MMORPG – L’ascesa e il declino

MMORPG – Un fenomeno troppo grande per rimanere a galla


Oggi voglio parlare di un genere di videogioco che ha fatto parte per molti anni nella mia adolescenza, e non solo, della mia routine.
Come ho detto ieri nell’articolo su Bravely Default, che trovate qui, sono sempre stato appassionato di RPG e JRPG ma la verità è che quel genere, come è giusto che sia, non è l’unico che io abbia mai toccato e apprezzato.

Pic da Rappelz – MMORPG

Difatti, ho passato gran parte degli anni delle superiori a giocare sugli MMORPG.
Per chi non lo sapesse un MMORPG (cioè Massive[ly] Multiplayer Online Role-Playing Game, ovvero gioco di ruolo in rete multigiocatore di massa) è un gioco di ruolo per computer o console che viene svolto tramite Internet contemporaneamente da più persone reali, perciò si chiamano giochi “online”. Migliaia di giocatori possono interagire interpretando personaggi che si evolvono insieme al mondo persistente che li circonda e in cui vivono.
Quindi si, non è che mi sia troppo allontanato dagli RPG.

Last Chaos – MMORPG

E ora, magari, molti di voi si chiederanno “Ma Red, cosa stai dicendo? Molti MMORPG odierni si ritrovano ad avere una grossa fanbase e ad avere più risalto rispetto al passato” ma vi fermo subito. Il mio articolo è volutamente provocativo e generalizzato, dato che non ho propriamente detto cosa io intendessi.

Tera – MMORPG

Quindi, attenti, perché tutto ciò che andrò a descrivere qui potrebbe risultare abbastanza fastidioso ai tanti ma, allo stesso tempo, verità assoluta per me.
Come tutti, ormai dopo la spiegazione quassù da wikipedia ha illuminato, sappiamo la classica componente degli MMORPG è la costante presenza di una moltitudine di player e, sopratutto, l’implementazione di sistemi di gioco che vadano a creare varietà tra ciò a cui vai ad interfacciarti. Un qualcosa tipo sistema di classi (Guerriero, Ladro, ecc.) o di Pet (Maiali, cavalli, conigli… C’è bisogno di spiegarlo?).

Metin2 – MMORPG

Insomma, un qualcosa che possa creare interattività tra i giocatori e che sopratutto possa risultare in longevità per il gioco stesso. Perché figuriamoci se qualcuno giocherebbe, perennemente, a qualcosa che si ritrova ad avere le stesse cose e a non riuscire a rinnovarsi un minimo.
Ma allora, perché gli MMORPG sono definiti da Red come ascesa e declino continui? Beh, semplice, il mondo degli MMORPG si ritrova ad avere perennemente delle variabili che lo rovinano o che fanno morire il gioco stesso.

Vindictus – MMORPG

Trattare giochi del genere, a priori, è un casino immenso. Già l’online include il dover, necessariamente, rinnovare ogni tot di tempo il gioco attraverso nuove implementazioni e bug fix. Trattare MMORPG, poi, risulta ancora più complicato di quanto si possa credere. È un lavoro di una delicatezza assurda, specialmente se vai ad introdurre nuove classi, arnature, armi o pet. Devi sempre considerare cosa vi fosse prima e riuscire a bilanciare il tutto attraverso le statistiche.

Aion – MMORPG

Però, ora passiamo al punto focale del tutto.
Gli MMORPG hanno raggiunto il loro boom verso il 2009-2010, anno di uscita di svariati titoli Free to play. Il problema? Tra costi di gestione dei server, costi per gli sviluppatori e community una piccola cosa può far cadere tutto. Ciò, difatti, ha portato all’esplosione immediata di svariati titoli nel corso degli anni che, purtroppo, poco tempo dopo si sono ritrovati a compiere scelte svantaggiosissime come fusioni tra server o estremizzate troppo sul Pay 2 win.

Neverwinter – MMORPG

Quest’ultimo, per quanto riguarda questo settore, sono la cosa che, a mio avviso, fa morire molto più rapidamente il gioco. Pagare per ottenere servizi superiori rispetto al droppabile in un game online porta, sfortunatamente, ad uno slivello di gran lunga troppo poco arginabile tra i player. Rende il gioco troppo squilibrato e il gioco shop based.
Chi giocherebbe mai ad un qualcosa, sapendo che ci sarà sempre qualcuno pronto a non farti giocare tranquillo perché messo meglio a causa del denaro reale pagato? Nessuno, penso. Ecco, tutto ciò porta ad un declino totale un MMORPG.

Everquest – MMORPG

Tanto per citarne alcuni, giochi come Rappelz, Echo of Souls, Aura Kingdom, ma i nomi che sono passati sotto la dicitura di MMORPG sono tanti e forse troppi.
L’unico che regge il confronto al tempo penso sia WoW, che è ormai lì da anni e anni.

World of Warcraft – MMORPG


Metin2 continua anche ad esser giocato, ma non tiene il passo di WoW.
Fortunatamente questo genere ha trovato linfa nuova attraverso l’implementazione dell’online su svariate console ma, sopratutto, attraverso giochi che fanno dell’online stesso un modo per poter trovare più vita.
Difficile, però, ormai che un gioco online free 2 play riesca a mantenersi in vita per anni e anni. Servono competenza, costanza e pecunia. Ormai l’industria, lo è sempre stata, è segnata dal denaro.


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