Pinocchio – La storia di un burattino

Pinocchio – La storia di un burattino


Qual è la storia di Pinocchio? Facile quale sia quella ormai divenuta canonica grazie a Disney e pubblicazioni di fine 800. Qual è però la vera storia di Pinocchio? Quella che inizialmente si ritrovava ad essere tra le idee di Collodi, per poi esser accantonata per esigenze editoriali. Oggi ne parliamo, perché grazie alla collaborazione con Il Palindromo abbiamo avuto modo di indagare più a fondo sulla natura oscura della prima reale stesura del racconto di Carlo Collodi. Ringrazio inanzitutto la Casa Editrice Palermitana per avermi consentito di leggere questa chicchetta, che ho apprezzato e non poco.

Pinocchio

“Lasciate ogni speranza o voi che entrate” scriveva il Sommo Dante Alighieri nel Terzo canto del suo Inferno e mai frase potrà abbinarsi meglio al libro di cui stiamo per parlare.
Illustrata da Simone Stuto e a cura di Salvatore Ferlita, questa edizione del famosissimo racconto del burattino più amato di sempre si ritrova ad avere temi tra i più macabri possibili. Tra le varie modifiche attuate alla trama, tra cui quelle del film Disney del 1940, ben poca roba si è salvata dalla modifica. Difatti, la parte della balena nella prima stesura prevista da Carlo Collodi non era minimamente contemplata, anzi.


Come si può leggere anche da questo racconto, la storia di Pinocchio era prevista per esser un continuo discorrere nella violenza e nel macabro, con morti impetuose e improvvise. Addirittura, figuratevi, il racconto arriva ad interrompersi nel campo dei miracoli con l’improvvisa morte del protagonista.

La riproposizione del tutto di Salvatore Ferlita rende pienamente giustizia a quelle che erano le prime idee del buon maestro Collodi, che si ritrova ad esser ancor più elevato dai meravigliosi e macabri disegni di Simone Stuto.
Pagina dopo pagina vi ritroverete a che fare con un Pinocchio simile a quello da voi conosciuto, seppur molto diverso per alcuni tratti, che potrebbe portare ansia a chi è un po’ più debole per via emotiva, posso dire con certezza però, non essendo parte di questi ultimi, che io lo abbia potuto apprezzare a pieno e nella sua interezza.

L’immensa mole di riflessioni che possono scaturire dalla lettura di questo libro è incontenibile, perché vi sono troppe cose da dire a mio avviso. Questo racconto è probabilmente un monito, a ragazzini di un’altra epoca, a rimanere sulla retta via e non esser troppo impulsivi. Raccoglier i consigli altrui e cercare di elaborarli, senza denigrarli in maniera del tutto casuale. Per finire, una delle perle più giganti che si può estrarre da questo racconto è il non fidarsi a cuor leggero del prossimo a voi sconosciuto, perché potrebbe portarvi su vie oscure.

Questi alcuni dei tanti insegnamenti portati avanti dalla prima stesura del Collodi, che in questa ri-edizione si trova ad avere una prestigiosissima nuova versione moderna che a mio gusto è migliore delle pappine sbilenche, almeno rispetto a questa (nulla contro Pinocchio della Disney), propinate da editori e case cinematografiche.

Pinocchio, La storia di un burattino – Voto


Non posso far altro che esser contento d’aver letto questa riproposizione, a tal punto da darle cinque stelle su cinque. L’accoppiata Stuto-Ferlita si è rivelata vincente, ridando alla letteratura Italiana un classico intramontabile che aveva bisogno di mostrare i propri scheletri nell’armadio. Mostrando all’Italia e al mondo quanto potesse esser conturbante la natura del primo Pinocchio pensato da Carlo Collodi.

Arrivati a questo punto, da brava voce narrante di questo articolo, non posso far altro di reindirizzarvi al sito di riferimento, quello di Il Palindromo, per acquistare questo titolo.

Pinocchio. La storia di un burattino

prezzo: 15 €

copertina e illustrazioni di Simone Stuto

Link per l’acquisto.


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