Interviste – Mia Another

Interviste – Mia Another

Mia Another ci ha regalato un pezzo della sua essenza. Quando intervistiamo gli autori apprendiamo sempre qualcosa di nuovo. Mia Another, l’autrice del libro “Tokyo a mezzanotte”, si racconta e ci svela qualcosa in più sui personaggi che vivono Tokyo di giorno e di notte. Mia Another regala ai suoi lettori un viaggio verso Tokyo, verso l’incontro tra culture diverse, verso un rapporto che sta crescendo pian piano all’orizzonte.

Interviste
Interviste – in esclusiva Mia Another


Com’è nata l’idea per “Tokyo a mezzanotte”?
L’idea è partita da una conversazione con la mia editor. Al termine del lockdown del 2020 ci siamo sentite per parlare dei progetti futuri, e abbiamo convenuto che, dopo un periodo così difficile in cui una vacanza dall’altra parte del mondo sembrava impossibile, sarebbe stato bello portare i lettori in viaggio, metaforicamente, attraverso un romanzo. Ho scelto Tokyo come meta perché amo la cultura giapponese, ma anche perché, in occasione delle Olimpiadi, sembrava proprio il posto giusto.


Ti piace di più il personaggio di Hailey o quello di Naoki?
Penso proprio che mi piaccia di più Naoki, forse perché possiede una personalità più simile alla mia: silenzioso, moderatamente misantropo, amante della quiete e della routine, rispettoso della natura. Mi assomiglia un bel po’. Solo che io, a differenza sua, sono piuttosto pigra! 😛


Quanto è importante l’incontro di due culture diverse in questo libro?
Molto importante, anzi, credo che sia il fulcro della storia. Mentre il progetto era in stesura, è stata proprio la mia editor a suggerirmi di dare particolare enfasi all’incontro – o scontro, se vogliamo – tra queste due culture, questi due pianeti diversi. Dopotutto, conoscersi e dialogare è il primo passo per accettare e comprendere le differenze con gli altri.


Cosa rivela la Tokyo notturna rispetto alla Tokyo diurna ai lettori?
Credo che si tratti, soprattutto, di come le persone scelgono di impiegare il proprio tempo libero, mostrando così la propria personalità, al di là degli impegni lavorativi e sociali diurni. Nel caso dei protagonisti del libro, nelle ore notturne cambia tutto: a partire dagli abiti, più colorati e vivaci, il linguaggio che si fa più schietto e diretto, la sensazione di poter essere se stessi e concedersi qualche distrazione, anche qualche debolezza.


Come descriveresti il rapporto tra Hailey e Jamie?
Sono due fratelli molto legati, ma che crescendo, per forza di cose, si sono dovuti separare. Andare d’accordo da ragazzini è più semplice, ma quando si diventa adulti emergono le differenze, che pian piano si fanno più evidenti. A Hailey e Jamie succede proprio questo: quando tornano a condividere una cameretta, le cose sono ben diverse rispetto a quando erano adolescenti, hanno bisogno dei propri spazi, hanno idee e aspirazioni che non combaciano. Cercano di sostenersi a vicenda, nonostante tutto, ma non sempre ci riescono.


Quanto sei legata alla cultura orientale?


Sono molto legata alla cultura orientale da un punto di vista di studio e di interesse, ma nella vita di tutti i giorni, invece, sono decisamente occidentale. Per me è un argomento meraviglioso da approfondire, non smetto mai di scoprire cose nuove.


Cosa ti affascina di più del Giappone?
Il fatto che sia rimasto così distaccato dal resto del mondo, pur accogliendo una parte di quel mondo in sé. Il Giappone custodisce un ricchissimo passato di tradizioni che non sono mai state influenzate dal mondo occidentale, e al contempo è uno dei paesi più sviluppati del pianeta. I giapponesi usano un’espressione che caratterizza proprio questo: “abbracciare il futuro rispettando il passato”.


Cosa consigli ai lettori che intraprenderanno la lettura di “Tokyo a mezzanotte”?


Di non prendere tutto troppo sul serio. È un romanzo rosa, e come tale è fatto per intrattenere, per offrire qualche ora di svago non impegnativo. È, in fondo, un viaggio di fantasia, e mi sembra doveroso citare proprio un proverbio giapponese al riguardo: “Se credi a tutto ciò che leggi, allora è meglio non leggere”.


C’è qualche elemento autobiografico nel libro?
È una domanda che mi fanno spesso, ma non c’è nulla di autobiografico in Tokyo a mezzanotte, né negli altri miei romanzi. Quando scrivo mi piace dare sfogo alla fantasia ed eludere la mia quotidianità, anche i miei ricordi. Tuttavia, è innegabile che ogni autore, seppur non intenzionalmente, lasci tracce di sé nella scrittura. Magari saranno proprio i lettori a trovarle.


Hai altri progetti per il futuro?
Sì, certo, e non vedo l’ora! C’è un piccolo progetto al quale tengo molto che vedrà la luce questo Natale, e sto ultimando la stesura del mio prossimo romanzo, che uscirà probabilmente l’anno prossimo. Spero di poterne presto parlare ai lettori.

E voi cosa ne pensate delle nostre interviste e, sopratutto, del libro di Mia Another? Fatecelo sapere nello spazio commenti! Per noi la vostra opinione, finché elaborata e pacifica, è importante! Inoltre vi ricordo che potete continuare a seguirci e che potete trovarci anche su Instagram (qui), Facebook, Discord e Twitter come nerds_bay ! Se non riuscite a trovarci secondo quel tag, vi basterà scrivere il nostro nome e cercare il nostro stemma caratteristico! Ci vediamo prossimamente per altre interviste!