“Fiabe di natale”, due novelle dolceamaro per sentire tutta l’atmosfera natalizia!

due racconti di Natale, uno di Guido Gozzano e l’altro Francesca Sanzo in un’unica raccolta edita da Graphe.it

Ci sono molte cose belle durante il periodo natalizio. A partire dalle decorazioni, i regali, la neve (anche se non per tutti), l’aria che si respira che sembra essere magica, i dolci, per i più religiosi la nascita del salvatore e potrei andare avanti all’infinito, ma più di tutto mi vorrei soffermare su una delle cose più amate: le storie di natale. Sfido chiunque a non essere legato particolarmente ad una storia di Natale. Potrei passare per le classiche favole e nominare sicuramente qualcuna che vi farebbe brillare gli occhi e battere il cuore, perché le storie di natale hanno quella grande capacità di essere piene di speranza, che sanno sempre fare breccia nel nostro cuore e riscaldarlo.

Ma c’è anche un aspetto delle stesse che forse viene sempre sottovalutato, ossia quanto essere sanno essere amare. Forse, da bambini, l’aspetto amaro di ogni storia natalizia ci sembrava solo un mezzo necessario perché si compisse la magia del giorno più felice di tutti, ma da grandi questa grande bolla di sapone non riesce più a reggere la pressione, e va incontro inesorabilmente verso un ago accuminato pronto a farla scoppiare.

Da adulti ci rendiamo conto che tale magia che tutto aiuta e risolve non è poi così vera, che il natale sa essere crudele, sa amplificare le nostre condizioni e portarle davanti ai nostri occhi come un vetrino sotto ad un microscopio. Perché alla fine a natale non siamo tutti più buoni, ma siamo tutti più soli. A natale sono forti le mancanze, e sono quelle che ci distruggono più nel profondo.

Guido Gozzano

“Fiabe di natale” è la raccolta di due racconti brevi edita da Graphe.it, che parte dalla breve novella del poeta e scrittore crepuscolare, Guido Gozzano. E’ una novella nel gusto classico delle fiabe di natale, “Il natale di Fortunato”, questo il nome della novella, esprime tutta la magia di una fiaba e di come i miracoli a natale possono davvero accadere, e dell’importanza di essere buoni verso il prossimo e nella vita purché il tutto possa davvero durare.

In questa novella sono presenti tutti gli elementi narrativi di favole raccontate la notte della vigilia mentre si aspetta la mezzanotte. Fortunato è un uomo che non chiede null’altro che poter vivere dignitosamente e garantire cibo e calore ai suoi figli, il tutto verrà realizzato per mano di uno sconosciuto che saprà, quasi magicamente, donargli tutto ciò che esso cerca. Starà a Fortunato poi saper discernere, da quel giorno, come trattare il prossimo.

Francesca Sanzo

La seconda novella, quella della scrittrice Francesca Sanzo, è una storia moderna. “Il natale di Amalia” è il racconto di una donna, Amalia appunto, una perfezionista, che altro non cerca che trascorrere il natale come ha sempre fatto, addobbando in maniera maniacale il suo terrazzo. Il tutto viene guastato dagli addobbi della famiglia dirimpetto, troppo sgangherati e di poca classe in confronto alle sue luminarie e che, è sicura, danneggiano i suoi addobbi e l’intero condominio.

Due storie completamente diverse, due modi di guardare al Natale. Gozzano ci riporta indietro nel tempo, facendoci vivere una vera fiaba tra neve, capanne e miracoli, non senza la nota amara finale, necessaria per trasmettere una morale. Sanzo invece ci porta un po’ alla realtà, di quanto, appunto, il natale sa essere crudele e amaro. Nella ricerca ossessiva della protagonista della sua novella, è nascosto tutto il suo mal di vivere: un marito perennemente impegnato e che la trascura, dei figli lontani ormai da casa e da lei, una vita senza più nessuno scopo o obiettivo, l’unico è quello di avere una luminaria perfetta per Natale invidiata da tutti.

I suoi vicini, che tanto hanno deturpato il suo bellissimo lavoro di luci e rametti piazzando luci dozzinali e messe alla rinfusa sui balconi difronte ai suoi, altro non è che una famiglia unita dove i piccoli bambini sono ancora legati ai genitori e da essi dipendono, e che rappresentano tutto ciò che Amalia non ha più e che davvero desidererebbe per Natale. Le loro luci, sono solo un pretesto, un motivo per non ammettere in realtà il dolore che si porta dentro.

Questo libricino, con solo due novelle, sa creare la giusta atmosfera di questo periodo. Un giusto compromesso tra l’amarezza e la dolcezza del Natale.