Pokémon Crystal, un gioco innovativo o quasi

Oggi terminiamo la Seconda generazione, con un gioco che inizia a mostrare le buone cose future dei giochi di questa serie: Pokémon Crystal.

Pokémon Crystal, finalmente si inizia a ragionare ma… non troppo.

Nonostante io abbia spalato parecchio sale nelle scorse recensioni, per una volta forse potrei fermarmi. Pokémon Crystal inizia a far vedere un po’ di senso nei giochi dell’omonima serie, pur rimanendo non troppo differente dai suoi predecessori.
Questo gioco difatti conta ben pochi cambiamenti, ma che risultano in un gioco ben più godibile a livello grafico.

Gran parte dei cambiamenti di Pokémon Crystal sono infatti di estetica, con l’introduzione nelle scene di lotta degli sprite animati che sono stati riproposti poche altre volte nei giochi successivi.
Aldilà di tutto, il resto pur rimanendo praticamente uguale per trama e feature viene valorizzato notevolmente dai tanti cambiamenti estetici che rendono il tutto più confortevole all’occhio.

Purtroppo però ancora non ci siamo, perché i leggendari di Pokémon Crystal sono poco valorizzati.
Apprezzo che la mascotte stavolta sia Suicune e che si possa trovare entrambi i leggendari mascotte dei giochi precedenti, dando senso ad un’esclusività inesistente per quei giochi precedenti ma che si unisce nel terzo titolo dando vita a qualcosa di più sensato.
Per il resto, abbiamo davanti comunque un’avventura che non ha ben nulla di differente dagli altri giochi di seconda generazione e che resta anonimo come quello precedente.

Il riciclo di trama è volutamente, a mio avviso, fatto per riproporre un titolo uguale ai precedenti che potesse comunque fargli fare soldi. Sotto questo punto di vista possiamo dire che Pokémon Gold e Pokémon Silver fossero delle beta di Pokémon Crystal. Tutto ciò è definibile come un prequel di quello che è stato fatto negli anni a venire con le altre generazioni: un continuo rilascio di giochi quasi incompleti e carichi di scelte da poco.

Pokémon Crystal, perché preferirlo a Gold e Silver

Con Pokémon Crystal avrete una versione definitiva dei primi due giochi di Seconda Generazione, con leggendari ancora trattati come side quest ma allo stesso tempo valorizzati senza aspettative. Perché diciamolo: se mi metti un Pokémon come mascotte e lo tratti come in Gold e Silver hai un po’ maltrattato la sua figura. Anche perché in tutti e tre i giochi è Suicune quello più valorizzato, di quel poco in più, e la scelta di metterlo come mascotte di Pokémon Crystal è tutto meno che azzardata.

Nel corso dei tre giochi difatti Suicune ha modo di esser maggiormente valorizzato dalla trama, dandogli il ruolo più importante tra i tre giochi di Johto.
La pecca più grossa è la sesta, settima per il Giappone, apparizione di Kanto di fila nei giochi della serir principale. Roba che mi fa venire voglia di ficcarmi delle ghicocche di Mastro Franz al posto dei bulbi oculari solo per pretendere di non vedere questo schifo.

Per fortuna questa generazione è finita perché per almeno un articolo potrò prendermi una pausa da quella regione che sono arrivati a farmi odiare e non poco. Per fortuna almeno gli starter delle prime due generazioni sono tutti belli, a mio avviso, perché non sarei riuscito a digerire sei volte Kanto con qualcosa di poco gradito. Anche se Chikorita si becca troppe shitstorm casuali, secondo me.


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