Interviste – Fabio Carta

Intervista esclusiva a Fabio Carta, autore di Armilla Meccanica nel cielo

Fabio Carta – Un nerd, tra i nerd

Nell’intervista di oggi abbiamo l’onore di poter ricevere e leggere le risposte di Fabio Carta, autore fantascientifico di cui ho potuto recensire “Armilla Meccanica nel cielo”. Trovi qui l’articolo completo!

Le risposte di Fabio Carta

1 – Come è nata la sua passione per la scrittura?

1R) – Per favore dammi del tu, non sono abituato a questi formalismi, almeno non tra noi nerd. Per rispondere alla tua domanda non posso che rispolverare il caro, vecchio luogo comune di noi aspiranti e seducenti scrittori, ovvero di averlo sempre fatto, scrivere intendo, o meglio inventare storie.

Da bambino inventavo e disegnavo storielle a fumetti, poi ho proseguito ad elaborare trame e personaggi, più che altro scopiazzando per ammirazione e invidia ciò che leggevo e/o vedevo in tv, e questo non appena ho imparato a digitare prima su una macchina da scrivere (eh sì, sono così vecchio) e poi sulla tastiera di un computer… e qui mi fermo: non imparerò mai a farlo dalla tastiera virtuale di un tablet/cell. Soltanto qualche anno fa, però, ho deciso di portare infine a compimento un progetto tra tanti avviati e abortiti.

Ci sono riuscito dopo 5 anni, quattro volumi e qualcosa come 6 milioni di battute, e poi l’ho proposto a qualche CE. Una ha ritenuto di poter affidarsi a un signor nessuno come me. Così nasceva Arma Infero, la mia colossale opera prima. 

2 – I suoi libri sono spesso incentrati sul fantascientifico, è il suo genere preferito? Qual è il suo rapporto con le tematiche fantascientifiche?

2R) – Spesso? Io scrivo “soltanto” fantascienza. Non penso che riuscirei a scrivere altro, d’altronde. Ovviamente è il mio genere preferito, ma non il solo nella grande famiglia della “speculative fiction” per dirla all’anglofona. E soprattutto il mio interesse è quanto mai multimediale, coinvolgendo film, serie, fumetti e, soprattutto, videogiochi.

Posso dire, anzi, di leggere veramente poca fantascienza, rispetto ad altri libri. Per la letteratura sono più vicino ai classici, ai romanzi intimisti, esistenziali, decisamente noiosi se il solo metro di giudizio è e resta la discutibile action o la trama… muscolare. 

3 – Restando in tema, quali sono le sue opere a tema fantascientifico preferito? Perché?

3R) – Mi piace molto il cyberpunk, una volta per l’attualità delle sue tematiche anti-capitaliste, senza però mai politicizzare la narrazione (almeno nella maggior parte dei casi), ora per il suo irresistibile fascino retro-futuristico e/o vintage anni ’80. Musica elettronica, inquinamento, buio, alienazione cibernetica, egocentrismo e materialismo talmente ossessivi da aver richiesto mondi virtuali dove potersi sfogare. 

4 – Programmi futuri?

4R) – Dopo la trilogia di Armilla Meccanica, di cui è appena uscito il primo volume “Nel cielo”, penso che vorrò cimentarmi di nuovo in un romanzo singolo e agile, così come ho già fatto in passato con il mio passato “Ambrose” (n.b. un cyberpunk d.o.c.), ma stavolta più surreale, postmoderno quasi un meta-romanzo in cui a fronteggiarsi saranno autore e personaggio. Non facile da fare, ma sarà una bella sfida. 

5 – Cosa vuole suscitare nel lettore, con i suoi libri?

5R) – Una sana, spensierata e socratica maieutica, ovvero uno stimolo alla nascita spontanea di considerazioni e riflessioni profonde su tematiche serie, usando però lo strumento spensierato dell’intrattenimento. 

6 – A chi si ispira nella scrittura?

6R) – A tutti e a nessuno. Vorrei scrivere come Gibson (padre del cyberpunk) così disinvolto nel suo linguaggio praticamente incomprensibile, al punto da sfornare (al tempo) neologismi ormai di uso comune. Vorrei avere la completezza granitica di Heinlein, le cui idee e personaggi sembrano scolpiti nella pietra, ancora a distanza di mezzo secolo. E vorrei avere la vastità di nozioni scientifiche e immaginazione di Asimov e Clarke. Tanto per dirne alcuni… 

7 – Com’è il suo rapporto con le culture pop e nerd?

7R) – Ero nerd quando ancora i nerd non esistevano, o meglio non esisteva il termine, e si era degli sfigati emarginati che passavano il tempo tra fumetti, videogiochi, libri (argh! che orrore) e D&D.

Tuttavia il narcisismo autoreferenziale da sottocultura autonoma, come tutte le esagerazioni morbose, mi dà fastidio. E il nerdismo militante di tanti noob dell’ultima ora, beh… si commenta da solo. Per il pop c’è poco da dire. Siamo tutti pop, ormai, anche il più snob e intellettuale è carne da talk show o social, ormai, se vuole esistere come personaggio pubblico. 

8 – Quale pensa sia il libro di cui può esser più orgoglioso? Quello in cui pensa di aver fatto realmente un ottimo lavoro. A suo gusto, ovviamente!

8R) – Arma Infero mi ha dato grandi soddisfazioni, considerando che era un esordio, acerbo e prolisso. Armilla Meccanica, il mio ultimo romanzo (qui un paio di link https://bit.ly/3dP5gD2 https://amzn.to/3DpSl4N) è lo stato dell’arte di quello che io posso fare come scrittore… quello che posso fare finora (Homer docet). 

9 – Al di fuori della scrittura: quali sono gli hobby di Fabio Carta? 

9R) – Videogiochi, film, serie, anime… che razza di nerd sarei, altrimenti? 

10 – Potesse consigliare qualcosa a chi vuole iniziare a scrivere, quale sarebbe?

10R) – Certo, cambiate idea! Ah, ah, scherzo. Solo una cosa… non seguite le regole e le regolette, non affidatevi agli squali che girano in questo ambiente. Editor, scuole, ghost writing… robaccia da maniaci dell’ego. Leggete molto e scrivete solo se avete qualcosa da dire, non per dire qualcosa nel modo e secondo gli schemi che vi viene detto o insegnato (persino venduto) da qualcun altro.

Non esistono formule magiche. Scordatevi il successo e i soldi, se non ne avete già di vostri (e molti) per entrare a gamba tesa nel giro, come le giuste conoscenze (agenti famosi o amici di questi) per entrare in questo o quel cerchio magico.

State lontani dal Self Publishing, fucina di immondizia senza fine dove finirete per far sprofondare e soffocate il fuoco sacro della vostra arte, e soprattutro dalle Case Editrici a pagamento, quelle sfacciate e quelle più… subdole. Detto questo, volete ancora provarci? Avete tutta la mia ammirazione. Bravi e in bocca al lupo.

Grazie per l’intervista… e se doveste finire con leggere Armilla Meccanica, fatemi sapere cosa ne pensate. Sono u IG e FB col mio faccione in B&W e la barba canuta. Ciao! 

(Ti lascio i profili del caro Fabio Carta qui di seguito, mi raccomando seguilo! – Giuseppe)

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Ringraziamenti

Ringrazio Fabio e vi consiglio di leggere il suo ultimo libro! Avrai già visto i link su, ma te lo riporto nuovamente qui perché DEVI acquistarlo. Mi raccomando, Nerd’s Bay conta su di te.

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