L’inferno è femmina, un altro tipo di Inferno

L’inferno è femmina è il primo libro edito Dark Abyss della collana fantasy che prende il nome da Ursula Kemp, una donna che fu giustiziata nel 1582 con l’accusa di stregoneria. Sì pensava infatti che facesse ammalare i vicini e trasse potere dai famigli, animali che aveva nella sua dimora.

L’inferno è femmina

Il commento di Emi

Sono stata incuriosita da questo libro fin dal momento in cui l’ho visto per la prima volta su Instagram quindi quando Arianna, l’autrice, mi ha contattata per chiedermi di leggerlo la mia risposta è stata subito positiva.

Non vedevo davvero l’ora!

E leggendo questa storia sono rimasta davvero soddisfatta di questa scelta.

La storia che Arianna Petracin ci racconta è originale, irriverente e piena di bei fusti che sicuramente non guastano mai.

Ma andiamo con ordine, qual è il primo pensiero che vi viene in mente parlando di Inferno?

Personalmente la mia visione è stata contaminata da Supernatural, quindi per me, l’Inferno è sempre stato pieno di fiamme, disperazione e tortura.

L’inferno che viene raccontato in questo libro?

Totalmente diverso dalle mie aspettative. Mi ha ricordato piuttosto una corte medioevale con un re al comando, il principe al suo fianco e un cerchio di fidati consiglieri a sostenerlo.

Che poi re, principe e consiglieri siano demoni crudeli legati da una profonda fiducia è un altro discorso.

Ed è questo lo scenario in cui si svolge la maggior parte della storia, che però ha inizio sulla Terra. È qui, infatti, che è cresciuta la nostra protagonista, Becca.

Ma chi è Rebecca?

Una forza della natura, un uragano che sconvolge la vita di chiunque la incontri, un’onda che travolge tutti con la sua spontaneità, persino Lucifero che le concede libertà negate anche al suo unico figlio.

Ma come si fa a dir di no ad una fanciulla bellissima che ti guarda con occhi da cervo e della quale tutti aspettavano il ritorno?

Non si può, ovviamente.

E che demone sarebbe Rebecca se non ne approfittasse?

E mi fermo qui per quanto riguarda la trama, perché va assolutamente letto, anche solo per incontrare il mio amato Ben (no, non è il principe, quello è Aiden, niente male nemmeno lui, eh, ma il mio cuoricino è stato colpito dalla freccia di Cupido quando ha visto Ben, quindi non c’è proprio storia).

Ma tralasciamo il mio amore malsano per un dei figli di Belial e parliamo di tutti quei dettagli tecnici e stilistici che mi hanno fatto amare questa storia ancora di più.

La prima persona.

Personalmente sono una sostenitrice della narrazione in terza persona. Non so perché ma riesce a coinvolgermi maggiormente nella lettura, qui invece mi è sembrata fondamentale per conoscere meglio i personaggi e i loro pensieri.

Il punto di vista.

Per quanto la protagonista indiscussa sia Rebecca, ho amato l’alternarsi di punti di vista diversi che mi hanno permesso di conoscere meglio più personaggi, specie nei momenti in cui una stessa scena era vista da più di una prospettiva.

Capitoli brevi.

Qui il parere è strettamente personale. Non sopporto i capitoli troppo lunghi, mi sembra sempre di perdermi. In L’inferno è femmina questo non accade. I capitoli sono brevi e coinvolgenti, tanto che arrivata a fine avrei voluto durassero un po’ di più.

La scrittura.

Lineare, senza fronzoli. Una di quelle scritture in cui ci si perde, che non vorresti mai smettere di leggere.

Ho solo due appunti.

In alcuni punti la narrazione mi è parsa un po’ affrettata, avrei voluto sapere qualcosa in più, capire meglio, specie nella parte iniziale.

E il finale.

Non si può finire un libro in quel modo!

È un sacrilegio!

Come posso portarmi la curiosità fino all’uscita del secondo? Non può che essere cattiveria quella di Arianna.

Che dirvi di più?

Amate i fantasy? Leggetelo.

Vi piacciono le storie d’amore tormentate? Leggetelo.

Vi piacciono le protagoniste con gli attributi? Leggetelo.

Amate le storie di angeli e demoni? Indovinate un po’? Leggetelo.

Insomma, date un’opportunità a questo Inferno, perché non ve ne pentirete.

Vorrei ringraziare la casa editrice Dark Abyss e l’autrice Arianna Petracin per avermi dato l’opportunità di leggere questa storia meravigliosa e di conoscere il mio amato Ben (che spero ancora di scartare come regalo di compleanno in ritardo).

Arianna Petracin

Sono un’eterna bambina, sognatrice cronica.
Amo gli animali, l’autunno e i dolci. In prima battuta sono timida all’inverosimile, ma quando prendo confidenza mi sciolgo ed esce fuori il mio lato rock. 
Non sopporto le imposizioni, soprattutto se insensate e incoerenti. La mia libertà è sacra e credo di farlo percepire tramite i miei romanzi. 
Convivo con le mie contraddizioni, con mio marito e nostro figlio. 
La mia serata perfetta? Cena in un ristorante intimo, ottima carne e vino rosso doc, fuori fa freddino? Dopocena a base di film-plaid-coccole. Oppure con pochi amici e tanta musica, per ballare a perdifiato.

Dove comprarlo?

Titolo: L’inferno è femmina

Autore: Arianna Petracin

Casa editrice: Dark Abyss

Prezzo: €13,00

Link: https://www.darkabyss-edizioni.com/fsy-ursula-kemp?pgid=kthtinpr-039628bd-1945-4b99-84e2-2687ff0e295f


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