Un film straordinario, ai livelli di Mewtwo colpisce ancora. Pokémon Secrets of the Jungle è un film da guardare.
Pokémon Secrets of the Jungle, lo Zarude dal cuore d’oro (POSSIBILI SPOILER)
Nella foresta di Okoya, il Pokémon misterioso Zarude trova un neonato in una culla sulla riva di un fiume. Incapace di lasciare il bambino da solo, Zarude lo adotta come figlio, dandogli il nome “Koko”. Zarude lascia la sua tribù, che abita un Grande Albero nel profondo della giungla dove agli umani è proibito avventurarsi, per allevare Koko.
Dieci anni dopo, Ash Ketchum e Pikachu visitano la Foresta di Okoya dalla vicina Milyfa Town. Durante il tentativo di catturare un Cramorant selvatico , Ash e Pikachu incontrano un team di ricerca della Biotope Company, un’organizzazione scientifica che studia la giungla. Il Team Rocket , seguendoli di nascosto, cerca informazioni sulla Compagnia dei Biotopi e sul suo leader, il Dr. Zed, e decide di infiltrarsi nel gruppo.
Più tardi, Ash vede Koko andare oltre una cascata, dopo essere stato buttato fuori da un tubo mentre dondolava su una liana con uno Skwovet selvatico, e lo recupera dall’acqua, portandolo al Centro Pokémon di Milyfa Town per le cure. Quando Koko si sveglia, si allarma e scappa dall’edificio, non avendo mai visto altri umani prima. Scoprendo che Koko crede di essere un Pokémon, Ash e Pikachu trascorrono del tempo con lui in città, aiutandolo a conoscere gli umani per la prima volta.
Trama
Visionabile tranquillamente via Netflix, questo film è uscito l’8 Ottobre 2021 in tutto il mondo dopo un’attesa infinita. Difatti, esso è arrivato nelle sale cinematografiche Giapponesi ben 10 mesi fa in Dicembre.
Pokémon Secrets of the Jungle è un film più semplice rispetto alla norma degli ultimi film, che si chiaramente discosta dai disagianti e fin troppo pompati tentativi di strafare.
Inanzitutto, trovo meraviglioso il narrato simile al Libro della Giungla con uno Zarude che pur di difendere un neonato preferisce distaccarsi dal proprio branco beccandosi la loro collera e creando una sorta di faida, tra loro e i Pokémon che poi Koko andrà a difendere in quanto suoi amici.
Il tutto viene montato in maniera eccelsa ricordandomi in svariati momenti film Pokémon ben più vecchi, dove non vi erano esagerazioni di sorta. Quindi si, sto paragonando questo film a quello dove compare Mewtwo per la prima volta e che si ritrova ad essere riconoscibile per tanti come la miglior pellicola cinematografica a tema Pokémon di sempre.
In Pokémon Secrets of the Jungle ci ritroviamo a vivere un’avventura più retro, dove Ash si ritrova ad esser confusionario come un tempo. Difatti, a più riprese quel dannato ragazzo dice stupidaggini come se piovesse come ad esempio quando fuggendo dal camion di Biotope Company chiede a James, quest’ultimo infiltratosi per i soliti piani malvagi del Team Rocket, se potesse fuggire. Ah, Ash… stupido ragazzo.
Tra l’altro, come potrete intuire il vero cattivo qui non è il Team Rocket ma prima di parlarvene lasciate che mostri come si presenti Meowth per tutto il film. Sembra Nino D’Angelo.
Per tutto l’arco narrativo di Pokémon Secrets of the Jungle si ha una visione totale sulla vita nella Giungla. Vi sono due “fazioni”, come detto: una degli Zarude, che cercano di depredare tutto il territorio, e la seconda appartenente a Koko e suo padre (anche esso uno Zarude) che proteggono tutti i Pokémon del luogo.
La peculiarità della Giungla è un gigantesco albero situato al centro di essa, che possiede potenti poteri curativi che caratterizzano la fonte nelle sue immediate vicinanze. Questo albero è inoltre la dimora degli Zarude.
Solo a tre quarti del film arriviamo a capire chi sia il vero cattivo, che si dimostra esser l’attuale capo della Biotope Company. Quest’ultimo causò la prematura dipartita dei genitori di Koko, fatta passare come un’incidente, per poter prendere il controllo della compagnia con l’unico scopo di depredare la Giungla del mistico potere presente all’interno dell’albero al suo centro.
I parallelismi con la vita reale si sprecano, con l’uomo che fa di tutto per distruggere la natura e portarla al collasso solo per il proprio tornaconto. Il Dr Zed ripete a più riprese che avrebbe voluto usare il tutto per curare pazienti in condizioni critiche, ma i modi utilizzati mostrano un’estrema fame di conquista e una relativa brama sanguinaria.
Pokémon Secrets of the Jungle si ritrova ad unire per bene contesti ben più maturi, rispetto alla norma di The Pokémon Company, con un’emotività dettata dal rapporto tra uno Zarude e suo figlio Koko, che descrivono al meglio un film che crea contrasti sentimentali e dilemmi morali sollevabili all’interno del nostro mondo.
Una pellicola da guardare assolutamente e che sotterra tutte quelle precedenti, eccetto la prima esistente, dando un colpo d’occhio ad un futuro che risulta radioso per i film a tema Pocket Monster. Tutto dipenderà da come verrà gestito questo comparto, visti i precedenti.
Pokémon Secrets of the Jungle, la grossa pecca
Durante la campagna pubblicitaria del film sono stati mostrati a più riprese lo Zarude Dada e Celebi cromatico, distribuiti anche all’interno dei giochi di Ottava Generazione. Il fatto è che il Pokémon Tempovia ha un ruolo praticamente marginale all’interno della pellicola.
Viene detto che Celebi non faccia ritorno alla Giungla, per via del declino che sta colpendo quest’ultima, ma che esso viaggi nel tempo lasciando un uovo proveniente dal futuro all’interno di essa. Si capirà poi che lo Zarude Dada sia una di quelle uova. Fin troppo deludente però che Celebi compaia solo a fine film, per fare un’inutile comparsata. Ci può stare ai fini narrativi, ma dei flashback in cui viene mostrato anche il misterioso sarebbero stati d’uopo. Grossa pecca, ma che non ha un impatto fin troppo grande sul film.
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