Lupa Nera, Juan Gómez-Jurado: un thriller di altri tempi

Bisogna dirlo, ragazz*, Fazi Editore nelle sue scelte editoriali ha stile. La casa editrice indipendente apre infatti il mese di febbraio, con un romanzo che aspettavo con ansia. Dopo “Regina rossa”, bestseller tradotto in ben quaranta lingue, il secondo volume della trilogia dello scrittore spagnolo Juan Gómez-Jurado è finalmente qui, e per me è un onore condividere questa lettura qui, sulla piattaforma di Nerdsbay.

Signore e signori, date il benvenuto a “Lupa Nera”.

JUAN GÓMEZ-JURADO TORNA CON “LUPA NERA”

Lupa Nera, la copertina

“Lupa Nera” è il secondo romanzo della trilogia dell’autore spagnolo che succede a “Regina Rossa” e precede “Re Bianco”. 

Juan Gómez-Jurado, ancora una volta, dimostra un’abilità disarmante nel coinvolgere il lettore nella sua storia, senza cadere nei cliché del genere thriller, e dove si trova il punto forte di questi romanzi? Nella consapevolezza dell’importanza dei dettagli e della loro distribuzione; nella consapevolezza delle strutture, dei suoni linguistici: la parola è l’arma dello scrittore, l’unica e Juan Gómez-Jurado la sa usare bene.

MA FACCIAMO UN PASSO INDIETRO

Siccome “Lupa Nera” è il secondo romanzo di una trilogia che ha consacrato Juan Gómez-Jurado come uno degli autori contemporanei più rappresentativi di questo genere, cerchiamo di fare un piccolo recap del primo volume. 

La nostra storia comincia con l’incontro tra i due personaggi, Antonia Scott e Jon Gutiérrez, incontro che avviene grazie alla figura di Mentor, all’interno di un programma di ricerca di criminali europei di alto profilo, che prende il nome, appunto, di Regina Rossa. Le vicende di questi due personaggi si snodano in una fittissima trama, fatta di depistaggi, incertezza, ritmo incalzante e vari pericoli. 

Con “Lupa Nera”, ripartiamo da un caso irrisolto, da nuove scomparse, da un’incessante ricerca e da misteri che aspettano la loro soluzione.

Antonia Scott e Jon Gutiérrez si troveranno ad affrontare una temibile nemica, appunto, la Lupa Nera, una sicaria russa, al soldo della mafia.

Ne vedrete delle belle… ma non anticiperò nulla di più

Qual è l’arma segreta di “Lupa Nera”

Per creare il romanzo perfetto, bastano pochi elementi; per creare la tensione perfetta, tre regole e lo diceva Alfred Hitchcock: morale della favola, basta poco, ma quel poco va saputo gestire bene. 

L’arma segreta di Lupa Nera è il perfetto amalgamarsi di tutti gli elementi che compongono il romanzo. Ogni scena, ogni atmosfera è nell’esatto punto, oserei dire quasi inattaccabile. Questa compattezza, accompagnata alla straordinaria semplicità, che non è sinonimo di prevedibilità è la chiave di una narrazione che coinvolge il lettore dalla prima frase, fino all’ultima. 

Una menzione d’onore va ai personaggi: la psicologia dei protagonisti dei romanzi connessi a questo genere deve essere ben studiata, poiché è ciò che condiziona la loro risposta agli eventi e condiziona anche la potenziale empatia che si sviluppa tra essi e il lettore. Mi limiterò ad un brevissimo commento, o rischio di rovinarvi la lettura. 

Il personaggio di Antonia Scott è studiato nei minimi dettagli, descritto alla perfezione, quasi fotografato dall’autore. Il personaggio di Jon Gutiérrez ha conquistato la mia attenzione, durante la narrazione. Gli avversari dei protagonisti sono i perfetti antagonisti della storia. 

In contrasto con i personaggi ben definiti, abbiamo lo scenario in cui è ambientato il romanzo che presenta una definizione minore. È una critica? Assolutamente no, anzi, forse una delle cose che ho amato di più nella lettura. L’incertezza dello spazio è secondo me l’ingrediente principale dei romanzi che hanno alla loro base il mistero.

Leggere “Lupa Nera” è un tuffo nel buio, di piccoli suoni e confini spaziali impercettibili, che stimolano la concentrazione del lettore che cerca di venire a capo dei fitti misteri che circondano la narrazione. È una tecnica vincente che porta il lettore ad affidarsi ancor di più agli “eroi” della storia.

Considerazioni finali su “Lupa Nera”

Io sono di parte, e nonostante mi sia sempre concentrata su altri generi letterari, i thriller son sempre stati un mio guilty pleasure; tuttavia è difficile trovare un romanzo ben costruito, soprattutto nell’ottica in cui parliamo di romanzi, se vogliamo, prevedibili a grandi linee, non a caso vennero pensati in principio, per intrattenere i pendolari e stampati in piccoli giornali che entravano nella tasca posteriore dei pantaloni. Eppure Juan Gómez-Jurado è stato originale e il successo che ha avuto ne è la conferma. Dopo “Regina Rossa”, avevo paura di rimanere delusa da “Lupa Nera”, ma non è successo. 

Se avete voglia di una bella lettura, se siete appassionati del genere, è il vostro romanzo. Trovate “Lupa Nera” sul sito web di Fazi Editore negli store online di IBS, Amazon. Allo stesso tempo, nel caso voleste recupurare la trilogia, vi rimando anche al primo romanzo, Regina Rossa.

Spero che la mia recensione di “Lupa Nera” vi sia piaciuta. Continuate a seguire la piattaforma di Nerdsbay, per articoli come questo, e venite a trovarci sui nostri social, Instagram, Facebook, Twitter e Youtube.