Evil or Live, la Tencent ha fallito?

Evil or Live, la Tencent ha fallito?

Evil or Live, la Tencent ha fallito?
Locandina di “Evil or Live”

Ok, sfatiamo definitivamente un mito. Si sente, spesso e volentieri, parlare di anime rushati unicamente per cercare di portare subito a compimento l’opera e per far monetizzare al meglio la casa produttrice. Beh, possiamo dire che non è sempre così. L’anime di cui andremo a parlare oggi ve lo farà capire bene. Sicuramente, si trova ad essere una delle serie più strane che io abbia mai visto. Tutto ha inizio circa un mesetto fa. Cercavo qualcosa da guardare a tempo perso, qualcosa da pochi episodi, giusto per buttarmi poi su qualcosa di più concreto e, magari, che avrei potuto guardare a lungo termine (scelta poi caduta su Demon Slayer, ma questo è un altro discorso).

Girando tra i vari anime della mia “to watch list” mi imbatto, dunque, in un anime dal nome già di per sé abbastanza curioso: Evil or Live. Cercando un po’ meglio sul web, scopro che esso fosse la serializzazione animata di un manhua cinese. Per la precisione, una co-produzione Cinese-Giapponese portata avanti da, udite udite, la Tencent. Incuriosito dal vedere la Tencent coinvolta nel progetto, dunque, decido di iniziarla.

La intro, che sfortunatamente non riesco a reperire online in alcun modo, parte già forte spiegando in parole povere, anche non troppo, il fenomeno della dipendenza da Internet sempre più dilagante tra i giovani. Giacché, a quel punto, mi ritrovo piacevolmente sorpreso dal tutto. Partiamo benissimo, l’anime sembra piacermi, e direi anche che sia normale: se sbagli il primo episodio di un anime, ti sei praticamente giocato gran parte della credibilità nel prodotto.

Il fascicolo da detenuto del protagonista, Hibiki – Evil or Live

Episodio lento-costante, per nulla rushato, che inizia a mettere i paletti per una trama avvincente. Classico anime che si pone con il sistema “scolastico”, solo che in questo caso decide di spostarsi sull’entrata in temi come la legalità (in modo generico) e la vita in galera. Difatti, è in quest’ultimo che viene mandato il nostro protagonista, Hibiki, dove si trova ad affrontare una scalata tipica di un qualsiasi battle shonen.

Fin qui, tutto bene. Almeno finché non inizia il secondo episodio dove decido di soffermarmi maggiormente su cose “marginali” rispetto alla trama, quali OST e disegni/animazioni. Perlopiù, ho voluto soffermarmi sulla Opening: una delle più belle che io abbia sentito e visto nell’ultimo anno e mezzo almeno. Ricorda molto, graficamente, quella di “Deadman Wonderland”. La Ending? Onestamente tralasciabile, neppure ne parlo… completamente anonima, a mio avviso. Ma ora, arriviamo al punto “forte”, la grafica.

Se nei primi episodi sembra mantenere un, a mio avviso, decoroso sette, si può dir meno andando avanti. Ironia della sorte, sembrerebbe che alla Tencent andando avanti abbiano deciso di tagliare progressivamente il budget per gli animatori, rendendo questo anime un qualcosa per cui ho quasi seriamente meditato di iniziarvi un giochino alcolico: uno shottino di tequila ad ogni errore grafico.

Poco ma sicuro che, a vederlo in una giornata, sarei arrivato all’episodio finale risvegliandomi accanto ad una capra del campo su cui pascolano vicino casa. Se c’è una cosa che proprio mi ha dato fastidio sono state le animazioni di corsa e di combattimento, non sono minimamente curate. “Vabbe, dai! Va bene così, la trama conta di più”, ora penserete. Beh, come darvi torto ma… potrei applicare il discorso del giochino alcolico anche ad essa, dato che quella va completamente a puttane verso l’episodio 6-7, dopo aver iniziato ad andare di stenti dopo l’inizio buono. Il finale, poi, diavolo. Una delle cose più insoddisfacenti che io abbia mai visto. Roba che non provi neppure da attrice di film a luci rosse messa in un film low cost, con un microdotato che non sa neppure fare un minimo di quello che è stato messo a fare in quel determinato contesto.

Perché mai farsi mancare il protagonista che viene malmenato? – Evil or Live

Dopo un mese scarso dall’averlo finito, penso che sia davvero stato un progetto scarno e fallimentare. Per darmi conferma sullo schifo portato avanti, dunque, ho deciso di deliziare la mia vista osservando qualche tavola del manhua e, continuo a ripetervelo, vi consiglio questa opera solo se volete passare una serata più “frizzantina” con degli alcolici.

Evil or Live – Se volete un motivo per guardare questo anime, eccovene uno