Omicidio all’inglese, Verity Bright

Un omicidio irrisolto e una protagonista anticonformista

Sinossi

Inghilterra, 1920.

Eleanor Swift ha trascorso gli ultimi anni in giro per il mondo, prendendo il tè in Cina, facendo la conoscenza da vicino degli alligatori in Perù, scappando dai banditi in Persia.

Ora è appena arrivata in Inghilterra dopo un caotico viaggio di quarantacinque giorni dal Sud Africa. Chipstone è la città più sonnolenta nella quale si potrebbe avere la sfortuna di imbattersi.

E per aggiungere la beffa al danno, lì per tutti è una lady. Lady Eleanor, come preferirebbe non essere conosciuta, torna con riluttanza alla dimora dello zio, Henley Hall. Ora che Lord Henley è morto, è lei la proprietaria di quel maniero freddo e ammuffito.

Cosa dovrebbe farsene una ragazza?

Be’, Eleanor comincia facendo amicizia con il cane di casa, Gladstone, e con una bella passeggiata nella campagna inglese, anche se si sta avvicinando una tempesta…

Ed è proprio sotto la pioggia battente che, in lontananza, Eleanor assiste a un omicidio. Prima che possa raggiungere il luogo del delitto, tuttavia, l’assassino è sparito e il corpo è svanito.

Senza nessuna vittima e con la polizia locale convinta che voglia solo creare problemi, Eleanor giura di risolvere questa vicenda da sola!

Aveva sviluppato una diffidenza generale nei confronti dell’umanità nel suo insieme. Il suo lato naturalmente positivo aveva combattuto contro di essa, spesso lasciandola senza speranza tra il decidere se fidarsi o meno di qualcuno

Il commento di Emi

Di questo libro ad affascinarmi fin dalla trama è stata la figura della protagonista, Eleanor.
Una giovane donna che, per vivere agli inizi del Novecento, è decisamente fuori dagli schemi.
Lavora. Viaggia. E davvero non vorrebbe avere nulla a che fare con il mondo dei lord e delle lady che trova estremamente noioso.
La morte di suo zio, unico parente rimastole, però la strappa dalla sua vita piena d’avventura e la riporta in Inghilterra, nella stessa casa dove ha passato alcune estati quando era piccola.

Ed è da qui che ha inizio la nostra storia.

Eleanor si ritrova a vivere la vita da Lady che mai avrebbe voluto e che non sa davvero come affrontare. Del resto, una ragazza che ha pedalato in giro per il mondo cosa ne sa di qual è l’etichetta da utilizzare con i domestici o le famiglie del circondario che la invitano a pranzo?

Ma le vecchie abitudini sono dure a morire quindi la sera del suo arrivo, Eleanor invece di incontrare la servitù decise di fare una passeggiata accompagnata dal cucciolo di casa, Gladstone.
Ed è così che si imbatte in un omicidio misterioso.

Due persone. Uno sparo. Ma nessun cadavere.

Non è difficile immaginare che la polizia non la prenda sul serio quando racconta la sua storia.
Ma questo non ferma la nostra eroina.
Eleanor infatti decide che, se nessuno è disposto ad indagare su ciò cui ha assistito, lo avrebbe fatto lei stessa.

Con l’aiuto del fedele braccio destro di suo zio, il maggiordomo Clifford, la giovane inizia a rimettere insieme i pezzi che compongono quello che considera il suo mistero da risolvere, non senza qualche difficoltà.
Clifford sarà tutto ciò che ci si potrebbe aspettare da un uomo che ricopre il suo ruolo. È austero, puntuale e formale. Ma pian piano che la vicenda procede scopriremo altri suoi lati che lasceranno il lettore piacevolmente colpito.

Ma, come in ogni romanzo che si rispetti, non può mancare la figura del “bello e dannato”, in questo caso stiamo parlando di un giovane lord che si inserisce nella lista dei sospetti.
Lancelot è bello, temerario e corteggiato dalle madri con figlie in età da marito. E ovviamente la nostra protagonista se ne sente irrimediabilmente attratta anche se cerca di mantenere il distacco. Peccato che lui non le renda le cose facili con i suoi modi galanti e l’atteggiamento sicuro di sé.

La narrazione è molto scorrevole. Mi sarebbe piaciuto leggere qualche descrizione in più sulla campagna inglese essendo un’ambientazione che mi ha sempre affascinata. Ma ciò che non ho trovato a livello descrittivo è stato compensato dalla personalità della protagonista.
Eleanor è brillante, simpatica e divertente. Il suo atteggiamento anticonformista affascina il lettore e non si può evitare di sorridere quando si perde tra i suoi pensieri.

È interessante il modo in cui viene affrontato il tema dell’emancipazione femminile che Eleanor rappresenta in maniera brillante, tanto che anche alcuni cliché che solitamente troverei noiosi, non sottraggono nulla alla vicenda.

Ammetto che per essere un giallo mi sarei aspettata un po’ più di suspense, qualche altro colpo di scena oltre a quello finale, un po’ meno linearità magari.

Nel complesso è stata una lettura piacevole ma dalla quale mi sarei aspettata qualcosa in più. Se devo fare un paragone direi che è come una di quelle brioche ripiene. Ti piace la pasta e la mangi con gusto in attesa di assaggiare il ripieno, che arriva e se ne va’ quasi senza che te ne accorga.
E sì, la brioche è stata buona, ma un po’ ci resti male perché volevi davvero assaporare quel ripieno che invece era quasi assente.

Vorrei ringraziare la Vintage Editori e tutti coloro che hanno permesso questa collaborazione, per avermi dato l’opportunità di leggere questo libro che mi ha incuriosita fin dal primo momento.

Dove comprarlo?

Titolo: Omicidio all’inglese
Autore: Verity Bright
Casa editrice: Vintage Editore
Prezzo cop. flessibile: €16,00
Link: https://www.vintageeditore.it/ve/prodotto/new-vintage-omicidio-allinglese/


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