settima generazione è alle spalle e – nonostante sia già uscita sul sito una recensione per Leggende Pokémon: Arceus – non posso non continuare le recensioni a sfondo main line per la serie dei mostriciattoli tascabili. Le domande sono tante, ma una è quella che più da tempo la gente sul web si fa: quanto costa Pokémon Spada e Scudo? La risposta è semplice, troppo: 60 euro nuovo, un prezzo fin troppo elevato per quel che questa coppia di giochi offre.
Spada e Scudo hanno da poco raggiunto Oro e Argento per vendite. Un traguardo di certo incredibile, ma che non è decisamente indice di qualità. L’Ottava generazione sembrava promettere bene, ma si è rivelata essere uno dei più grossi buchi nell’acqua per qualitativo per The Pokémon Company. Allo stesso tempo però è graficamente uno dei migliori giochi del brand. Il che è decisamente un tutto dire, visto quanto siano fatti male.
Nessuno mette in dubbio che possano essere divertenti – ci mancherebbe che io mi mettessi in mezzo ai tuoi gusti soggettivi – ma qui vi è da guardare il baratro. Nietzsche diceva “Quando guardi a lungo nell’abisso, l’abisso ti guarda dentro.” e purtroppo è quello che è avvenuto con Pokémon.
Mi spiego meglio: immagina di amare qualcosa e di veder quel qualcosa, progressivamente, divenire peggiore. Arriva quel momento in cui quel qualcosa diverrà così d’abitudine che non riuscirai a farne a meno e continuerai comunque ad amarlo per inerzia. Non è il caso di tutti, però Pokémon Spada e Scudo è la perfetta rappresentazione di come basta che ci sia scritto su “Pokémon” e TPC – dall’alto del suo attuale demerito videoludico – non può far altro che guardare direttamente al tuo portafogli.
È fastidiosissimo, ma sopratutto un peccato visto che il potenziale – anche economico – c’è per far qualcosa di buono. Il problema è però sempre lo stesso: a Game Freak non sanno lavorare in 3D. Fossero rimasti sul 2D o uno stile grafico intermedio – come quello di Bianco e Nero – avrebbero potuto dire meglio la loro.
I problemi di questa coppia di giochi
Pokémon Spada e Scudo hanno più difetti che stelle l’intero universo. Esagerato forse, ma già un tutto dire.
La grafica risulta stantia e ferma al 2016/2017, giusto qualche accorgimento in più ma con delle animazioni non aggiornate dal 2013. I Pokémon che ruotano su loro stessi a 360 gradi quando si muovono sono una delle chicche più terribili di sempre – solo su ps2 o ps1 vedevo queste cose – ma questi giochi restano comunque quelli con la grafica 3D migliore di tutto il brand. Inutile dirlo: nonostante LGPE abbia una grafica superiore è comunque ancorato alle griglie, mentre Spada e Scudo hanno il pregio di sembrare quasi open map. Quasi, è quello il problema.
Le tanto acclamate terre selvagge sono soltanto dei corridoi, in cui spesso e volentieri lagga. Già, perché neppure il gameplay è così esaltante. La Switch sarà una console non propriamente performante, ma se non riesci a ottimizzare un gioco pur conoscendo le specifiche di dove andrà a girare non stai lavorando a dovere. Bisogna dirlo, Pokémon Spada e Scudo sono il punto più basso di sempre per il brand.
Giochi pigri e fatti male. Una trama povera, colma di buchi e che non spicca mai il volo. Per giunta legata ad una meccanica come le Dynamax che risulta fin troppo sgrava e che rende il gioco fin troppo semplice. Per fortuna esistono i DLC che salvano la situazione, però pagare 30 euro aggiuntivi non deve essere un modo per sistemare le cose.
Sono cresciuto con il brand Pokémon e comprendo che magari non sia un lavoro così semplice produrre un videogame. Ci vogliono tempo e talento, cosa che potrebbero tranquillamente trovare spendendo un po’ di quei soldi che annualmente incassano da giochi e merchandise. Dispiace vedere il videoludico Pokémon ridotto così e percepirlo soltanto come un continuo pigro tentativo di far soldi. Vivendo soltanto di rendita, visto che gran parte dei fan compra senza obiettività. Il divertimento ci sta, ma anche l’occhio critico.
Decontestualizzo i design dei Pokémon – si va sempre per gusti su quello – perché sono più scelte stilistiche e l’ultima cosa da guardare. Pokémon ha preso la deriva del voler prendere maggiormente player casuali – forse è anche meglio per loro – ma si è arrivati per questo motivo alla morte dell’essenza del catturare. Almeno, qui qualcuno cattura ma sono i produttori con i soldi di chi acquista. Per terminare: sono dei buoni giochi per il brand Pokémon, ma un completo disastro se si guarda all’intero mondo videoludico.
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