la canzone di Achille – Patroclo e Achille, solo amici? Assolutamente No! Alla scoperta di uno dei libri più chiacchierati dei Social
Con la quarantena, tutte le persone che non avevano modo di impiegare le loro giornate in altra maniera, si sono buttate sui libri come forma di escapismo. Non importa la trama: qualsiasi storia bastava per distogliere la nostra attenzione dalla situazione singolare nella quale noi tutti ci siamo ritrovati. In una quotidianità soffocante e monotona, si cerca un modo per uscire dalla routine ed intrufolarsi in un altro mondo, preferibilmente meno apocalittico.
Coloro che si sono approcciati alla lettura per la prima volta si sono affidati ai BOOK TAG, che stanno prendendo piede in modo esponenziale su social quali Tik Tok e Instagram. Non avendo abbastanza tempo a disposizione per spiegare la trama del titolo in maniera dettagliata, a causa della durata limitata dei video, ci si ritrova ad avere moltissime raccomandazioni che sono brevi e concise (a volte anche troppo).
Nel corso della ricerca di un libro da leggere si inizia a prendere dimestichezza con termini già ben noti ai fan più agguerriti dei fandom più disparati o i veterani di Wattpad, come “enemies to lovers”, “major character death”, “angst” e altre diavolerie da scrittori anonimi di fanfiction discutibili.
E “La canzone di Achille” è la raccomandazione per eccellenza per qualsiasi genere di lettore, che sia amante di fantasy, storie d’amore, LGBTQ+, Young Adult, romanzi storici o tragici. Beh, questo libro è tutto ciò.
La canzone di Achille è una storia di passione, di rivalsa, di lotta tra orgoglio e morale, di eroi costretti a compiere scelte ardue, ma al tempo stesso incatenati da un destino già prescritto. Tutto ciò sarà trattato sul terreno di battaglia di una di una delle guerre più famose della storia: la Guerra Di Tr*ia.
Viviamo gli eventi narrati dal punto di vista del co-protagonista e voce narrante Patroclo, un giovane ragazzo ripudiato ed esiliato dal padre in un regno a lui estraneo. Ma è proprio lì che conoscerà un sentimento tanto lontano da lui come l’amore, e dovrà affrontare la sofferenza che quest’ultimo porta con sé.
Quest’opera tanto acclamata, sia dagli appassionati dell’opera che dai critici, è stata il primo lavoro della scrittrice statunitense, ed insegnante di latino e greco, Madeline Miller. La stesura del libro, per la quale ha impiegato 10 anni, le è valsa il premio Orange Prize. È stato tradotto in 25 lingue ed amato da un ampissimo pubblico, i cui lettori non sono tutti necessariamente cultori della letteratura classica o abituali consumatori di contenuti LBGTQ+.
Per chi, invece, è abituato a queste tematiche è come rientrare nel mondo dell’epica, ma in maniera più diversa e REALE, senza censure, e conoscere la relazione che esce dall’eteronorma dei #patrille e in maniera del tutto innovativa ed accessibile, senza terminoni aulici, e decisamente più vicine alla nostra epoca.
La lettura da un forte impatto visivo e scenografico, donando idilli ben caratteristici dei paesaggi greci. Si ci immerge nella vasta città di Ftia, per poi avventurarsi sulle alture del Monte Pelio e negli accampamenti militari achei. Le scene narrate appaiono in maniera limpida e chiara nella mente del lettore, grazie ad un lessico semplice e fluido, in pieno contrasto con i testi che siamo abituati a leggere delle opere di Omero sui banchi di scuola.
Come accennato qualche scrollata più sù, questo libro da la sensazione di rivalsa: si distacca completamente dal film “Troy” o semplicemente dalle spiegazioni di prof ottusi, dove Patroclo e Achille erano niente più che cugini e compagni d’armi (nonostante la loro relazione sia stata canonizzata da un personaggio che potrebbe convincervi più di quest’umile scrittrice: Platone).
Ma nonostante la grandiosità del prodotto recensito, vorrei criticare un aspetto che ho notato durante la lettura (e rilettura). Patroclo ha sempre idolatrato Achille, arrivando a seguirlo ovunque andasse. I suoi pensieri sono ebbri del suo amore; farebbe qualsiasi cosa per Achille, compreso prendere decisioni istintive e folli. Passa la sua vita a sminuirsi per Achille, che, dal canto suo, tiene ben celate le ragioni del suo interesse per Patroclo.
È frustrante vedere un personaggio che si sente così inferiore e che non fa altro che paragonarsi a vere e proprie LEGGENDE: uomini valorosi sì, ma anche, per la maggior parte, semidei. Mi dispiace anche non aver potuto sapere cosa passasse per la testa del Funesto Biondino, anche semplicemente per sapere se avrà mai notato quanto Patroclo fosse suo sottone.
Dopo questa tiratina d’orecchie necessaria al pargolo della Miller, vorrei offrirvi la mia opinione in soldoni. Sono un’appassionata di libri freschi ed originali da sempre, e “La Canzone Di Achille” non può che far parte della mia cerchia di libri preferiti. Mi ha fatto piangere, poi ridere, poi piangere più forte, al punto che mi veniva un groppo in gola ogni volta che sentivo quel titolo. Ma credo che questo sia il segno di come le pagine di questo libro mi siano rimaste dentro; non credo che abbiano intenzione di uscire presto.
Detto ciò, non posso fare a meno di essere d’accordo con i tik toker che seguo: amate le storie tormentate? con un personaggio, o due che darà del filo da torcere ai piccioncini? magari un po’ di fantasy? e già che ci siamo, storico e con guerre truculente? bene, “La Canzone Di Achille” è il libro che fa per voi.
Fazzoletti a portata di mano, mi raccomando.
A chi fosse interessato a libri simili a “La Canzone Di Achille”, o per chi ha già letto il libro e volesse leggerne altri che affrontino le stesse tematiche, vorrei consigliare caldamente il titolo “Dante e Aristotele Scoprono I Segreti Dell’Universo” che ho amato alla follia, e mi ha ricordato moltissimo i #patrille, nonostante la loro storia d’amore sia ambientata più di recente, e sia meno…tragica. Inoltre vi è “Circe”, libro della stessa scrittrice, e che se siete amanti dell’Iliade e dell’Odissea come la sottoscritta, non potete assolutamente perdere.
Link per acquistare il libro: urly.it/3dhjd
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