The Falcon and the Winter Soldier è la serie per i fans ansiosi di sapere cosa accade subito dopo il capitolo finale. Perché si sa che nell’universo Marvel la fine non è veramente la fine(SPOILER ALERT)
Alla fine di tutto, epiche battaglie ed emozionanti finali, ci hanno condotto, non senza sofferenze, al passaggio di testimone tra un’epoca e l’altra. Questo e tanto altro è quello che la Marvel con i suoi film ci ha regalato, passando per il coraggio di Captain America, l’ingegno di Iron Man, la forza brutale di Hulk, la sorprendente crescita conoscitiva di Thor senza dimenticare il profondo ma doloroso rapporto tra Hawkeye e Black Widow. Forse si è giunti davvero alla fine di un’epoca che ci ha dato tanto, soprattutto negli effetti speciali.
Ma per fortuna, sin dai primi film Marvel e Disney hanno affiancato serie con storie parallele o addirittura intermedie, giusto per placare l’ansia spasmodica di noi fans in attesa e non lasciarci a secco nei periodi tra una pellicola e l’altra. Queste serie di volta in volta ci hanno fatto scoprire, o a volte solo immaginare, come fossero evolute alcune situazioni dopo gli eventi narrati nei film.
Tutta questa premessa per giungere all’ultimo schiocco di dita. Non quello di Thanos; quello ci ha già traumatizzati abbastanza, ma lo schiocco (o snap che dir si voglia) del nostro caro e compianto Tony Stark, colui che ci ha donato un finale degno di questa grande saga.
Ma non perdiamoci in lunghi preamboli e veniamo al dunque.
Dopo il travagliato e difficilmente digeribile finale di “Avengers – End Game” ci ritroviamo davanti la serie “The Falcon and the Winter Soldier” ambientata post End Game cioè dopo il passaggio del testimone anzi del simbolo per eccellenza, lo Scudo di Cap, al caro Falcon che, scusate la durezza, con le sue ali, è rispetto a tutti gli altri eroi e supereroi di questi capitoli Marvel a mio parere uno di quelli più “umani” nel senso di privo di super forza o abilità “divine”; intelligenza fuori dal comune o tute speciali. Sempre secondo me in questo senso, oltre a lui, ce ne sono altri due: Hawkeye (con arco e frecce) e Black Widow (abile assassina).
La serie a mio parere parte col piede in fallo (qui vado di spoiler ma dopo mesi penso l’abbiano vista quasi tutti) quando il nostro Falcon decide, dopo aver ricevuto commosso lo scudo dalle mani di Cap, di donarlo alle autorità, convinto che un simbolo così importante, tenuto in bella mostra in un museo, possa fungere da esempio ed incoraggiamento a tutti.
Scontato dire che così non sarà. Ed a questo punto si assiste ad una delle scene che nessuno avrebbe mai voluto vedere ossia il nostro caro Steve Rogers succeduto da un soldato americano, eletto come nuovo Captain America, ma del tutto non adatto a tanto valore. Del resto, l’abito non fa il monaco.
Ed è proprio qui che il nuovo, ma ancora tremendamente insicuro, Bucky – Soldato d’inverno entra in scena facendo quello che avremmo voluto fare noi dal primo momento; ossia un enorme ca***atone (paternale) a Sam (Falcon) sul perché non doveva cedere lo Scudo.
La storia di fondo in realtà non è questa, anche se gli sketches divertenti che ne escono ci fanno desiderare che i siparietti che montano su questi due non finiscano mai; ma il tentativo di fermare un gruppo di terroristi pompati dal siero del Super Soldato.
Ne viene fuori una serie divertente, con molta azione e gli effetti speciali degni di un film Marvel, che ci conduce attraverso la conoscenza approfondita della famiglia di Sam, e nel viaggio interiore di guarigione che affronta Bucky. Il tutto, senza dimenticare la difficile situazione che affrontano i vari Stati nella gestione di coloro che sono tornati dopo 5 anni dallo schiocco di Thanos; le opinioni e i desideri (giusti o sbagliati) che ogni personaggio rincorre; concludendo, come sempre, con sorprendenti scoperte e molte riconferme.
La storia di fondo è un po’ forzata a mio parere ed in parte contrasta con quello che ci hanno raccontato i vari film; ma, tutto sommato, ci può stare. Le scene divertenti non mancano, soprattutto tra Sam e Bucky; non mancano neanche i colpi di scena né tantomeno un finale che lasci chi guarda assetato di sapere cosa verrà dopo… un classico della Marvel insomma.
Piccole pecche quindi che non danno piena coerenza e chiarezza al filo logico e temporale, con stravaganti variazioni e personaggi che si scoprono diversi da ciò che eravamo abituati a vedere. Non aspettatevi quindi di rivedere lo spietato Bucky nei panni del Winter Soldier, né il nuovo Cap come un paladino della giustizia votato al bene di tutti.
Nonostante tutto, a mio parere, la serie comunque merita; non vi aspettate di trovare una storia alla Wandaviosion o alla LOKI, ma affrontata con leggerezza e curiosità vi appassionerà fino all’ultimo episodio, lasciando anche spazio ed aspettative per una possibile seconda stagione. Cap is Back! …