Interviste – Giulio Rincione (Batawp)

Giulio Rincione, autore di Paranoiae, si racconta per il nostro sito nella rubrica “Interviste”


Nella puntata di oggi di “interviste” abbiamo l’onore di poter leggere Giulio Rincione, in arte Batawp, autore di Paranoiae. Fumetto che ho potuto recensire qui, sul nostro sito, grazie ad una delle collaborazioni con Shockdom, casa editrice che ha pubblicato l’omonima opera. Potrete trovare l’articolo completo qui.
Intanto, andiamo a vedere le risposte di Giulio Rincione!

Giulio Rincione
Paranoiae – Giulio Rincione

Interviste – Giulio Rincione risponde alle nostre domande


1 – Come è nata l’idea per Paranoiae? Volevi far nascere qualche sentimento in particolare nel lettore?

Più che un’idea precisa, “Paranoiae” nasce da un’esigenza interiore, un bisogno di sfogarmi e di comunicare che in quel periodo non riuscivo a fare, se non attraverso un fumetto. Avevo voglia di far perdere il lettore tra le proprie ombre e paure. Per farlo, dovevo rendere quanto più universali e adattabili le mie.

2 – Il tuo fumetto ha forti impronte psicologiche, ti sei ispirato a qualcuno o a qualche opera per indirizzare Paranoiae su questo binario?

Per ciò che riguarda il comparto grafico del libro, ho tratto ispirazione da alcuni maestri che già da un po’ mi accompagnano e che mi hanno formato a livello stilistico. Da Klimt (di cui è presente la mia versione de “l’albero della vita”) a Dave McKean, passando per Ashley Wook e Kent Williams. A guidare, invece, il ritmo narrativo sono stati i Pink Floyd con il loro “the wall”. “Paranoiae” contiene tantissime citazioni ai testi di alcune canzoni dell’album e ne condivide la ciclicità eterna.
Per realizzare Paranoiae ho ascoltato solo (solo) “The wall”, tre volte al giorno, ogni giorno, per i nove mesi di lavorazione.

3 – Hai mai vissuto situazioni analoghe a quelle presenti in Paranoiae? In ogni caso, come credi sia meglio trattare determinati pensieri? Puoi valutare l’opinione aggiungendo pareri e visioni sia da esterno, sia da interno ad eventuali immedesimarti. Libera interpretazione!

Come accennato sopra, sì. La base di Paranoiae è il mio vissuto personale. Un periodo di cambiamenti poco voluti, un periodo di adattamenti poco riusciti. La sensazione di essere sempre fuori posto, lontano da ciò che si sta realmente vivendo. Ovviamente nel libro ho esasperato fino all’estremo i miei stati d’animo, in modo da renderli più vividi e forti e li ho un po’ generalizzati, per farli adattare meglio al lettore.

Sul trattare determinati argomenti, non credo ci sia un vero modo per farlo al meglio. Per me esiste una sola regola, se si decide di entrare in questo filone narrativo: bisogna essere sinceri.

4 – Programmi futuri?

Sto lavorando per diversi colossi esteri, nel campo dell’illustrazione per videogiochi. Ma, la cosa più importante, è che sto lavorando ad una trilogia a fumetti, molto imponente, che potrebbe iniziare a vedere la luce dall’anno prossimo.

5 – Da dove deriva il tuo nome d’arte?

Batawp non è un vero nome d’arte. Lo si pronuncia sempre sbagliando ed è difficile da scrivere. Preferisco Giulio Rincione. Ad ogni modo Batawp è un personaggio di fantasia, inventato da me e mio fratello Marco. È il motivo per cui ho iniziato a fare questo mestiere, per poter raccontare la sua storia. Quindi mi fa un po’ da promemoria, da reminder, per ricordarmi sempre chi ero e cosa volevo fare nella vita.

6 – Potessi collaborare con qualcuno, con chi vorresti farlo?

In Italia direi Gipi. All’estero, mi piacerebbe lavorare su una sceneggiatura di Gaiman, o Burton.

7 – Quali sono le tue passioni aldifuori del disegno? 

Sono un appassionato di pizza, ma non credo che conti. Ad ogni modo le mie passioni sono il fumo lento, quindi i tabacchi, i sigari e le pipe. Da un annetto ho ridotto molto i consumi, dando più spazio al mondo della sigaretta elettronica, di cui sono un fissato.
Ho ripreso a suonare la tromba (a 14 anni frequentavo il conservatorio), quindi sì, la tromba è una mia passione.

Ho iniziato da poco a lanciare coltelli e asce. Non so se diventerà una vera e propria passione, ma per il momento mi prende molto.

8 – Negli ultimi anni i manga hanno avuto un’esposizione mediatica abbastanza grande in Italia e non. Pensi che sia un fenomeno passeggero?

Sento questa frase da quando frequentavo la scuola del fumetto, ormai 11 anni fa. A questo punto direi che i manga sono un fenomeno permanete di grande interesse nel mondo del fumetto, anche italiano. Come per ogni cosa, ci sono manga meravigliosi e manga che non mi piacciono.

9 – Pensi che a modo suo il tuo fumetto possa aiutare le persone?

Diverse persone, in questi anni, mi hanno scritto un messaggio di ringraziamento. Io sono felice se “Paranoiae” ha in qualche modo aiutato qualcuno anche solo a vedersi un po’ meglio dall’esterno. Di sicuro non era il mio obiettivo iniziale. Non ho la pretesa di aiutare nessuno, la mia unica pretesa è sempre stata quella di parlare a qualcuno, di raccontargli qualcosa che ritenevo importante.

 10 – Come hai conosciuto Shockdom? Cosa ne pensi dell’omonima casa editrice?

Ho iniziato a collaborare con Shockdom nel 2014, quando l’editore si mise in contatto con me e mi propose il mio primo vero lavoro di disegnatore (“Noumeno”). Ho sempre apprezzato l’audacia e il coraggio di questa casa editrice, che nel corso degli anni ha fatto salti enormi in avanti, riuscendo anche a piazzarsi autonomamente all’estero, nel mercato francese, spagnolo e americano. Ho un ottimo rapporto, di fiducia e stima, con Lucio Staiano, l’editore, e su questo ho sempre basato il mio voler lavorare con Shockdom. Come per qualsiasi altra casa editrice nel mondo, ci sono alcuni titoli pubblicati che mi piacciono e altri che mi piacciono meno, o che non mi piacciono per niente.

Ma ho sempre apprezzato il modo in cui noi autori veniamo coinvolti in modo attivo nelle riunioni, nelle comunicazioni importanti della casa editrice.

Ringraziamenti


L’intervista a Batawp termina qui! Ringrazio l’autore per l’intervista, ho apprezzato e spero di poter collaborare nuovamente con lui in futuro. Ringrazio anche Shockdom per avermi consentito di recensire il tutto e vi invito nuovamente a seguirli!

E voi cosa ne pensate delle nostre interviste e, sopratutto, di Paranoiae? Fatecelo sapere nello spazio commenti! Per noi la vostra opinione, finché elaborata e pacifica, è importante! Inoltre vi ricordo che potete continuare a seguirci e che potete trovarci anche su Instagram (qui), Facebook, Discord e Twitter come nerdsbay ! Se non riuscite a trovarci secondo quel tag, vi basterà scrivere il nostro nome e cercare il nostro stemma caratteristico! Ci vediamo prossimamente per altre interviste!