SPECIAL PRIDE MONTH: Modern Family

Modern Family: la sitcom che rivoluziona la famiglia.

Per continuare la rubrica dedicata al Pride Month, il mese in cui si celebra l’orgoglio omosessuale, andremo ad analizzare una delle serie con la coppia omosessuale più iconica, interessante ed educativa di tutti i tempi: la coppia formata da Mitch e Cam di Modern Family.

Modern Family è una sitcom familiare ideata da Christopher Lloyd e Steven Levitan nel 2009 e terminata nel 2020 con undici stagioni e 250 episodi dalla durata di 20 minuti circa a puntata che scorrono in maniera molto leggera e riescono a mantenere, grazie alla grande sceneggiatura della storia e alla caratterizzazione dei personaggi (anche dei più piccoli), sempre un filo logico e soprattutto la stessa dose di ironia, fino alla fine della serie, il livello di divertimento non cala mai e soprattutto non ci si annoia nemmeno un po’.

È una serie molto ispirata a Will&Grace, che abbiamo già trattato nella rubrica, solo realizzata interamente con la tecnica registica del finto documentario che dà una visione più realistica degli eventi che accadono ai protagonisti e permette anche un confronto diretto con lo spettatore su diverse tematiche sociali come la sessualità, le differenze caratteriali e quelle culturali facendoci affacciare anche sul tema etnico e sul razzismo e dandoci delle morali ad ogni fine puntata.

La serie racconta le vicende quotidiane di una famiglia non tradizionale, una famiglia allargata composta da tre nuclei familiari differenti che sono legati tra loro tramite parentela. Il primo nucleo familiare è composto da Jay Pritchett, sposato con l’immigrata colombiana Gloria Delgado con la quale concepirà Joe e che ha un altro figlio, Manny. Il secondo è composto da una famiglia apparentemente tradizionale composta da Claire, la figlia di Jay, Phil, suo marito e i figli Hayley, Alex e Luke. E infine la famiglia, cosiddetta “arcobaleno”, di cui ci occuperemo, formata da Mitchell, fratello di Claire e figlio di Jay, Cameron, il suo compagno e la loro figlia adottiva Lilly, proveniente dal Vietnam.

In generale, Modern Family, anche grazie alla coppia omosessuale di Mitch e Cam, riesce a dare un punto di vista su una famiglia più libera dai concetti usuali, una famiglia allargata e soprattutto progressista riuscendo così a rivoluzionare il classico stile e modello di sitcom familiare non più formata solamente da padre, madre e figli ma addirittura spingendosi sulle famiglie arcobaleno in questo caso capeggiata da due uomini omosessuali che affronteranno addirittura l’adozione di una bambina e di conseguenza anche tutto il processo psicopedagogico che riguarda tutti e tre i personaggi, e il matrimonio, sempre aggiungendo una chiave comica.

Steven Levitan infatti spiega:

«Far ridere è più importante. Noi auspichiamo di intrattenere le persone e far sentire loro qualcosa, ma se grazie a ciò il pubblico può diventare un po’ più tollerante, è un meraviglioso bonus.»

La coppia di Mitch e Cam, oltre che essere molto caratteristica, è anche attivista dei diritti della comunità LGBTQA+. Inoltre, la scrittura dettagliata, non solo della personalità dei due personaggi, ma anche delle vicende che vivono, fa sì che contribuisca a diffondere un’immagine accurata di una persona omosessuale che vive in una società etero e senza mai eccedere in volgarità.

Sono una coppia molto particolare che sa come giocare di competitività ma che sa anche amarsi tanto. Sono entrambi molto simili ma anche molto diversi e provano a trovare sempre dei compromessi che possano creare l’ambiente migliore per una famiglia e per la nascita e la coltivazione dell’affetto familiare di cui c’è bisogno per vivere al meglio, nonostante i loro isterismi e le loro paranoie e paure sviluppate sempre col massimo dell’ironia.

Affrontano anche il topic del Coming Out: come ci racconta Mitch il coming out con Jay, il modo in cui Jay vede suo figlio omosessuale, il processo di accettazione in primis di se stesso e poi il cercare quella della sua famiglia in un rapporto molto controverso in cui spiega anche la sostanziale differenza generazionale tra loro, ricordando che il coming out è, ad oggi, socialmente necessario per rendere i gay, le lesbiche, i bisessuali, i trans e chiunque altro non faccia parte della comunità eterosessuale e allosessuale, parte integrante della normalità della società, ma fondamentalmente non lo è individualmente perché la sessualità è un parte estremamente intima di una persona.

Nell’aprile 2012 in un’intervista al The Hollywood Reporter, Jesse Tyler Ferguson che rappresenta Mitch, omosessuale anche nella vita reale, si disse convinto che il suo personaggio e quello interpretato da Eric Stonestreet, Cam, contribuiscono al dibattito su temi come il matrimonio o l’adozione per le coppie omosessuali e vengono usati come punto di riferimento. A tal proposito, Steven Levitan ebbe occasione di dichiarare di aver ricevuto molte lettere in cui adolescenti gay spiegavano di aver usato la serie di Modern Family come spunto per dichiarare la loro omosessualità ai propri genitori, dopo aver visto questi ultimi affezionarsi ai personaggi di Cameron e Mitchell. (fonte Wikipedia)

Grazie a Modern Family e ai personaggi di Cameron e Mitchell, la comunità LGBT, collaborando con l’organizzazione non governativa American Civil Liberties Union in una campagna di sensibilizzazione per la parificazione dei matrimoni omosessuali ed eterosessuali, fece partire una petizione e un mese dopo la California legalizzò i matrimoni gay. La serie dedicò a questo avvenimento il matrimonio dei due personaggi della serie tv.

Dunque, per concludere, Modern Family, ispirandosi alla sitcom che abbiamo, tra l’altro, recentemente trattato nella rubrica celebrativa sul Pride Month, Will&Grace, è una serie comica molto leggera che introduce e sviluppa temi importanti come l’omosessualità che fungono ad empatizzare con soggetti non conformi all’eteronormatività e quindi anche ad educare alla loro tolleranza nella società e alla sensibilizzazione al tema contro la discriminazione.

È un prodotto comunicativo molto significativo perché è molto facile seguire la storia grazie al tono delicato e all’attitudine di smuovere una risata molto facilmente oltre che alla grande professionalità degli attori e il tutto in modo comprensibile ed inoltre è altamente efficace nella mobilitazione in favore dell’attivismo LGBT e nella responsabilizzazione al rispetto di individui dissomiglianti dall’uomo bianco etero e privilegiato che governa la maggioranza della comunità mondiale, esponendoci piccoli ma fondamentali dettagli della loro vita quotidiana.

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