Interviste – Graeme Davis

Nell’intervista di oggi abbiamo Graeme Davis, famosissimo game designer e a lungo nel settore dei GDR!

Graeme Davis – L’esperienza di un maestro del GDR

L’intervista di oggi vede protagonista un pezzo da 90 per la cultura GDR mondiale: Graeme Davis. Tra i suoi lavori più conosciuti Warhammer e il recentemente uscito Vaesen. Quest’ultimo in collaborazione con Free League Publishing. Resta in ascolto per quest’ultima parte, tanta carne al fuoco nel futuro prossimo!

Le risposte di Graeme

1 – Come hai iniziato la tua carriera?


Alcuni amici avevano scoperto Dungeons & Dragons al college, e quando sono andato all’università ho giocato molto e scritto molte delle mie avventure. Ho iniziato a mandare avventure e articoli a varie riviste britanniche di hobbistica, e alcune sono state pubblicate. Quando la Games Workshop ha voluto sviluppare Warhammer Fantasy Roleplay, il mio lavoro era abbastanza conosciuto e mi hanno offerto un lavoro.

2 – Qual è stata la tua prima storia? Vorresti parlarcene in dettaglio?


Il mio primo dungeon in assoluto era un tipico dungeon zoo infinito dell’epoca. Ho scritto una backstory che coinvolgeva un mago che aveva preso il controllo di una tribù di orchi che viveva in un antico complesso tombale abbandonato, ma questo ha avuto poco effetto sul design effettivo. La prima avventura che scrissi come professionista fu Shadows Over Bögenhafen per Warhammer Fantasy Roleplay. Le regole non erano ancora finite quando ho iniziato a scriverla. È stata recentemente ripubblicata in Enemy in Shadows, la prima parte di Enemy Within Director’s Cut per WFRP 4° edizione.

3 – Sei anche un giocatore? Se sì, a cosa giochi?


Non più da un po’ di tempo. Giocavo a D&D, Bushido, Chill e un paio di altri, ma sono sempre stato principalmente un GM.

4 – Quali generi preferisci per strutturare una storia? Perché?


Horror, folk horror, pulp/noir e altri generi investigativi sono i miei preferiti. Mi piace ottenere il massimo da un avversario (mortale o mostruoso) piuttosto che avere giocatori che si limitano a farlo a pezzi e a lanciarlo nell’oblio senza un pensiero.

5 – Guardando all’estero: quali narratori pensi possano ispirarti?


Traggo la maggior parte della mia ispirazione da fonti più antiche, dal drammaturgo romano Plauto ad Alexandre Dumas, agli scrittori horror del 19° secolo come Vernon Lee e M. R. James, ad Arthur Conan Doyle.

6 – Progetti futuri? C’è già qualcosa in cantiere? Sempre se puoi parlarne!


Attualmente sto lavorando a DLC per Solasta, un videogioco ispirato ai dungeon che utilizza una versione del ruleset 5e (www.solasta-game.com) e un nuovo gioco di sopravvivenza in prima persona ispirato al folklore chiamato Among the Trolls (forbidden.dev). Sono anche un direttore di Rookery Publications (Twitter @RookeryP), un nuovo studio indie TTRPG che ho co-fondato con quattro colleghi veterani che ho incontrato lavorando su WFRP 4.

7 – Se dovessi scegliere, saresti un master o un semplice giocatore? Perché?


Mi piacciono entrambi, ma il Gming si rivolge più all’interprete che è in me. Presento la storia, recito i ruoli dei PNG e, soprattutto, reagisco a qualsiasi cosa facciano i giocatori, il che è spesso impegnativo ma sempre divertente!

8 – Quale dei tuoi lavori passati pensi ti abbia dato un maggior senso di soddisfazione rispetto agli altri? Perché?


Shadows Over Bögenhafen, perché era il mio primo e perché è stato accolto così bene. A Rough Night atn the Three Feathers, perché l’ho scritto come esperimento e ha funzionato bene. Entrambi per WFRP 1a edizione. The Enemy Within Director’s Cut per WFRP 4a edizione, perché mi ha permesso di rivedere la campagna e finirla nel modo in cui l’avevamo pensata originariamente, tanti anni fa. E questo libro per Vaesen, che ha ricevuto una risposta incredibile su Kickstarter. E’ il libro horror popolare che volevo scrivere da molto prima che si pensasse a Vaesen.

9 – Cosa consiglieresti a qualcuno che vuole intraprendere un’avventura all’interno delle tue storie? Un consiglio che daresti assolutamente.


Pensare. Tutte le informazioni di cui hai bisogno sono lì davanti a te, o disponibili per te. Ricordate che il combattimento è di solito l’opzione peggiore, e tenetelo come ultima risorsa.

10 – Com’è lavorare con Free League?


È fantastico. Lavorare con loro e con Johan Egerkrans è stato facile e tranquillo, e il loro feedback ha reso il libro ancora migliore.

Ringraziamenti

Ringrazio Graeme Davis per l’intervista, con la speranza di risentirlo presto! Vi consiglio di seguire i suoi lavori, perché quello che quest’uomo tocca diventa oro!

Foto di Graeme Davis

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