It Ends With Us – Il Circolo Vizioso Della Violenza Domestica

“It stops here. With me and you. It ends with us.” – tratto dal libro

Iniziamo da qui…

Incontrare per la prima volta una persona mentre si è seduti sul cornicione di un tetto non è mai la scelta più adatta. Eppure è così che la vita di Lily Bloom arriva ad un punto di svolta. E’ infatti proprio mentre sta facendo il punto della situazione al 12esimo piano di un edificio che incontra Ryle Kincaid, affascinante neurochirurgo che sembra aver avuto una giornata estremamente stressante come la giovane protagonista.

Lily è reduce infatti da una giornata di lutto (quantomeno per gli altri) e da un elogio funebre per il padre a dir poco disastroso. Da una parte però non importa, lei nemmeno lo rispettava come uomo. Eppure ecco lì un cambiamento. Su quel tetto due anime si incontrano e uno degli scapoli più ambiti di Boston decide che, forse, una relazione duratura non è poi così male come si è sempre immaginato.

Tra situazioni rocambolesche e ristrutturazioni i due si incontreranno più volte nel corso dei mesi e l’attrazione reciproca diverrà di volta in volta sempre più forte. Le cose, però, saranno tutto fuorché rose e fiori, non dopo che Atlas, il primo grande amore di Lily, farà di nuovo la sua comparsa nella vita della ragazza. Sarà a quel punto, infatti, che Ryle tirerà fuori un lato possessivo, impulsivo e.. incline alla violenza.

A questo punto sorge spontanea una domanda: una vita è davvero insufficiente per conoscere davvero una persona?

Copertina di It ends with us

Sono rimasta sorpresa da It ends with us

Devo dire che questo libro mi ha messo sempre una certa ansia, soprattutto per il fatto di essere così chiacchierato ed elogiato nel bookstagram. Io personamente prendo sempre con le pinze libri del genere perché, puntualmente, finisco per restare delusa dalle aspettative. Non sono poi una grande esperta di romance e avevo quindi paura di trovarmi le solite scene cringe da soap opera tutt’altro che interessanti.

Invece mi sono dovuta ricredere perché, a parte alcune scene che sì ho trovato leggermente cringe, la storia raccontata è davvero ben strutturata e toccante. Come accennato il tema della violenza domestica è centrale all’interno della storia. Il passato di Lily è intriso degli schiaffi e dei lividi che la madre era costretta a subire a causa del marito e la ragazza è quindi cresciuta pensando che tutto ciò non sarebbe mai accaduto a lei. Non sarebbe mai stata come la madre, sottomessa ad un uomo che, dopo l’ennesima violenza, finiva con il chiederle perdono, promettendo di non farlo mai più.

Eppure si sa, le situazioni non si comprendono a fondo fino a quando non si provano sulla propria pelle. Anche al girono d’oggi è facile dire “beh, poteva andarsene e denunciare”, senza capire che non c’è cosa più difficile dell’accettare di essere una vittima e che sia proprio la persona che più ami a farti tutto questo male. Ed è questo il punto: la persona che picchia, il/la carnefice ribadisce costantemente di farlo perché “ama troppo”.

Ed ecco quindi la storia che si ripete, il nascondersi, il negare, il tentare di giustificare. Sapere poi che la stessa autrice, Colleen Hoover, ha vissuto la stessa realtà della protagonista del libro rendere il tutto ancora più amaro, nonostante il finale.

It Ends With Us è un libro duro, che non tenta di nascondere o di smussare gli angoli di un problema che colpisce sempre più persone. E mi preme proprio specificare quest’ultimo fatto: la violenza colpisce chiunque. La violenza non è soltanto maschile come non è soltanto femminile. La violenza è una piaga e come tale va combattuta.

“Just because someone hurts you doesn’t mean you can simply stop loving them. It’s not a person’s actions that hurt the most. It’s the love. If there was no love attached to the action, the pain would be a little easier to bear.”

Voto: ⭐⭐⭐⭐/5

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