Termina oggi il Salone del libro nella sua ventesima edizione, se quest’anno non avete potuto partecipare non temete, tornerà a maggio 2022 con la ventunesima edizione.
Il Salone del Libro è la più grande istituzione dal punto di vista delle fiere editoriali presente in tutta Italia. Al Salone è sono presenti sempre moltissimi espositori, gli eventi sono innumerevoli e vi partecipano anche i più grandi nomi dell’editoria italiana.
Lo scopo di questo mio articolo non è farvi rosicare come dei pazzi, ma farvi sapere che cosa ho fatto io al salone, che cosa ho amato e che cosa ho visto, in modo che possiate decidere se il Salone fa per voi e se vorrete partecipare all’edizione di maggio.
Il Salone del libro si svolge al Lingotto, la Fiera di Torino, dove si trovano 4 padiglioni adibiti con stand di diverse case editrici. Sicuramente pittoreschi gli stand di Ippocampo, che erano ben due, e quello di Iperborea, che tanto si sono visti su Instagram. Una menzione speciale, a mio avviso, va però allo stand della piccola Abe edizioni, casa editrice dei cartavolanti, spettacolari opere grafiche che illustrano un libro e un autore, una casa editrice per “cartopazzi”, come direbbe qualcuno. Consigliata anche all’infuori del salone del libro, guardate il loro catalogo, improntato su fantastico e horror, ma che presenta anche le raccolte di lettere di Charles Dickens, che io, personalmente, sto puntando da mesi.
Oltre a un lunghissimo giro per tutti i padiglioni con occasionali tappe per il, bisogna dirlo, costosissimo cibo, ci sono una marea infinita di eventi a cui partecipare. Il mio preferito rimane quello di Bao publishing, Baoutiful, a cui ho partecipato venerdì e che trovate raccontato nel mio articolo precedente, ma, nonostante questo, sabato e domenica non sono stata ferma un attimo, permettetemi di raccontarvi cosa ho avuto il piacere di vedere.
- Sabato mattina, su prenotazione, sono andata a vedere l’evento di Alessandro Cattelan, presentato da Francesca Crescentini, aka Tegamini, in cui presentava il nuovo libro scritto con sua figlia Nina, facente parte della saga di Emma detective, di cui tutti i proventi andranno in beneficienza. Un libro per bambini scritto da una bambina, che fa anche del bene, mi sembra una bella idea per i regali di Natale dei vostri piccoli. Sono anche riuscita a farmi scattare una foto con Tegamini, per me un grande traguardo.
- Dopo pranzo ho guadagnato il mio posto prenotato in Auditorium per assistere all’intervista di Cesare Cremonini, che oltre a presentare il suo ultimo libro, uscito in lock down, ha anche raccontato la storia degli alti e bassi della sua carriera. Un’intervista sicuramente molto interessante.
- Subito dopo, grazie alla mia magica prenotazione, fatta sul sito di Salto+, vi ricordo, sono riuscita a uscire e rientrare al volo dall’auditorium e a piazzarmi in quinta fila centrale per l’evento di Storytel, introdotto da Tegamini, per presentare l’audiolibro di Kobane Calling. Io qui propendo per l’autocensura, non sono oggettiva, Zerocalcare è, sicuramente, il mio fumettista preferito, per questo vi dico: leggetelo, o, per lo meno, ascoltatelo. Altro evento pazzesco, comunque. Divertentissimo e interessante.
- Domenica è stata la giornata più scarica di impegni, ma mi sono goduta il salone fino all’ultimo. Gli eventi su prenotazione mantenevano comunque due quarti della sala liberi, per cui sono riuscita a entrate alla presentazione del libro di Camilla Boniardi, aka Camihawke, Per tutto il resto dei miei sbagli. Camilla è una content creator carica di brio e divertentissima, e non si è smentita neanche all’evento.
- Ultimo evento del Salone è stato, per me, quello di Momo e Raissa, due tiktoker che, sui loro social, parlano di accettazione del diverso. Il loro libro, Di mondi diversi e anime affini, è stato uno dei miei acquisti al Salone del libro, e i due ragazzi sono stati carinissimi, hanno firmato le copie e fatto foto con tutti.
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