Pokémon let’s go Pikachu e let’s go Eevee sono pessimi? Scoprilo con noi!
Pokémon let’s go Pikachu e let’s go Eevee, perché sono così odiati?
Innegabile come il declino del brand Pokémon non abbia avuto fine. La spinta verso il passaggio al 3D ha regalato solo rogne a The Pokémon Company – di certo Game Freak ha dimostrato di non saper lavorare fuori dal 2D – ma il caos più totale è arrivato con l’approdo su Switch. Come primi giochi si ci aspettava qualcosa che facesse partire tutto con il botto – tutti volevano i remake di Sinnoh o una nuova gen – ma nulla di ciò è accaduto. A sorpresa furono rivelati Pokémon let’s go Pikachu e let’s go Eevee.
Da subito definiti come giochi della storia principale, hanno trovato un rancoroso trattamento da parte della community. Questi giochi sono e continuano a sembrare una versione più avanzata di Pokémon Go – viste anche le feature – e non hanno entusiasmato per nulla il grande pubblico. Tolte le vendite che di certo non fanno testo, i giochi sono una delle scelte peggiori del brand.
Partiamo dal ritorno a Kanto, l’ennesimo in una serie che ha visto fin troppi richiami a quella regione. Una Kanto per nulla cambiata e simile al primo Pokémon Giallo. Perché però hanno voluto creare Pokémon let’s go Pikachu e let’s go Eevee? Semplice voglia di attirare più player casuali e non amanti della serie. La solita fame di soldi, che ormai in casa Pocket Monster conoscono fin troppo bene.
In quanto brand più redditizio al mondo ci si aspettava almeno un buon lavoro per i giochi, quando invece il lavoro si ritrova ad essere – comparato solo sulla serie perché dovessimo compararare con altri giochi sarebbe terribile – decente sotto il punto di vista grafico. Decisamente meglio di quello che si è visto in Sole e Luna, tornando ad uno schema a griglia per il gameplay.
“La grafica è il minore dei problemi e ci si deve divertire” magari tu dirai. Hai anche ragione perché il divertimento viene prima, ma sfido chiunque a giocarsi qualcosa in grafica 3D e a non provare fastidio quando si presentano glitch visivi di sorta. Divertimento sì, ma obiettivamente non è bello pagare 60 euro per dei tripla A creati come se dovessero esser venduti a 20. Ovviamente ognuno poi compra quel che gli pare, basta che ti diverti.
I problemi principali del gioco
Aldilà del già citato esser fin troppo simile a Pokémon Go, questo gioco non è per nulla longevo. La feature della Pokéball per ottenere Mew – a 50 euro – è penso una delle idee di marketing più geniali dell’ultimo periodo da parte loro ma allo stesso tempo una vistosa presa in giro verso il grande pubblico. Avrebbero potuto tranquillamente inserire una sub-quest per ottenere Mew e invece si sono limitati a fare copia-incolla sulla vecchia trama di Pokémon Giallo.
Già, la trama… così inesistente da rendere le copie di gioco utili solo per i salvataggi – perché diverranno indispensabili per alcuni eventi nei giochi successivi – o prendere polvere sullo scaffale. Perfino i leggendari sono trattati peggio che nei giochi precedenti, risultando come delle macchiette senza storia e con la similarità a Pokémon Go che rende il tutto decisamente peggiore. Non fosse per la grafica questi giochi sarebbero – per me – a mani basse qualcosa da far evitare anche ad altre persone se vogliono iniziare con Pokémon.
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