Apriamo alla Terza Generazione con Pokémon Ruby e Pokémon Sapphire, la battaglia tra terra e mare.
Pokémon Ruby e Pokémon Sapphire, la luce alla fine del tunnel
Se le prime due generazioni sono state più deludenti, con l’inizio della Terza Generazioni si apre una nuova era per la serie Pokémon.
L’arrivo dell’omonima serie su Gameboy Advance ha portato nuova linfa vitale, con dei giochi che iniziano a mostrare qualcosa di concreto. Pokémon Ruby e Pokémon Sapphire non saranno dei capolavori assoluti e avranno una trama abbozzata, ma le intenzioni ci sono e il tutto si svolge 100 volte meglio rispetto alla Prima e alla Seconda Generazione.
Mai come con Pokémon Ruby e Pokémon Sapphire ho avuto difficoltà nella scelta degli starter. Torchic, Treecko e Mudkip si equivalgono, a mio avviso, a differenza dei predecessori. In cui trovavo sempre qualcuno da preferire. Oltre che finalmente con tutti e tre gli starter hanno la stessa difficoltà, o quasi, nell’affrontare le palestre. Anche grazie ad un comparto Pokémon catturabili nei primi percorsi che consentono anche un grinding di livelli migliore rispetto al passato, con la possibilità di arrivare con più facilità alla prima palestra da evoluto.
In Pokémon Ruby e Pokémon Sapphire inoltre si ha finalmente una valorizzazione dei leggendari, che arrivano ad ottenere una lore superlativa e degna del loro alone da bestie mitologiche. Le esclusività per titolo aiutano in tal senso, non limitandosi solo ai selvatici. Difatti, per la prima volta si potrà avere solo la mascotte del proprio gioco e non quella contraria ad essa.
Groudon e Kyogre vengono rappresentati come due divinità vere e proprie, con due team malvagi, Idro e Magma, distribuiti ognuno per gioco e pronti a risvegliare il leggendario di riferimento.
Per la prima volta si ha anche l’introduzione di un leggendario a comandare un gruppo di Pokémon mascotte di copertina della stessa generazione, con Rayquaza a capo del trio meteo composto da lui e i due già citati Groudon e Kyogre.
Nonostante Lugia sia a comando del trio Zapdos, Moltres e Articuno e Ho-Oh a quello composto da Entei, Suicune e Raikou, essi non possono comunque definirsi tutti mascotte di una versione di gioco. Eccetto Suicune in Cristallo.
Pokémon Ruby e Pokémon Sapphire sono inoltre i due giochi più longevi fino a quel momento, visto il buon post game con altri leggendari pronti ad essere catturati.
La terza generazione apre anche agli eventi Pokémon irl, con la possibilità di avere misteriosi come Deoxys, Jiraichi, Mew e Celebi attraverso un riscatto che andava ad aprire nuove zone della mappa di gioco.
Mappa di gioco strepitosa, che ci porta a viaggiare in una regione colma d’acqua ma anche con una distribuzione equa con la terra ferma. Il tutto esplorabile anche grazie alla presenza di un dungeon per la cattura di Rayquaza e la presenza di due Pokémon erranti: il duo Eone, Latios e Latias, disponibili come esclusiva di ogni gioco. Latios in Pokémon Ruby e Latias in Pokémon Sapphire.
Pokémon Ruby e Pokémon Sapphire sono validi?
Assolutamente si e mai prima di essi si ebbero dei giochi così completi e ben strutturati, sia per lore che per feature.
Graficamente i passi in avanti furono immensi, con ben meno glitch rispetto ai titoli per Gameboy Color.
L’unica pecca forse è la cripticità con cui si va ad interfacciarsi ai Regi, che si ritrovano a dover necessariamente esser raggiunti ottenendo determinate specie e mosse.
In compenso però il gioco vale la candela e l’innovazione è di tutto rispetto e che porta anche a catture di Pokémon usufruendo dell’orologio in game.
Pokémon Rubino e Pokémon Zaffiro sono due gemme… Battuta involontaria, giuro.
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