LOVE DEATH AND ROBOTS: il capolavoro animato

LOVE DEATH AND ROBOTS
Love Death and Robots – simbologia

In occasione dell’uscita della seconda stagione, qualche giorno fa, è doveroso recensire la serie tv animata targata Netflix, Love Death and Robots, perché simbolo di un cambiamento dell’animazione contemporanea.

Love Death and Robots

Love Death and Robots è una serie antologica sci-fi animata, prodotta da Joshua Donen, David Fincher, Jennifer Miller e Tim Miller, disponibile sulla piattaforma streaming Netflix.

Tre Robot

La prima stagione è composta da diciotto episodi e la seconda da otto, tutti molto brevi, da una durata massima di 18 minuti, alcuni durano addirittura 4 minuti.

Buona caccia

L’innovazione di questa serie tv sta nel proporre un prodotto seriale che crea diversi universi e in più li riproduce con stili molto variegati e differenti tra loro, da CGI, a fumettistica a tanti altri stili artistici del disegno.

Diversi episodi della prima stagione

Miller e Fincher, in particolare, ci propongono una serie tv con un target adulto che non si pone confini, anche grazie all’uso dell’animazione e quindi riescono a raccontare temi come il sesso, la guerra, la spiritualità e la tecnologia senza limitarsi, adottando una regia fluida e oserei dire emotiva, in quanto, suscita essa stessa diverse emozioni nello spettatore in base al tono della puntata che si sta guardando.

L’erba alta

Infatti, ogni episodio è diverso e dunque ha un tono e una morale differente. Sono comunque tutti molto validi e appassionanti. Sono un po’ come una droga, dopo un episodio vuoi subito conoscere la prossima storia. In aggiunta, incuriosisce anche lo stile stesso dell’episodio che verrà successivamente e ci si chiede cosa ci aspetta in seguito.

La Testimone

Lo abbiamo già visto anche con Black Mirror e tante altre serie, vero, ma non lo abbiamo mai visto animato e soprattutto non lo abbiamo visto breve, conciso, non abbiamo visto episodi rappresentati come se ce lo stesse raccontando qualcuno prima di andare a letto per farci addormentare. Ci siamo sempre trovati davanti serie con episodi fin troppo lunghi per essere delle antologiche e soprattutto storie pesanti seppur realistiche, ma che comunque, a lungo andare, annoiavano parecchio.

Con Love Death and Robots questo non accade. Probabilmente questa voglia di conoscere subito il prossimo episodio è data anche dal fatto che essendo episodi molto brevi e comunque interessanti e intensi che scorrono dolcemente e fanno passare il tempo in un batter d’occhio tra divertimento, interesse, pianti, suspence e tanto altro, ed è proprio come dovrebbe essere una serie antologica.

Ghiaccio

Dietro questa serie, possibile candidata cult alla quale attingere in futuro, ci sta la rappresentazione di mondi di fantasia che però insegnano morali rispetto al mondo reale e al presente che lo spettatore vive, dà quindi possibilità di riflessione e di dibattito col prossimo, trattando tra l’altro temi attuali.

Zima Blue

Inoltre, in ogni episodio, analizzandoli singolarmente, si possono notare chiari riferimenti al cinema del passato, a cult storici, anche nella regia di Fincher come nell’episodio Il vantaggio di Sonnie, Wall-E in Tre Robot, Gravity in Dare una mano e videogames come Fortnite, Assassin’s Creed, The Last of Us e The Witcher, tutto amalgamato perfettamente tra poetica e filosofia dei fatti della singola puntata.

Mutaforma

In conclusione, Love Death and Robots è una serie antologica di animazione di gran lunga più innovativa della passata, ormai, Black Mirror. Tratta la quotidianità in universi architettati, futuristici e basati sulla differenza sentimento-macchina. Scorre come un fiume, senza ostacoli, grazie alla regia sciolta ed elegante, alle storie concise e schematiche e allo stile sempre diverso dell’animazione stessa che non limita la rappresentazione di immagini che scorrono nella mente di chi le scrive.

Pop Squad

Consiglio, personalmente, soprattutto gli episodi: Oltre Aquila, L’era Glaciale, La testimone, Buona caccia, Mutaforma, Zima Blue, della prima stagione, Servizio clienti automatico, Pop Squad, Snow nel deserto e Il gigante affogato della seconda stagione.

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